Capitolo Ventotto

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30 giugno 2003

Camminava avanti e indietro per il proprio salotto, dall'alto dei sui tacchi e nel tailleur grigio in leggero lino.
Continuava a togliere e rimettere gli anelli e i bracciali in argento.
Stava impazzendo ed erano appena le 9:30 AM e alle 9:45 sarebbero venuti gli Auror. Il processo era stato prefissato alle 10:30, ma era sempre bene arrivare con anticipo al Ministero.
Avvertì i passi di Severus per le scale e si voltò, lasciando in pace la pellicina dell'indice.
L'uomo indossava un completo nero in cotone che Hermione gli comprò proprio per quell'occasione e le scarpe stringate nere.
"Stai bene" gli disse guardandolo.
Stava molto più che bene: come al solito era avvolto da quella sensualità innata. I capelli, che il giorno prima era stati curati con il balsamo, cadevano lisci appena sopra le spalle e si confondevano con il nero della giacca in cotone. La camicia bianchissima e abbottonata fino al primo bottone, gli cingeva il collo.
"Ti sento camminare da venti minuti, Granger"
"Sono molto in ansia, lo ammetto"
"Lo so"
La ragazza gli si avvicinò e appoggiò i palmi aperti sulla giacca, fissando lo sguardo nei suoi occhi.
"Il discorso?" gli chiese piano.
Avvertì l'uomo mettersi una mano nella tasca anteriore dei pantaloni classici; ne estrasse un foglio di carta, che sventolò.
"Severus...Merlino! Sono così in ansia per te!" pronunciò ella, con un tono carico di preoccupazione. Poi lo abbracciò forte, cingendogli il collo con le braccia.
"Granger..." gli sussurrò il mago, prendendole piano un fianco.
"Non vedo l'ora che tu sia libero, non sai quanto sarò felice, Severus!"
"Se sarò libero"
Hermione, che aveva tenuto il capo sulla sua spalla, ritornò a guardarlo negli occhi e mormorò "Devi esserlo, perché ricorda: sei innocente". Non gli diede il tempo di rispondere con un'affermazione tagliente, che lo baciò sulle labbra.
Avvertì la stretta di Piton sul fianco farsi più forte: adorava quando era così poderoso.
"Al Ministero non..." iniziò egli.
"Lo so che, per il momento, non dobbiamo mostrarci come una...insomma, non lo siamo neanche una coppia. Magari in futuro..." pronunciò titubante la Granger, giocando con il primo bottone della camicia.
"Spera solo che ci sia un futuro" finì il mago, con gli occhi più neri del solito.

Ore 13:00
Ormai Piton era entrato in aula da due ore e mezza e lei, Hermione, passeggiava avanti e intero per i corridoi del Wizengamot, ricoperti interamente da piastrelle scure.
I passi rimbombavano in quel luogo semi buio. Terrificante, oltremodo terrificante. La strega camminava però nei paraggi, non voleva né perdersi né allontanarsi troppo dall'aula.
Non udiva niente dall'esterno: avevano sicuramente insonorizzato la stanza. Certo, comprensibile, si trattava di un'udienza molto importante.
La donna continuava a strapparsi le pellicine; ormai 7 dita sanguinavano lentamente e fastidiosamente.
Improvvisamente la serratura scattò: la porta si era aperta.
Si voltò: un uomo era sulla soglia.
"È finita?" chiese.
L'uomo non le rispose, sogghignò.
Non era proprio un buon segno.
Dopo qualche minuto, Piton, solo fortunatamente, fece capolino dalla porta. I capelli era leggermente disordinati e la camicia sbottonata per i primi due bottoni. Lo raggiunse velocemente, rischiando di inciampare sui tacchi.
"Allora?"
Severus la guardò attentamente negli occhi, contraendo forte la mascella.
"Assolto da ogni accusa, ma..." le si avvicinò all'orecchio "solo perché non sanno molte cose successe prima dell'Ordine".
Hermione gli rivolse uno sguardo confuso, poi capì: era stato assolto solo perché non era stato tirato in ballo la carriera da Mangiamorte prima che Silente gli desse un'altra opportunità. Loro non sapevano dei reati che Severus compì per volontà sua. Non era stato giustiziato, in realtà.
Pensò in un attimo: ma non era la sua stessa vita, che era costretto a tirare avanti, la pena da scontare? Sì, era una punizione giusta ed egli era pentito.
"Mi hanno dato questa inutile medaglia" affermò poi il mago, mostrandole l'oggetto.
Il premio Ordine di Merlino Prima Classe.
"Anche a me l'hanno data quando la guerra finì" rispose.
"Buona vita, Severus Tobias Piton" urlò una voce alle loro spalle: il Ministro della Magia Kingsley Shacklebolt.
La Granger fu quasi tentata di prendere la mano di Piton, poi ricordò cosa avevano detto la mattina stessa.
"Torniamo a casa, ora" le disse a voce bassa lui.

