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Il giorno successivo Alena era intenta a preparare la tavola con tutti i dolci per i bambini.

Aveva fatto una torta al cioccolato, una crostata alle fragole e dei brownies buonissimi.

Il campanello suonó, quindi la ragazza si diresse verso la porta per aprirla.

Sua madre aveva affidato a lei e a Joy il compito di badare ai bambini e questo ovviamente significava che anche Tara e Clay erano coinvolti.

Aprendo, si ritrovó una sfilza di nani alti meno di un metro che le lasciavano enormi regali.

L'ultimo era un po' meno basso, in effetti era più alto di Alena.

La ragazza sorrise a Clay che entró mentre appoggiava i pacchi su un tavolino.

《Ciao, Clay》lo salutó dandogli un bacio sulla guancia e lo stesso fece lui.

《MIA SORELLA LENA DA I BACINI A CLAY》inizió a strillare Adrian, mentre lui e gli altri bambini continuavano a fare le facce disgustate.

《Allora, chi vuole fare un gioco?》domandó Alena e tutti si focalizzarono su di lei.

《In casa ho nascosto una pallina viola. Chiunque la trovi vincerà la prima fetta di torta!》strilló e tutti iniziarono a correre come dei fulmini, seguiti da Joy.

《Come stai?》chiese il ragazzo.

《Abbastanza bene, tu?》

《In effetti benissimo, ora》la informó sedendosi sul divano.

I due parlarono fino a quando una bambina dalle trecce arancioni non portó l'oggetto nascosto da Alena.

《Brava, Mindy!》strilló lei alzandosi per tagliare la fetta di torta.

《Grazie》disse la bimba assaggiando il dolce.

Joy tornó giù disperato con tutti gli altri bambini che giustamente volevano il cibo.
Mentre tutti mangiavano, Clay e Alena uscirono un po' in giardino.

《Allora, come sta Gabriel?》domandó Clay appena geloso.

《Clay, smettila. Sta bene》

I due si sedettero a terra e dopo un momento di silenzio, il ragazzo incominciò a guardare la castana.

《Perché mi fissi?》domandó lei.

《Perché sei molto bella》rispose lui avvicinandosi leggermente.

《Perché sei scappata ieri?》

《Perché mi sembrava sbagliato》

《Ti sembrava sbagliato questo?》chiese lui appiccicando di nuovo le sue labbra contro quelle della ragazza.

Questa volta Alena non fuggì, rimase lì, calma, a godersi quel bacio.

《Già》

《E perché questa volta non te ne sei andata?》

《Clay, non lo so. Non so nemmeno perché ti ho baciato. Mi sono dimenticata del sapore delle tue labbra, era da troppo tempo che mi mancavano》sbottó rannicchiandosi.

《Alena, non devi fare così. È la vita, la vita va avanti, non ti devi sentire in colpa perché cerchi quello che vuoi davvero》la informó lui cingendole un fianco con il braccio.

《Per esempio, io voglio te anche se tu non vuoi esattamente me》

Ignore youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora