capitolo 2

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Quindi bello. Oggi é il mio compleanno e scopro di dover convivere con questo qua. Bello. Skyler non mi aiuta stando lì ferma a fissarci. Michael chiude la porta e annuncia «okey ragazzi. Rivolgetemi un attimo la vostra attenzione -a quella affermazione io e Ashton smettemmo di guardarci e io feci un finto sorriso a Michael mentre sentenziò la situazione continuando- che ne dite se ci sistemiamo e poi facciamo un giro attraverso la citta?» quel sorriso che si era messo, in quel momento avrei voluto staccarglielo con violenza da quel suo faccino che si ritrova.

Riprendendo la concentrazione sentenzio «beh io prendo la camera a destra delle scale e voglio stare da sola a dormire. Poi possiamo andare fuori.»

Sì lo so. Ho preso la stanza affianco a quella di Ashton. Ma di sicuro non per lui. Skyler osserva attentamente per poi decidere «io prendo quella a sinistra del bagno. Michey ti rimane l'ultima» e il mio fratellone dalle mille sorprese sorride urlando «dai mettiamo giù la roba e andiamo».

Ashton prese la mia roba e mi aiutò a portarla nella mia camera. Osservai attentamente la mia stanza fino a quando non capii come sistemarla. Posizionai il letto al centro con i piedi verso il muro della porta, ed essendo dall'angolo la porta, ho spostato tutto l'armadio contro il muro ricoprendolo con i vari scaffali e sportelli. Infondo si trovava una scrivania in cui appoggiai i libri nuovi e tanti post-it colorati a decorare.

Mi buttai su quel letto morbido, sfogando ogni sensazione su quel povero cuscino. Presi un lungo e lento respiro per essere interrotta dal mio adorabile fratello che entrò senza pensare alla mia privacy e mi spostò a un lato del letto per posizionarsi sulla parte libera. «non la smettevate di fissarvi tu e Ash, é scattato forse qualcosa??» disse girandosi verso di me tanto e troppo interessato. «assolutamente no. Non lo conosco nemmeno. Non mi piace proprio. » Si girò tornando a guardare il soffitto con dei disegni simili a stelle e borbottò «peccato... speravo andaste d'accordo. Non ti avevo mai vista così disorientata davanti ad un ragazzo». Ero sul punto di buttarlo per terra e prenderlo a schiaffi, ma Skyler mi salvò dall'andare in prigione bussando dolcemente e chiedendo «allora andiamo? Questa città ci sta aspettando e anche Ashton che é in macchina». Non so ancora come ho fatto a rialzarmi cosi velocemente, ma mi buttai in piedi, presi la borsa e urlai « muoviti Clifford! Il tuo amico ci aspetta».

Michael prese un lungo respiro e seguendomi di sotto roteò gli occhi facendo ridere sky..quando la avrei uccisa.. lei e quel tizio che mi trovo come fratello.

Il viaggio fu silenzioso... io ero davanti con Ashton che guardavo fuori dal finestrino... non ero interessata né al ragazzo affianco a me né ai due personaggi li dietro... non ero arrabbiata... solo avrei voluto uccidere tutti. E ricordo, é ancora il mio compleanno!

***

Avevamo girato tutta la città. Niente conversazioni lunghe. Solo qualche spiegazione di come era il posto. Skyler e Michael sono rimasti impegnati tra i vari negozi mentre io mi sono rifiutata di rimanere ancora in giro. Così io e Ashton ripartimmo verso casa. Guardavo sempre fuori dal finestrino. Vidi un cartello con scritto "state uscendo da Sydney" , al ché mi sono girata verso il riccio e gridai «ma dove stai andando?! Fammi andare a casa!». Lui mi ignorò totalmente. Sorrideva al fatto che mi fossi accorta della direzione. Erano ormai le 18.30 e io volevo solo andare a casa a calmarmi.

Gli urlai nuovamente «allora?? Fammi tornare a casa!» e rispose cambiando discorso « é il tuo compleanno oggi giusto?». Io perplessa restai sul discorso « si...perche?» e sorrise di nuovo quello stupido ragazzo. Disse con serenità «niente. Sei arrabbiata. Non é bello.», dopo quella lo avrei ucciso«lo so che non é bello! E allora? Capita!». Frenò la macchina improvvisamente. Mi girai prima verso fuori e poi verso di lui. Prima questo prato dal quale si vedeva tutta la città illuminata e poi il suo viso sorridente, le sue fossette perfettamente disegnate in fondo al suo sorriso. Mi guardo negli occhi e disse «volevo solo farti un po felice. Fra mezz'ora c'è il tramonto e io ho tutto per un pic-nic... scendiamo?».

Ma perche cazzo era cosi perfetto?!?

Sorrisi come una perfetta scema e lui scese e mi venne ad aprire la portiera... mi prese una mano e mi portò sotto un albero dove stese un enorme coperta. Ci mettemmo sopra. «grazie» riuscii a pronunciare.

«non ti preoccupare. Ti piacerà questa città. Mi occuperò io di farti star bene.» mi avvolse un braccio alle spalle e mi diede un bacio sulla fronte. Io mi gettai su di lui abbracciandolo, mentre il tramonto ci stava avvolgendo.

***

Verso le 21.00 tornammo a casa.

Michey e Sky stavano mangiando e ci guardarono dubbiosi appena entrati. «come mai così tardi? Non siete tornati a casa?» disse mio fratello con voce dura. Era protettivo. Lo adoro quando fa cosí. Ovviamente io mentii «é il mio compleanno. Siamo tornati e poi andati a mangiare fuori.». Skyler come al solito comprese il mio sguardo bugiardo, ma per aiutarmi disse «ah ecco perche mi hai chiamata, va beh... adesso possiamo andare in camera a parlare della nuova città. Ciao ragazzi ». Mi trascinò in camera mia chiudendo la porta a chiave. Mi si mise davanti aspettando una spiegazione. Sbuffai e le dissi «sapeva che era il mio compleanno e mi ha portata a vedere il tramonto. Niente di ché. » mi scrutò la faccia e poi annunciò«mmm...va bene... allora mettiti il pigiama che andiamo a vedere un film.». Riaprì la porta, uscì e se la chiuse dietro.

Guardammo il film tutti in pigiama. Io con la canotta e i pantaloncini, Skyler con una maglietta e i pantaloncini, Michey con una canotta larga e dei pantaloni al ginocchio e Ashton pantaloni come mio fratello e senza maglia. E dannatemente sexy lui. Ma cazzo.

Alla fine del film tornammo su. Fui l ultima ad andare in bagno e trovai le luci spente e le camere chiuse dalla parte dei miei due adorabili amica e fratello. E trovai Ashton appoggiato al muro affianco alla mia porta. Lo guardai non capendo il suo stare lì. «buonanotte e sogni d'oro. Volevo assicurarmi che andassi a dormire bene.». Si avvicinò, mi diede un bacio sull'angolo della bocca e corse nella sua camera mentre io entrai nella mia confusa. Appena realizzai cosa era successo entrai nella sua arrabbiata e dicendo «perche lo hai fatto?!» lui era ancora in piedi e mi prese da dietro le orecchie e mi impose un prepotente bacio sulle labbra. Ci staccammo. Balbettai «okey.». Lo guardai negli occhi mentre mi teneva le mani sui fianchi e sorrideva guardandomi. Sorrisi anche io e ripetei «okey.» e gli diedi un bacio sulle labbra più spinto di prima. Le nostre lingue stavano danzando insieme. Era passione. Dopo un po finimmo quel bacio. «buonanotte» dissi andandomene e lui rispose «notte»

Sinceramente? Non dormii neanche un secondo rimanendo a pensare a quel bacio.

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