Capitolo 11

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Dopo aver chiacchierato con mia madre e averla convinta sul fatto di essere caduta, vado in camera a posare le mie cose.

Poi mi concedo una doccia veloce e vado a sdraiarmi un pó sul letto provando in qualche modo a studiare per l'esame.

Bussano alla porta e invito ad entrare

<<Che fai? >> mi chiede Omer, entrando silenziosamente

<<Provo a studiare>>

<<Che hai fatto finora? >> mi chiede mettendo in rilievo la sua arroganza

<<Fatti miei>>

<<Darya, voglio una risposta alla mia domanda! >>

<<Impara ad essere meno arrogante, se vuoi che ti risponda! >>

<<Che hai fatto di bello oggi? >> mi chiede portando la mano sulla fronte

<<Sono stata con Alex, poi mi sono fatta lasciare qui perché come puoi vedere ho molto da studiare e ho il viso ammaccato! >>

<<Il tuo viso è comunque bello, anche con i lividi! Cosa hai fatto e dove siete stati!? >>

<<Oddio Omer, ti senti quando parli? Ma sei mio padre o cosa?Cos'è tutta questa autorità? >>

<<Sta calma, era una semplice domanda! >> mi dice scocciato per poi sedersi sul letto giocando al telefono.

Continuo a studiare, per quello che riesco visto la sua presenza, poi mi capita di guardarlo e noto che sta leggendo il bigliettino che mi ha dato il fotografo al bar.

Che cretina sono?
Ho dimenticato di nasconderlo.

<<Cos'è questo numero? >> chiede perplesso

<<Di una una ragazza, mi aiuterà con l'Università! >>

<<Perché hai bisogno di aiuto? Hai detto che hai voti abbastanza alti! >>

<<Il trasferimento ha inciso un pó, mi aiuterà su alcuni argomenti! >>

Poi prende il suo telefono e fa una foto al bigliettino.

<<Che stai facendo? >> chiedo nervosamente, alzandomi di scatto e sbattendo il libro sul letto

<<Mi sono salvato il numero, capirò da solo di chi si tratta! >>

<<Ti rendi conto cosa devo subire? Sono stufa Omer! >> urlo

<<Non urlare, abbassa i toni e torna a studiare! >>

<<Arrogante, arrogante e arrogante! Troverò un rimedio per non sopportare il tuo carattere di merda... Me ne andrò da questa casa! >> urlo nuovamente per poi sbattere la porta

<<Dove vai? >> mi chiede mia madre mentre mi vede passare tipo "razzo" dalla cucina

<<Esco mamma! >> urlo dalla sala mentre prendo la borsa

Esco da casa e cammino senza meta per la città.

Senza farlo apposta mi ritrovo davanti ad un albergo, entro e chiedo informazioni alla reception.

<<Trenta euro al giorno... Offriamo colazione inclusa nel prezzo >> dice mentre sistema gli occhiali per bene sul suo naso appuntito

<<Trenta euro? >> dico scioccata

<<Si, parliamo di un tre stelle>>

<<Ok la ringrazio per l'informazione, salve>> dico quasi senza parole.

Uɴ Aᴍᴏʀᴇ Cᴏᴍᴘʟɪᴄᴀᴛᴏ ᐯOᒪᑌᗰᗴ 1 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora