🌪 - Capitolo 8

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<<Io non lo guardo in nessun modo.>>, affermò Jemma. Certo, Adam era un ragazzo molto bello e gentile, ma lei non aveva intenzione di guardarlo in quel modo, non in una situazione del genere.

<<Guarda che vi ho visti ieri con le garze..."Lascia che ti aiuti">>, scimmiottò Samantha con tono grave nell'inutile tentativo di imitare Adam.

<<È stato soltanto gentile con me, nulla di più. E poi ti sembra il caso di parlare di queste cose adesso?>>, chiese tirandola per un braccio per farla alzare.

<<E va bene - esclamò Samantha alzando le braccia e alzandosi - Vado a vestirmi, ci vediamo di sotto.>>, sorrise lasciandole un bacio sulla guancia prima di uscire.

Jemma sorrise e dopo alcuni secondi iniziò a vestirsi.

***

<<Come faccio a uscire...>>, piagnucolò la ragazza osservando il suo corpo fasciato dai fiori allo specchio.

Chiuse gli occhi e fece un lungo sospiro. "Ok, Jemma, poche ore e sarà tutto finito. Presto tornerai ai tuoi normalissimi vesti".

Dopo essersi incoraggiata mentalmente, la ragazza si avvicinò alla porta e uscì, scendendo le scale.

Sentiva il legno freddo sbattere contro la pianta dei piedi nudi, ma cercò di non farci troppo caso.

Quando finalmente raggiunse il piano di sotto e alzò lo sguardo, notò Hunter e Adam che già pronti si trovavano in due parti opposte della cucina ognuno in rigoroso silenzio che evitava di incrociare lo sguardo dell'altro.

Fortunatamente non era l'unica ad essere seminuda, evidentemente per questo rito si doveva diventare un tutt'uno con i loro elementi: Hunter indossava dei semplici pantaloni neri piuttosto aderenti e una sorta di gilet aperto le cui sfumature ricordavano per l'appunto l'ondeggiare delle lingue infuocate e che mostrava il frutto di tanti allenamenti da ricevitore di football, mentre Adam sebbene avesse più o meno lo stesso stile, riusciva a vestirlo in maniera quasi elegante, i pantaloni come quelli di Hunter ma blu scuro e al posto del gilet aveva una sorta di tunica anche essa aperta di un tessuto azzurrino quasi trasparente. Erano due opposti, si ritrovò a pensare la ragazza, perfino nel fisico: mentre Hunter vantava una muscolatura più massiccia, Adam era più snello e leggermente più alto, dai tratti più delicati e meno grossolani.

Quando alzarono lo sguardo la ragazza si ritrovò a fare i conti con il suo imbarazzo e le sue guance rosse.

Hunter aveva gli occhi quasi fuori dalle orbite e le labbra che formavano una piccola "o" di stupore, mentre fortunatamente Adam le rivolse una semplice occhiata, senza nessuna espressione particolare come sempre.

<<Cazzo... - sentì mormorare Hunter - Chi l'avrebbe mai detto che la piccola e irritante tassorosso Stone si sarebbe trasformata in una sexy serpeverde.>>, sorrise poi il moro, guadagnandosi un'occhiataccia da lei.

<<Ed ecco signori e signore, Hunter Taylor ha aperto bocca.>>, mormorò Adam alzando pigramente la testa su di lui, con gli occhi pieni di irritazione.

Hunter fece per dire qualcosa, ma fu interrotto dal chiacchiericcio di Celeste e Samantha che stavano scendendo le scale. Come aveva previsto, il vestito di Samantha era una meraviglia e la faceva sembrare quasi un angelo, fu invece quello di Celeste a lasciare la sorella a bocca aperta.

La bionda sembrava totalmente a suo agio, nonostante il vestito fosse praticamente trasparente, con due semplici pezzi di stoffa scuri che coprivano le sue parti sensibili.

<<Oh mio Dio, Celeste! Non puoi andare in giro così!>>, esclamò Jemma osservandola con gli occhi fuori dalle orbite. La sorella si limitò a osservarla dalla testa ai piedi con un sopracciglio alzato.

𝗜 𝗚𝘂𝗮𝗿𝗱𝗶𝗮𝗻𝗶 𝗗𝗲𝗴𝗹𝗶 𝗘𝗹𝗲𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶Where stories live. Discover now