Appena arrivata alla cucina abbraccio mia mamma che con un filo di voce malinconico mi dice «mi mancherai cucciolina» e non potei fare a meno di risponderle «anche tu mamma».

Come ci staccammo Michey arrivò da dietro di me bloccandomi fra le sue braccia mentre mi faceva il solletico e mi diceva «cosa vorresti fare te?? Eh? Allora? Niente da dire?» , ridendo come una matta provai a dire soffocata dalle risate «niente! Niente! Ahahah basta!! Ahahah ti voglio bene!! Ahahah dai ti do un bacio!» e come lo ho detto si staccò e si mise alla mia altezza porgendomi la guancia. Gli diedi un bacio per poi tirargli uno schiaffetto sull'altra parte della faccia. I nostri genitori ci fissavano sorridenti mentre papà disse « fortuna che vi volete bene, dovrete convivere da soli...- prese un sospiro e con gli occhi un po' lucidi continuò- sono fiero di voi ragazzi, comportatevi bene»

Michael sorrise e mentre si sedeva a tavola disse «tranquillo papà, faccio drogare mia sorella e divento alcolizzato- si accorse che il padrone di casa cominciò a sgranare gli occhi preoccupato e riprendendo il respiro fece- dai tranquillo ci comporteremo bene! Proprio l'umorismo te lo ho rubato tutto quando sono nato data la mia perfetta simpatia.»

Mandando giù la prima forchettata di arrosto lo beffeggiai « mi occuperò io del signor tutta modestia non ti preoccupare». Dire che mi ha fulminata con lo sguardo era dire molto, ma molto poco.

Passai una serata fantastica con la mia famiglia, ed é strano perche di solito i nostri vecchi non fanno caso alle nostre lotte per stare vicini, che come dimostrato capita molto spesso.

Sono le 04.00 e riesco a sentire mio fratello che si fa la doccia prima di partire, a questo punto mi viene un attimo di angoscia nell'abbandonare questa città, ma credo di potercela fare. Telefono a Skyler per sapere se si sta preparando.

«Buongiorno bella addormentata sei pronta per oggi?» urlai contro quel piccolo microfono e lei rispose con la voce impastata «mi sono svegliata da poco e sto salutando i miei che fra mezz'ora mi portano da te per partire» risposta perfetta «brava tata ci vediamo fra poco ciao », sentii un flebile saluto per poi riattaccare quella breve telefonata.

Quando arrivai davanti al bagno Michael uscì con dei jeans stretti grigi a sfumature e una canotta della nirvana e mi sussurrò all'orecchio «vestiti bella che al nostro arrivo ci sarà quel mio amico delle vacanze ad accoglierci, e devo dirti che non é male e lo approvo per te»

Senza capire molto feci una smorfia confusa entrando nella stanza piena di vapore sbattendogli la porta in faccia.

Misi una canotta tigrata un po trasparente azzurrina con sotto una fascia nera e degli skinny neri. Sistemai i capelli sciolti a creare le solite onde mentre mi misi un sottile strato di trucco consistente in mascara e correttore. Come uscii dal bagno mia mamma mi urlò dalla stanza di sotto «Leila! É arrivata Skyler!».

Presi il borsone dalla mia stanza e scesi fino all'atrio dove assaltai la mia amica abbracciandola e mi disse «come mai vestita cosi bella?» e io dolcemente risposi «dormito bene? Si tu? Si si. Sei pronta per oggi? Oh certo te? Ovvio. Grazie per esserti interessata» rimanendo ferma davanti a lei sorridente al che scoppiò in una risata e mi tirò uno schiaffetto sul braccio.

« noi abbiamo già salutato Michael e vi sta aspettando in macchina» disse mamma abbracciata a papà. «ciao mamma, ciao papà. Sopravvivete eh» dissi tranquillamente in un unico sospiro. Abbracciai i due presenti e presi la borsa. «ciao Mary. Ciao Leonard. » disse Sky rivolta ai miei genitori e mio padre rispose «ciao tesori miei buon viaggio».

