🌊 - Capitolo 32

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[Hunter]

Hunter sperava disperatamente che Jemma avesse capito che la frase che le aveva rivolto non c'entrava nulla con quello che aveva visto. Non gli importava neanche di Tyana e sapeva che Jemma era una ragazza intelligente e che quindi avrebbe afferrato il concetto.

Infatti, la sirena era con lui soltanto perché era l'unico ad aver capito il loro trucco, per cui era andata a metterlo in guardia: non avrebbe dovuto spiegarlo a nessun altro - dato che la prova era per Adam, avrebbe dovuto arrivarci lui stesso - altrimenti avrebbero fatto loro del male. In ogni caso, Hunter era più che sicuro che Jemma ci sarebbe arrivata da sola, aveva soltanto bisogno di un piccolo incentivo (dopotutto Tyana non aveva detto nulla a riguardo di piccoli indizi).

Passò parecchio tempo quando si decise a uscire dalla stanza e senza neanche farlo apposta si ritrovò davanti Adam.

Il ragazzo stava camminando a passi lenti lungo il corridoio, mentre si arrotolava pigramente le maniche della morbida e antiquata camicia che dovevano indossare. Quando alzò gli occhi azzurri trovandosi davanti quelli scuri di Hunter, si bloccò con le mani ancora per aria.

<<Come mai non sei sceso?>>, chiese Adam dopo un minuto di silenzio.

<<Ho avuto un contrattempo.>>, si limitò a dire Hunter ottenendo in risposta un semplice verso di comprensione.

<<Quale?>>, chiese poi l'altro ragazzo senza tuttavia guardarlo mai negli occhi.

Hunter cercò di ignorare quel fastidio allo stomaco che lo rendeva estremamente irritabile. Osservando il modo in cui Adam provava a riavvicinarsi, si sentiva in colpa e non era giusto perché non era stato lui a rivolgergli quelle parole orribili durante la loro litigata. Strinse i pugni prima di parlare.

<<Non è importante.>>, disse stizzito spostando con un gesto stizzito il ciuffo di capelli scuri dalla fronte.

<<È per...Jemma?>>, continuò Adam. La voglia di conversare era evidente, il che non faceva altro che aumentare il nervoso di Hunter.

<<Perché deve essere per Jemma?>>, chiese a questo punto l'altro, puntando finalmente gli occhi scuri sull'ex amico che gli rivolse un piccolo sorriso.

<<Perché solitamente i tuoi "contrattempi" riguardando lei.>>, mormorò mentre Hunter si lasciò sfuggire una piccola risata, allentando la tensione. Era davvero così ridicolo?

Si guardarono per qualche secondo, sul viso l'ombra del sorriso precedente e gli occhi puntati l'uno sull'altro sembravano cercarsi, sembravano raccontarsi tutto ciò che avevano perso in quegli anni di lontananza.

Fu proprio Adam a interrompere quel contatto visivo, chinando il capo e riprendendo a camminare verso la sua stanza con le mani in tasca.

Intanto, nella mente di Hunter i pensieri si stavano affollando e le dita battevano nervosamente sulla coscia. Jemma voleva che chiarissero, mentre Hunter credeva che non sarebbe stato così facile e soprattutto veloce. Però effettivamente se non avessero iniziato, sarebbe stato del tutto impossibile.

<<Perché?>>, le labbra di Hunter si mossero ancor prima che riuscisse a elaborare quello che stava dicendo. Adam, nell'udire quelle parole, si bloccò appena prima di svoltare l'angolo voltandosi appena verso di lui.

<<Perché cosa?>>, domandò mentre il pomo d'Adamo si alzava e si abbassava visibilmente.

<<Avanti, non fare finta di niente Adam. Lo sappiamo benissimo entrambi.>>, mormorò stanco passandosi una mano tra i capelli.

𝗜 𝗚𝘂𝗮𝗿𝗱𝗶𝗮𝗻𝗶 𝗗𝗲𝗴𝗹𝗶 𝗘𝗹𝗲𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶Where stories live. Discover now