Cʜᴀᴘᴛᴇʀ 161

Start from the beginning
                                    

Agente 2: "Okay, manderemo una pattuglia, intanto vi portiamo in caserma dove potrete raccontatci meglio quel che è successo".

I due, naturalmente, acconsentirono, salendo sui sedili posteriori della vettura.

ENDING 55:
A BITTERSWEET DEFEAT

22 Settembre ore 21:37
STANZA A: SEOKJIN

"Può ripetere cosa ha detto di aver visto in quella caverna?"

"Delle ossa. Erano resti umani ne sono sicuro".

"È certo che non possano essere stati gettati lì da qualche animale?"

"Impossibile. Andate a controllare voi stessi, Namjoon dovrebbe sapervi indicare la posizione sulla mappa".

"Lo faremo. Cos'altro ha visto?".

"C'era questa pozza d'acqua nella caverna, ci siamo immersi per raggiungere l'uscita. Mi sono voltato ed ho visto Namjoon che faticava a reggersi a galla, come se qualcosa stesse cercando di farlo affondare. Poi, sono corso verso l'uscita e Namjoon era lì".

"È possibile che se lo sia immaginato per via dello shock di aver rinvenuto quelle ossa?"

"Non lo so, davvero, non lo so".

STANZA B: JUNGKOOK

"Può ripetere cosa ha detto di aver visto in quel capanno?"

"Hoseok, uno dei nostri migliori amici, era a terra. Qualcuno lo ha ucciso. Dovete trovare il colpevole".

"Ha una vaga idea di chi possa essere stato?"

"No, non ne ho idea. Non mi semrba di aver visto nessun'altro oltre a noi in quei boschi".

"Quindi sta dicendo che è stato uno dei vostri amici ad ucciderlo?".

"No! Certo che no! C'era sicuramente qualcuno o qualcosa che voleva farci del male".

"Qualcosa?"

"Non lo so, non credo che fosse qualcosa di umano".

STANZA C: TAEHYUNG

"Mentre correvamo per il bosco, dopo aver sentito degli strani gridi ab-".

"Strani gridi?"

"Si, strani gridi. Come se non fossero umani. Credo anche di aver avuto qualche sorta di visione che riguardava Jungkook. Sembrava tremendamente reale".

STANZA D: NAMJOON

"Era come se ci fosse uno specchio. Davanti a me avevo una persona, e dietro di me ne avevo un'altra. Nel momento in cui ho tirato il sasso alla persona davanti a me, quella dietro di me lo ha tirato a me".

"È realmente accaduto o se lo sta inventando ora?"

"Sono certo di averlo visto. Ascolti c'è qualcosa di strano in quei boschi".

"Capisco.."

"Avete notizie dei nostri amici?".

Silenzio. L'agente rimase in silenzio.
Poi lanciò una strana occhiata a Namjoon.

"Si, li abbiamo trovati".

"Menomale. Stanno bene?"

"Kim Taehyung e Jeon Jungkook si trovano nelle stanze accanto".

"E gli altri tre?".

Gli rivolse nuovamente quello sguardo, sensa rispondere.

"Non abbiamo però trovato alcuna signora, né tantomeno nulla e nessuno di strano in quei boschi".

"Chieda ai ragazzi, le confermeranno la mia versione".

"Kim Namjoon, Kim Seokjin, Jeon Jungkook e Kim Taehyung siete gli unici sospettati per l'omicidio di Min Yoongi, Jung Hoseok e Park Jimin. Siete tutti e quattro dichiarati in arresto fino a che non riusciremo a far più luce sulla vicenda".

"C-Cosa?"

Aɴ ᴏʟᴅ ʟᴀᴅʏ
23 Settembre ore 7:13

"Tre ragazzi di età compresa tra i ventiquattro e i ventisei anni, sono stati trovati morti ieri in una casa diroccata nella periferia di Seoul. Le cause della morte sono incerte, ma la polizia ha già arrestato ben quattro sospettati. Kim Namjoon, Kim Seokjin, Jeon Jungkook e Kim Taehyung, tutti amici delle tre vittime. Il movente è ancora sconosciuto. Continueremo a tenervi aggiornati, per ora è tutto, linea allo studio".

Questa era una delle notizie principali del telegiornale che stava andando in onda sul maxischermo della stazione.

Nella tasca della giacca che sto indossando, vi è un biglietto ripiegato in quattro parti.
Mentre aspetto nei pressi dei binari, lo apro.

Se stai leggendo questa lettera, vuoldire che ce l'hai fatta.
Sei scappata da quella maledettissima casa che ti ha tenuta prigioniera per fin troppo tempo.
Scappa, vai lontano.
Dimenticati di quel bosco e di tutti gli orrori a cui hai dovuto assistere.
La morte di quei ragazzi non è colpa tua.
Distruggi questo biglietto, così da scordarti per sempre di questa storia.

Ma non dimenticarti di loro.

Assieme a un biglietto vi era una foto, anch'essa piegata in quattro parti; ritraeva me e i miei amici quando ancora eravamo felici ed ignari della sorte che ci attendeva.
Sul retro:

Non dimenticarti di loro.

1968

Nell'altra tasca vi è invece un accendino.
Dò fuoco al biglietto, lasciando che si trasformi in cenere e si polverizzi, trascinato via dalla leggera brezza autunnale.
Salgo a bordo del treno, sedendomi sul primo posto che trovo libero.

Mi chiedo cosa sarebbe successo se gli eventi di ieri sera si fossero svolti in maniera differente.
Mi chiedo cosa sarebbe accaduto se Namjoon, Seokjin, Yoongi, Hoseok, Jimin, Taehyung e Jungkook avessero ragionato qualche secondo in più prima di agire.
Secondo la teoria dei multiversi, parallelamente al nostro esistono centinaia se non migliaglia di altri universi completamente o solo parzialmente diversi da questo.
Quindi non sarebbe poi così illogico pensare che questa vicenda sia accaduta in maniera diversa in uno di questi universi.

Controllore: "Scusi, posso vedere il biglietto?".

Mi volto nella sua direzione con un piccolo sorriso, porgendogli il biglietto timbrato una decina di minuti fa.

"Ecco a lei".

L'uomo sorride cordialmente, controllando il biglietto per poi restituirmelo.
Lo ripongo nella tasca anteriore della mia valigia, mentre il treno parte diretto verso Seoul.
Come stavo dicendo riguardo a ieri sera...

Aspetta, cos'è che stavo dicendo?


Go to CREDITS

Bᴜᴛᴛᴇʀғʟʏ ᴇғғᴇᴄᴛ Where stories live. Discover now