four

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Ormai era arrivata la calda estate, e le due ragazze si trovavano come sempre dentro quella camera all'interno di un angusto dormitorio, ormai privo del vociferare vivace degli studenti.
Le magre gambe di Sooyoung stavano a contatto con le fredde mattonelle in ceramica.
Come al suo solito, si stava divorando un pacchetto di sigarette, lasciando i suoi polmoni senza ossigeno pulito e riempiendoli di amaro tabacco.
Quel giorno sarebbe stato l'ultimo passato con la sua amata Jiwoo, dato che sarebbe andata in vacanza con la famiglia.
Non l'avrebbe più vista per due interi mesi, e ciò la faceva soffrire così tanto, la sua forza l'avrebbe abbandonata proprio quando avrebbero potuto fare così tante cosa insieme.

Si girava fra le dita una sigaretta ormai spenta, osservando Jiwoo mettere nella valigia rosa le ultime cose.
«Jiwoo» sussurrò Sooyoung, catturando l'attenzione della ragazza in questione «perché vuoi andare via da me, non volevi che ti portassi al mare » nonostante fossero solo due mesi, si sentiva come morire, non riusciva a vivere lontana da Jiwoo «ero pronta a portarti a vedere le stelle, ad esplorare posti nascosti con te, perché mi vuoi lasciare» concluse, con in bocca un sapore amaro.
Jiwoo sorrise, avvicinandosi alla ragazza seduta sul pavimento freddo «non ti lascerai mai, tra due mesi mi ritroverò fra le tue braccia, e sarò pronta ad esplorare anche l'intero mondo con te» disse poggiando la fronte sopra quella di Sooyoung, che lentamente chiuse gli occhi assaporando il dolce odore della minore.
«Promettimi di non trovare nessun amore estivo, promettimi che io sarò il tuo unico amore estivo, che sarò l'unica a farti sognare, l'unica a toccare il tuo candido corpo e soprattutto, l'unica pronta ad assaporare le tue rosse labbra» Sooyoung non si stava rendendo conto di ciò che la sua bocca stesse dicendo, il suo cervello era completamente andato, ormai solo il suo cuore e i suoi sentimenti avevano diritto di parola e non riusciva a fermarli, uscivano come una pioggia di petali profumati.
Jiwoo rimase immobile, non riusciva ad aprire bocca. L'amica le aveva appena confessato il suo amore? Veramente voleva queste cose?
La rossa fisso i profondi occhi neri della maggiore, sentiva il suo respiro sopra le sue labbra, che tutto d'un tratto, divennero il punto fisso della sua attenzione.
I loro cuori battevano al impazzita, mentre i loro volti si avvicinavano sempre di più, fino a sfiorarsi le labbra.
«Fammi essere il tuo amore estivo» sussurrò Sooyoung, accarezzando la morbida guancia di Jiwoo, che presa dalla passione, si aggrappò alle labbra dell'amica, esaudendo il suo desiderio.
Sooyoung si sentì al settimo cielo, ricambio quel romantico bacio, così desiderato da entrambe.
Ormai non riuscivano più a staccarsi l'una dall'altra, erano come delle calamite.
Sooyoung fece sdraiare Jiwoo sopra il letto ancora disfatto da una serata passata fra abbracci e risate.
Finalmente poteva assaporare tutto il corpo della sua amata, finalmente poteva capire cosa significasse provare il vero amore.
Quella notte le due fecero l'amore, nel vero senso della parola. La camera era piena di dolci baci pieni di amore, e sonori sospiri passionali.

«Grazie per essermi sempre stata vicino» sussurrò Sooyoung prima di lasciare un umido bacio sopra le labbra di Jiwoo.
[...]

Quella mattina fu così doloroso separarsi. Si svegliarono entrambe ancora incredule dalla bellissima nottata passata.
Si prepararono insieme, ed ogni momento era buono per lasciarsi dolci baci al gusto di ciliegia, e proprio nel mentre di uno di essi, sentirono il rumore di un clacson da fuori la finestra. Erano i genitori di Jiwoo, pronti a portarla via dalla sua amata.

Sooyoung l'aiutò a portare le pesanti valigie alla macchina, ancora non pronta a lasciare Jiwoo, soprattutto dopo essere riuscita a farla sua.
«Ti amo» sussurrò Sooyoung all'orecchio della minore, che stava stringendo fra le sue esili braccia.
«Ti amo» rispose Jiwoo attaccando la fronte con quella di Sooyoung, per poi salire sopra l'auto rossa, lasciando alle sue spalle una triste e malinconica Sooyoung.
[...]

Fortunatamente Youngho, dopo aver sentito tutto ciò che la corvina gli aveva raccontato, si era preso la premura di invitare la ragazza nella sua casa a mare, insieme a dei suoi amici.
Quel primo mese fu pieno di grigiore, nonostante stesse con persone vivaci, sempre pronti nel fare festa, Sooyoung non riusciva a non pensare alla piccola Jiwoo.
Nell'arco di un mese comprò quindici pacchetti di sigarette, ed ogni sera tornava nel suo letto piena di alcool.
Passava le notti confidandosi con Youngho, tartassando la sua gentile figura che ormai si era stufata di sentire la ragazza disperarsi.
"Sooyoungie, sono solo due mesi, non c'è bisogno di disperarsi così" continuava a ripetergli il suo amico, palesemente preoccupato per la persona che stava diventando Sooyoung. Di fatti, la ragazza non toccava cibo da tempo, il suo cibo erano sigarette e intere bottiglie di vodka liscia.

«Non vorrei ferire i tuoi sentimenti» disse Youngho in quella silenziosa notte «ma sono veramente preoccupato per te» sospirò, accendendosi una sigaretta «penso che dovresti dimenticare quella ragazza, questa è una relazione tossica, non è possibile che ti riduca così» il cuore di Sooyoung a quelle parole si fermò e se prima era piena di tristezza, ora era piena di rabbia, rabbia perché il suo amico aveva ragione, ma non voleva ammetterlo.
«Sei un cazzone Youngho, io la amo per questo sono in questo stato» disse Sooyoung in preda alle lacrime.
Il ragazzo la lasciò da sola, sbuffando data la testardaggine dell'amica.

"E se avesse avuto ragione" si continuava a domandare Sooyoung, divorandosi tutte le unghie dato lo stress e l'ansia "forse è meglio dimenticare Jiwoo solo per questo mese che manca" pensava, non del tutto convinta.

Quella notte Sooyoung si intrufolò nel letto del suo amico, sussurrando un "mi dispiace", Youngho sorrise alla corvina, tenendola stretta al petto.

Quanto a Jiwoo, non si divertì per niente, sosteneva che d'estate era obbligatorio andare al mare. Passò i suoi due mesi sdraiata a bordo piscina, cercando di godersi il sole, pensando al ritorno, quando avrebbe potuto riabbracciare la sua amata.
Ogni giorno c'era qualche animatore che provava a coinvolgerla nelle attività, insieme a dei suoi coetanei, decisamente troppo ignoranti per la bella Jiwoo.
Si era portata con se un piccolo libro dove Sooyoung aveva scritto tutte le sue poesie preferite, ed ogni giorno rileggeva quei bellissimi brani, scritti con la disordinata scrittura della sua amata.
Insieme a quel libro si portò una musicassetta, dove vi era solo una canzone, quella che le cantava sempre Sooyoung. Aveva paura di dimenticarla, ed era l'ultima cosa che voleva.

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