Capitolo 10

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Dopo aver chiacchierato a lungo con mia madre, vado in camera, chiudo a chiave e frettolosamente mi metto in pigiama, prima che arrivi Omer.

Poi apro la porta e mi metto a letto.

Ore 02,35

Omer non è ancora arrivato.

Mi chiedo dove sia.

Ma che domanda mi pongo?

Ovvio che è in dolce compagnia, quindi chiudo gli occhi e provo a dormire.

Ore 03,34

Apro nuovamente gli occhi e noto il letto ancora vuoto.

Ok, ma che starà facendo di preciso?
Istintivamente prende il telefono e lo chiamo per la preoccupazione

"Ehi, carotina dimmi!" mi dice non appena apre la chiamata e sento un boato tra urla e musica

"Dove sei?" chiedo senza replicare su come mi ha gentilmente soprannominata

"Sono in disco, tu dove sei?"

"Sono appena tornata a casa" dico per provocarlo

"Come dici scusa?" mi urla

"Hai sentito perfettamente, ora chiudo!"

"Eri da Alex giusto? Poi perché mi hai chiamato?"

"Non importa dov'ero, ti ho chiamato perché ero preoccupata!"

"Che gentile! Non dormire perché fra poco arrivo!"

"Buonanotte" dico e immediatamente chiudo perché mi parte una risata isterica.

Dopo aver finito di ridere mi abbraccio al cuscino e proprio quando il sonno si impadronisce di me qualcuno ha pensato bene a svegliarmi.

Ore 05,12

Riapro gli occhi brucianti per via del sonno e trovo Omer seduto sul letto accanto a me

<<Perché mi hai svegliata? >> dico sbadigliando

<<Ti avevo detto di non dormire! >>

<<Tu sei matto! >>

<<Di te! >> mi dice schiettamente mentre io rimango bloccata con le guance rosse per l'imbarazzo

<<Omer, smettila! >> dico mentre metto il cuscino sulla testa

<<Perché dovrei? >>

<<Sei fidanzato, non può funzionare fra noi! >>

<<È un mio problema se sono fidanzato, tu stanne fuori! >>

<<Io non sarò mai la tua amante. Non farti strane idee>> tolgo il cuscino, mi alzo dal letto e cerco di andare in cucina ma come al suo solito mi blocca il passaggio

<<Spiegami il motivo che mi sei sempre d'intralcio! >> dico con braccia conserte

<<Dobbiamo ancora parlare noi due>> mi dice, avvicinandosi pericolosamente a me

<<Che hai in mente di fare? >> dico con un filo di voce

<<Potremmo fare tante cose! >>

<<Tipo? >> cerco di sviare la cosa, ma lui sembra convinto di sé.

Povera me.
Sono troppo debole per uno come lui.

Poggia la sua mano sul mio viso e mi tira a sé con forza

<<Cosa provi quando sei vicino a me?>> mi chiede, parlandomi nell'orecchio.

Uɴ Aᴍᴏʀᴇ Cᴏᴍᴘʟɪᴄᴀᴛᴏ ᐯOᒪᑌᗰᗴ 1 Where stories live. Discover now