Come detto uscimmo chiudendo la porta dietro di noi e arrivammo all'aereoporto dove caricammo anche la nostra bellissima jeep piena di valige e bagagli. Il viaggio era lungo, circa 13 ore se non un po' di più, ma per la metà ho dormito su Michey e l'altra ho giocato a carte -come una vecchietta- con Skyler.

Finalmente abbiamo potuto scendere e aspettammo il mio fratellone dal parcheggio dove ci avrebbe raggiunte. Intanto io e Sky parlammo sulla sua domanda a casa mia.

«comunque é per Michey. » le dissi con noncuranza «aspetta un attimo Leila Clifford. Vuoi dirmi che ti piace tuo fratello?». A quel punto sgranai gli occhi e gridai nel silenzio «ma sei impazzita!! Non mi piace mio fratello!- e ripresi la calma il più possibile- mi ha chiesto di mettermi bella per un suo amico che abita qua e che mi presenta appena arriviamo, dato che ci aspetta davanti alla nostra casa per accoglierci.» dopo quella frase Sky mutò faccia. Prima fece un respiro di sollievo notevolmente rilassata, poi cominciò a sorridere con un luccichio inquietante negli occhi. «quindi conoscerai un ragazzo eh? Quindi un ragazzo approvato da tuo fratello eh? Quindi se é bello e simpatico ti ci metti insieme?» disse aumentando il tono acuto e desideroso di risposta. Vidi Michey quasi da noi e risposi velocemente «no. Non lo so. Non lo conosco nemmeno.».

Entrai per prima in macchina e dissi felicemente «allora: dove si trova la nostra casa??» Michey mi guardò dallo specchietto e sorrise. «siamo in una piccola villa distante 15 minuti dalla scuola e 20 minuti dal centro». Questa risposta mi piaceva. Volevo vedere il posto.

Dopo circa 45 minuti interminabili di macchina e musica rock arrivammo davanti ad una bella casa. Era a due piani, bianca, un ampio giardino e un parcheggio con la ghiaia in cui, cosa molto strana, si trovava già una macchina parcheggiata, una lamborghini nera opaca.

Scesi da quella macchina tirai fuori i bagagli e oltrepassai il giardino in una stradina per arrivare a quei fatidici 5 scalini che dovevo superare con le valige piene.

Rimasi un attimo ferma a osservare i gradini ragionando sul come portare le valige. La porta distante un metro circa dagli scalini si aprì e ne uscì un ragazzo ricciolo sorridente che mi fissava. «ashton!» lo chiamò Michael e lui si girò a salutarlo mentre si avvicinava agli scalini. «questa é mia sorella Leila. Ha 17 anni e...» lo interruppi un attimo e dissi «e non so come fare a portare queste valige oltre gli scalini»

Ashton scese e le prese mentre mi fece passare davanti a lui all'interno di quell'enorme posto. Dentro era una favola. «scegli la tua camera Leila. La mia é quella affianco al bagno. Ce ne é una con due letti per te e la tua amica se vuoi..altrimenti c'è n'è una per ognuna» disse il riccio interrompendo i miei fatali pensieri.

Mi fermai di colpo analizzando le sue parole nella mente. Aveva detto lamiaéquellaaffiancoalbagno?? Vuoi dirmi che lui vive qui? Di colpo mi comparve una faccia confusa e disorientata e chiesi « aspetta un attimo. Ma tu vivi qui? Vivi qui con noi?» e lui annuì.

Quando entrò anche Skyler aiutata da Michey si porse al ragazzo e disse «ciao io sono Skyler, la migliore amica di Leila. E tu sei...?» aspettò un continuo e lui senza distogliere lo sguardo dal mio rispose « sono Ashton. Vivo qui con voi.» anche lei cominciò a non capire.

«Non ce lo avevi detto Michey. Ma va bene..piacere» disse con disinvoltura.

Non potevo crederci.

Non poteva essere vero.

Dovevo condividere la casa con uno sconosciuto? Perfetto. Oltretutto uno sconosciuto carino che non distoglie gli occhi dai miei. Fottiti.

#hey ragazzesonol'autrice. Vivolevodireil cast:
Leila = ShelleyHenning
Michael = MichaelClifford
Skyler = SkylerDay
Ashton = Ashton Irwin

confusion ||my story.حيث تعيش القصص. اكتشف الآن