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Tornarono in camera e, con un salto, Jiwoo occupò tutto lo spazio che c'era nel letto a una piazza, ma che aveva unito a quello di Sooyoung.
la maggiore raggiunse Jiwoo, mettendosi sdraiata accanto.
«Hai delle guance bellissime» osservò Sooyoung, facendo ridere Jiwoo.
«Sembri un piccolo scoiattolo, sono bellissime» rimase seria Sooyoung, continuando a complimentare la sua amica.
«E tu sei bravissima a dire le bugie» disse Jiwoo, toccando con l'indice la punta del naso della corvina.
Entrambe risero.
Tutto d'un tratto Sooyoung diventò seria, guardando dritto negli occhi la più piccola.
«Sei stupenda quando sorridi» disse la maggiore, continuando ad accarezzare le guance di Jiwoo.
Stava succedendo la stessa cosa del falò, la pancia di Jiwoo stava esplodendo, il cuore aveva preso un ritmo troppo veloce.
Il volto di Sooyoung si avvicinò pian piano a quello della ragazza colore latte.
Entrambe chiusero gli occhi sfiorandosi le labbra, ma, destino ironico, suonarono alla porta.
Sooyoung sbuffò per poi alzarsi ed andare ad aprire.
Era Youngho, un amico particolare di Sooyoung.
I due non hanno mai avuto una relazione vera e propria, durante alcune feste, spesso finivano in situazioni intime, anche se Sooyoung (in pensier suo) preferiva di gran lunga essere intima con le ragazze.
Il ragazzo era anche simpatico in fin dei conti. Quando non si trovava con Jiwoo, Sooyoung passava il tempo con lui, parlando di poesia o musica, fumando in continuazione spinelli.
«Qual buon vento ti porta qui Youngho» disse Sooyoung incrociando le braccia.
«Nulla volevo passare del tempo con te, ma vedo che sei impegnata in altre cose, quindi ti dico soltanto che sta sera c'è una festa, poi ti invio l'indirizzo, puoi portare anche Jiwoo se vuoi» disse facendo l'occhiolino.
Lui sapeva tutta la storia fra Sooyoung e Jiwoo dato che quest'ultima, era spesso protagonista degli aneddoti di Sooyoung.
«Va bene, a dopo» chiuse la porta e poi tornò verso Jiwoo.
«Quindi, mi vuoi fare quest'onore, e venire con me a questa festa?» domando coraggiosa da parte di Sooyoung, dato che sapeva quando Jiwoo odiasse feste o altri eventi dove il numero di persone superavano la decina.
«Non lo so, la prossima settimana sono piena di verifiche, forse è meglio rimanere in camera a studiare» rispose Jiwoo, facendo sbuffare Sooyoung.
«Jiwoo, lo sai che tu sei la persona a cui voglio più bene, in assoluto, ma non penso sia un dramma se per una serata non stai attaccata ad i libri» implorò la maggiore, cercando di convincere la rossa di venire con se alla festa.
Jiwoo ci pensò, in fondo era una scusa per passare più tempo insieme alla sua migliore amica, e poi, forse aveva ragione Sooyoung, poteva non studiare per una sera.
«Va bene» disse Jiwoo non troppo convinta della sua scelta.
[...]

Sooyoung era solita a ritrovarsi affacciata alla finestra della camera, con una sigaretta accesa e un buon libro.
Nonostante odiasse la scuola, era una ragazza molto intelligente, era molto appassionata alla letteratura e all'arte giapponese.
Si divorava un libro di poesie in poco tempo, e con esso anche una cicca.
A Jiwoo dava così fastidio vederla fumare, sapeva i rischi, e non voleva perdere la sua migliore amica.
"È solo una sigaretta, per essere a rischio dovrei fumarne due pacchetti al giorno" la rassicurava Sooyoung, ma senza accorgersene, si fumava minimo un pacchetto nell'arco della giornata.
Alla fine Jiwoo gettava la spugna, arrabbiandosi con l'amica che non le dava ascolto.
Ogni volta si ripeteva che sarebbe stata l'ultima volta che si sarebbe preoccupata di Sooyoung, e che ormai non le fregava più niente di lei, ma queste piccole litigate finivano con le due, distese sopra il letto, abbracciate, con Sooyoung che faceva finte promesse e Jiwoo che credeva a queste.

Alla fine litigavano solo per questo, la minore era troppo affascinata dalla maggiore per farle una paternale ogni qualvolta che faceva una cazzata.

«Vieni andiamo, guardiamo la neve fino a restarne sepolti» disse Sooyoung recitando uno dei suoi haiku preferiti, mentre i suoi occhi studiavano attentamente il corpo della sua Jiwoo.
«Sooyoung come dovrei rispondere a queste avance che mi fai ogni volta» sorrise Jiwoo, chiudendo il suo libro di chimica, che successivamente venne spostato da Sooyoung, per far cadere l'attenzione della minore solo su di lei.
«Non farlo, non rispondere, lascia questo grillo parlare per conto suo, lascia che questo Degas studi la sua ballerina» sussurrò Sooyoung, avvicinandosi pericolosamente al volto di Jiwoo.
Ah come la bramava, voleva sentirla su ogni centimetro di pelle.
Le gote di Jiwoo si dipinsero di un bellissimo rosso ciliegia «Ha Sooyoung, riuscirai mai a non distrarmi ogni volta che studio?» chiese retoricamente la minore, alzandosi dalla sedia per posare il libro di chimica dentro il suo zaino, quindi allontanandosi dal volto troppo vicino della maggiore.
«Avevi detto che oggi non avresti studiato, e che saresti venuta con me a quella stupida festa» sbuffò Sooyoung, appoggiandosi di schiena alla scrivania di legno.
«È davvero così importante?» domandò Jiwoo, scagliandosi sopra il duro letto.
«No tranquilla, posso andarci da sola, anche questa volta» disse rassegnata Sooyoung, per poi andarsi a chiudere dentro il bagno terribilmente piccolo per lei.

Un altra giornata era passata, un altra festa passata riempiendosi la pancia di alcolici di seconda mano e i polmoni di tabacco e catrame .
Sooyoung si faceva tremendamente pena, si riduceva sempre allo schifo più totale. Dopo l'ennesimo shottino pregava il suo amico Youngho di riaccompagnarla al dormitorio, e dopo avergli lasciato dei baci privi di sentimenti e pieni di desiderio, si rinchiudeva sotto le coperte del suo squallido letto, dove si disperava per la persona che era.
Jiwoo la sentiva, ogni singola volta voleva alzarsi per andare da lei, e consolarla, dirle che era normale fare queste cazzate alla loro età, ma rimaneva bloccata, quindi rimaneva nel suo letto, fingendo di dormire.
[...]

Jiwoo fu svegliata dal rilassante cinguettio degli uccelli.
Al suo fianco c'era Sooyoung, rimasta truccata e vestita dalla sera prima.
Sbuffando controllò l'ora, e vedendo che mancavano ancora due ore all'inizio delle lezioni, iniziò a prepararsi con molta calma.
Adorava svegliarsi presto, riuscire a fare tutto con molta calma, ascoltando un po' di buona musica.
Di solito era sempre lei a svegliare Sooyoung, ma questa volta fu colta alla sprovvista.
La maggiore si svegliò decisamente troppo presto rispetto alla norma.
«Buongiorno raggio di sole» sussurrò Sooyoung sul collo della minore, che rabbrividii sentendo quel caldo contatto.
Puzzava ancora di alcool e fumo, cosa che turbava terribilmente Jiwoo, ma sospirando ci passò sopra.
«Sul tavolo c'è del caffè che ho preso oggi, nel mini frigo ci dovrebbero essere ancora dei pasticcini di ieri» disse Jiwoo sfilandosi la maglia del pigiama per poi infilarsi la camicetta dell'uniforme.
«Non ho fame» rispose Sooyoung, fissando il corpo della minore.
Era perfetto, pancia piatta, fianchi stretti, e delle spalle piccole, ma toniche.
Detto ciò, si iniziò ad incamminare verso la doccia, lasciando la porta aperta, sapendo che sarebbe dovuta entrare Jiwoo per finirsi di preparare.
Ormai non c'era più imbarazzo, era tutto così normale per loro, e Sooyoung adorava il rapporto che si era formato, per questo cercava sempre di non rovinarlo.

1181 words
Spero che questa storia non floppi come tutte le storie serie che scrivo👉🏻👈🏻anche perché tengo particolarmente a questa storia😔

𝐁𝐄𝐃𝐑𝐎𝐎𝐌Where stories live. Discover now