→Aɳɠҽɾ, ɳσƚ ριƚყ←

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«Ancora mi chiedo come tu faccia ad avere il massimo dei voti se studi praticamente un'ora al mese»

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«Ancora mi chiedo come tu faccia ad avere il massimo dei voti se studi praticamente un'ora al mese»

«Si chiama "memoria fotografica", Hoseok»

«Si chiama "vaffanculo". I tipi come te dovrebbero essere rinchiusi»

Ridacchiai, battibeccando, come ogni giorno, con il mio migliore amico.
In effetti, avevamo appena fatto un test ed ero riuscito a prendere il massimo dei voti, pur avendo studiato quel poco in biblioteca, prima che Jimin venisse a disturbarmi.
Non era colpa mia se avevo un'ottima memoria!

Pensando però proprio al biondo, solo ora mi accorgevo che, accanto a lui, non era stato presente Jungkook. Non era da lui saltare gli esami in questo modo, dato quanto ci tenesse alla sua media immacolata.

Proprio mentre stavo per scacciare quei pensieri, ripetendomi che non doveva importarmi quando si assentasse o meno, la voce di Hobi catturò la mia attenzione, parlando proprio di lui.

«Ma che diavolo ha fatto?»

Il mio sguardo si posò, quasi con una lentezza estenuante, sul corvino al centro del cortile.
Camminava con la sua solita aria spavalda e indifferente, come se gli altri non esistessero, eppure... Eppure aveva il labbro spaccato e un occhio nero.
Che cazzo era successo?

«Che sia finito in qualche rissa?» mormorò il castano al mio fianco, non staccando gli occhi dalla sua figura.

«Non credo...»

Immaginando quanto suo padre potesse essere severo, ero certo che non si sarebbe mai fatto coinvolgere in una rissa fisica, per quanto difendesse sempre Jimin da Jason... Ma almeno quest'ultimo non arrivava mai alle mani.

Proprio il biondino spuntò in cortile, correndo verso il suo migliore amico, con un'espressione preoccupata.
In qualche modo, ero sicuro che sapesse cosa fosse successo ma, di nuovo, non doveva interessarmi, no?

Tutti gli occhi dei presenti erano puntati su di loro e lo stupore fu generale quando Jungkook scacciò malamente la mano di Jimin dal suo viso, dirigendosi a passo svelto verso l'interno della struttura.
E, in quel momento, per un millisecondo, le sue iridi si soffermarono sulle mie.

«Prima o poi il pettegolezzo di cosa è successo si diffonderà. Per ora devo correre a lezione, ci vediamo dopo?»

Annuii distrattamente alla domanda del castano, troppo immerso nei miei pensieri.
Non capivo perché, ma non riuscivo a togliermi la sua immagine dalla testa, soprattutto dopo quell'occhiata piena di astio che mi aveva rivolto.
Che cazzo avevo fatto adesso?

Preso da una strana irritazione, una volta che Hoseok fu tornato in classe, mi diressi verso i bagni.
Non sapevo nemmeno cosa gli avrei detto ma era come se il mio cervello pretendesse una spiegazione.

Fortunatamente, il bagno era vuoto; dato che non erano il massimo in fatto di igiene, erano davvero poco frequentati.

Mi avvicinai ad una delle cabine, avendo scorto, da sotto, le sue scarpe.

Back to you // KooktaeWhere stories live. Discover now