- Capitolo Dieci -

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Il risveglio non fu dei migliori: un'asse del tetto cadde, provocando un rumore che fece svegliare di soprassalto i sei viaggiatori, e come se non bastasse sopra di esso dormiva un gatto spelacchiato, che andò a cadere proprio addosso a Reyns, con...

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Il risveglio non fu dei migliori: un'asse del tetto cadde, provocando un rumore che fece svegliare di soprassalto i sei viaggiatori, e come se non bastasse sopra di esso dormiva un gatto spelacchiato, che andò a cadere proprio addosso a Reyns, conficcando gli artigli nella gamba destra del ragazzo.

Non era nulla di grave, così il gruppo si mise presto in cammino, procedendo a passo svelto verso il fiume Reemti.

Man mano che si allontanavano dal Bosco delle Frecce, gli alberi di Wass erano sempre di meno. La foresta dorata moriva man mano che la zona diventava più ricca d'acqua, più verde e più viva.

Il problema più grande era che le foglie di Wass seccavano tremendamente presto, quindi non si poteva portarle a ovest per curare eventuali ferite; anche i frutti, pochi giorni dopo essere stati raccolti, perdevano il loro succo dolce e diventavano farinosi e insapori.

Questa volta la strada era in aperta pianura, e lontano si riuscivano a scorgere le foreste. Proseguendo verso ovest ci si alzava sempre più di quota; si dovevano prima superare le colline, poi i sentieri che si arrampicavano su per il bosco di Yede. Il Lago Rosso si trovava molto in alto, rispetto al livello del mare. La flora e la fauna sarebbero state completamente diverse, quando avrebbero raggiunto la loro meta.

«Le foreste sembrano così vicine, da qui...» commentò Aera, ammaliata alla vista di quegli alberi, molto più alti di quelli che era abituata a vedere, e che avevano una chioma di un verde scuro, che sembrava riflettere anche le prime tonalità di azzurro.

«Non saprei dirti quanto distano esattamente, ma in meno di una settimana dovremmo raggiungere la fortezza di Vyde» le disse Reyns.

«Bene, non vedo l'ora.» La ragazza sentì un brivido correrle per la schiena; si sentiva vicina a Vyde e Tavem, ed era certa che sarebbe riuscita a portare a termine il suo piano. Niente le sembrava impossibile, ora che c'era Reyns al suo fianco.

«Sicura?»

La domanda del ragazzo la colse alla sprovvista – Aera non aveva mai dovuto fare del male a nessuno.

Quel Sicura?, all'apparenza innocente, racchiudeva in realtà un'altra domanda, anzi due, e rispondervi non era facile come sembrava.

Saresti pronta a togliere la vita a un'altra persona per una causa che ritieni giusta? Conosci le disastrose conseguenze del tuo gesto?

«Sì» decise di rispondere, convinta. «Tutto il male che è accaduto alla Valle Verde... Tutto questo è opera sua. L'ultima cosa che si merita quel verme è di starsene tranquillo nella sua reggia mentre qui fuori vengono sterminati un clan dietro l'altro.»

«Certo, se ne sei così convinta...» mormorò Reyns.

Aera lo guardò storto, forse sospettosa. «Pensi per caso che Vyde o Tavem possano essere considerati meritevoli di una vita?» gli chiese, quindi.

Il Viaggio per la LibertàOù les histoires vivent. Découvrez maintenant