Si materializzarono nello spazio nascosto tra la casa della donna e quella della sua vicina.
Si voltò per guardare Severus e lo vide appoggiato con un braccio al muro: dopo un po' non si era più abituati alla materializzazione.
"Stai bene?" gli chiese, carezzandogli il braccio.
Ricevette un mugugno in risposta.
"Hai ragione, ormai non sei più abituato. Vieni, ora entriamo in casa"

Appena entrati, la strega fece sedere il mago sulla poltrona.
"Non mi hai detto nulla: com'è andato?" domandò mentre gli porgeva un bicchiere d'acqua.
"Come vuoi che sia andata? Sono libero, no?"
"Sì, ma..."
"C'è niente spada sapere, Granger. Loro hanno parlato, io ho parlato e fine. Stop" affermò serio, con una truce espressione.
C'era qualcosa che non andava.
"E per Hogwarts? Mi avevi detto che avresti voluto ritornare ad insegnare; cosa ti hanno detto riguardo a ciò?"
Lo vide mettere il bicchiere in vetro sul tavolino accanto e poi indirizzare lo sguardo alla finestra.
"Prendi un po' di Whisky e con un po' intendo tanto Whisky" le ordinò, senza guardarla.
Hermione sbuffò, ma nonostante tutto prese la bottiglia. La seconda che aveva comprato da quando lei e Piton bevevano insieme dopo la cena. Tutte le sere.
"A volte mi chiedo se siamo alcolizzati. Beviamo in continuazione, Severus. Dobbiamo moderarci"
"Se pensi che questo sia tanto non hai mai visto Silente e la McGranitt dopo la cena di Natale ad Hogwarts"
Alla strega scappò una risata, mentre prendeva i soliti due bicchieri e versava la bevanda.
"Ah si? E che bevevano?"
"Quei due ubriaconi solo una volta mi hanno lasciato un goccio di quella che sembrava liquore alla liquirizia allungato con un po' di Acqua Allegra*"
La giovane scosse il capo, con un sorriso sulle labbra; gli porse il bicchiere e poi si sedette sul bracciolo della poltrona, sorseggiando la bevanda.
"Allora? Cosa ti hanno detto riguardo l'insegnamento?"
Dopo una lunga sorsata, egli la guardò prima negli occhi e poi rivolse lo sguardo al camino spento.
"Non sanno se possono farmi ritornare: avevo comunque più accuse di omicidio"
"Ma sei stato scagionato"
"Ho comunque ucciso delle persone, non poche"
La ragazza si trovò a sospirare nuovamente.
"Se non tornerai a scuola, cosa farai?"
"Mi hanno offerto uno di quei inutili lavori importanti da Ufficio. Direttore di qualcosa che neanche ricordo. Inutile dirlo: solo per sfoggiare un dipendente Ordine di Merlino Prima Classe"
Restarono alcuni minuti in silenzio, poi la donna si alzò, portando i bicchieri vuoti in cucina.
C'era una cosa importante di cui dovevano parlare: la casa. Ora che era libero avrebbe dovuto andarsene; il punto era che Hermione non voleva che si allontanasse...non ora che stavo iniziando un qualcosa. E questo qualcosa già aveva un precario equilibrio fatto di sesso orale, di baci, di carezze, di conversazioni infinite e di sentimenti.
Ripose i bicchieri nel lavandino e avvertì la presenza di Piton alle spalle.
"Per quanto riguarda la sistemazione ora che sono libero..." parlò egli con tono sicuro.
La Granger si voltò di scatto. "No, Severus. Lo so che è presto per una convivenza ed infatti non ti sto chiedendo questo, ma se tu stessi qui per il resto dell'estate? Potresti trovare casa in questi mesi per il futuro"
Il mago sembrò pensarci su, mentre la guardava accigliato. "Solo se mi farai dividere le spese e accetterai i soldi di tutte le cose che mi hai comprato"
"Assolutamente no, Severus"
"Allora non resterò qui"
La giovane non poté fare a meno di sorridere; gli mise una mano sulla spalla ed una sulla nuca.
"Tu dici?" gli chiese raggiungendo le labbra dell'altro.

* riferimento ad Animali Fantastici.

Spazio Autrice
Salve a tutt* ragazz*.
Innanzitutto volevo scusarmi per il mancato aggiornamento di ieri, ma gli impegni scolastici chiamano.
Il capitolo è solo informativo, succede assolutamente niente, o almeno niente che voi vogliate leggere.
Ci avviciniamo alla fine della storia, anzi, penso che questo sia uno degli ultimi capitoli.
Ora vi saluto e vi ringrazio sempre per supportarmi.
Alla prossima, ciao!

Annullamento -Snamione-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora