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Alena quella mattina decise di stare da sola.
Semplicemente di prendersi un po' di tempo e pensare.

Andó a fare una passeggiata lungo il mare.

Era distratta, pensava a Clay e a Gabriel, poi a Gabriel e a Clay.

Mentre la ragazza guardava a terra cercando un segnale, andó addosso a qualcuno.

《Dovresti guardare dove vai》una voce la riportò con i piedi per terra.

Alzó gli occhi riconoscendola.

《Clay...?》domandó spalancando gli occhi e la bocca.

《Ciao Alena》la salutó porgendole una mano alla quale si aggrappó.

《Che ci fai qui?》le domandó sfoderando un sorriso flebile.

《Devo solo pensare. Tu, invece?》gli rispose lei arrossendo.

《Uguale... Devi pensare a Gabriel?》domandó Clay con una punta di gelosia.

La ragazza sbiancó balbettando.

《Te lo ha detto Carlos?》

《Era solo una supposizione, ma deduco che sia cosí》ridacchió amaramente.

《E tu devi pensare a Violet?》

《Violet e io siamo solo amici, Alena. Devo farti delle scuse, mi sono comportato in modo imperdonabile con te. Spero che un giorno riuscirai a perdonarmi》

Dalla bocca di Clay uscirono queste parole, anche se lui avrebbe voluto dire che la amava, che era okay se non lo perdonava e che la capiva.

《Stai tranquillo, è acqua passata. A patto che tu non sparisca più così. Anche io ti devo delle scuse, non avrei dovuto intromettermi...》

《Alena, è tutto a posto. Ho fatto pace con i miei fratelli. La colpa è solo mia》la confortó Clay.

Alena sentiva la voce del ragazzo ed era incredibilmente attratta da essa. Avrebbe voluto dirgli che gli era mancato tanto.

《E tu con Gabriel?》

《Lui è partito, ma Carlos mi ha messo in testa delle cose... E ora sono solo... Confusa》

Inizió a dire Alena cercando le parole giuste.

《Insomma, io non ti ho dimenticato》sbottó pentendosene un secondo dopo.

《Scusa...》

《Alena, Tranquilla. Nemmeno io ti ho dimenticato》rispose lui fissando i suoi occhi in quelli della ragazza.

Alena si sentí mancare. Il cuore le batteva all'impazzata.

《È che dopo quello che ti ho fatto mi sono ripromesso di mantenere le distanze con te, così avresti potuto essere felice.》

《Ma sembri non passare mai》conclusero all'unisono, senza nemmeno accorgersi che i due avevano fatto un passo verso l'altro ed erano davvero vicini.

Alena non ce la fece, le mancava troppo.

Si sporse avanti e stando in punta di piedi baciò il ragazzo, il quale la afferró per la vita e la tiró a sé.

Le loro lingue correvano veloci, una con l'altra mentre le braccia di Alena stringevano per l'ultima volta in un abbraccio Clay.

La castana si staccó spaventata e scappó via piangendo prima che Clay potesse proferire parola.

Ignore youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora