Le da un bacio sulla fronte e ritorna a guardare verso la porta.

<Jason!> Mi volto e vedo la madre e il padre di Austin correre verso di noi.

Mi alzo e abbraccio la madre che sta già piangendo.

<Cos'è successo a mio figlio?> Domanda tra i singhiozzi.

<Calma Rosalie, sta bene di sicuro.> La rassicura il marito accarezzandole la schiena.

<Signori, voi siete i genitori del ragazzo?> Domanda il dottore di prima.

<Si.>

<Venite.> Li fa entrare nella stanza.

<Cazzo, poteva parlare qui?> Sbraito tornando a sedermi.

<Calmati Jason, siamo tutti in ansia e Grace è traumatizzata.> La indica Kodey con un cenno del capo.

Mi sporgo per vederla.

Guarda un punto fisso mentre continua a farsi coccolare da Nash.

È assurdo che non gli abbia urlato contro, in teoria lo odia per aver detto tutte quelle cattiverie al suo ragazzo, ma probabilmente non ha le forze di reagire.

In più è stata lei ad andare da lui, in un primo momento credevo gli desse uno schiaffo per ciò che aveva detto su Austin.

Dopo svariati minuti interminabili, il padre di Austin esce dalla stanza con il dottore.

<Vi lascio soli.> Dice il dottore e si allontana.

Il padre di Austin viene a sedersi e sospira.

<Sta bene.> Dice.

Tutti tiriamo un sospiro di sollievo nel sentire quelle due parole.

<Sa dirci cosa gli è successo?> Domanda Kodey.

Il padre di Austin lo guarda. <Si, ha assunto delle droghe molto pesanti e qualcuno gli ha tirato vari pugni allo stomaco facendolo vomitare e soffocare nel suo vomito. Ha svariati graffi lungo il corpo.> Si prende la testa tra le mani.

Gli metto una mano sulla schiena. <Se non te la senti, non continuare.>

<No, avete il diritto di saperlo. Siete rimasti qui tutto questo tempo per lui.> Sorride debolmente.

<Ok.>

<Ha perso i sensi dopo il soffocamento. Per fortuna avete fatto in tempo a trovarlo e portarlo qui. Qualche minuto in più e sarebbe morto.>

Sento Grace singhiozzare per il pianto e mi volto verso di lei, Nash l'abbraccia più di prima.

<Grace, tesoro, stai tranquilla.> Le sorride. <Si riprenderà. Così ha detto il dottore.>

Lei annuisce ancora stretta a lui.

<Sa dirci altro? Come sono i suoi parametri vitali?> Gli domanda Nash.

<Un po' deboli, ma stanno pian piano salendo. Il dottore ha detto che almeno tra un mese e qualche settimana si sarà ripreso del tutto.>

La madre di Austin esce dalla stanza e va ad abbracciare il marito.

<Sta bene.> Dice tra le lacrime.

<Si, sta bene.>

Sono così contento di sapere che sta bene, che siamo riusciti a salvarlo. Se lo avessimo trovato qualche minuto dopo, sarebbe stata la fine.

* Callie's pov *

<Cosa intendi?> Domando a Roderick in chiamata.

<Quella non era vera droga, ma una specie di esperimento.> Ripete. <Non entrerà in coma o morirà. Starà bene.>

<Che cazzo stai dicendo?! L'ho lasciato soffocare nel suo vomito, probabilmente l'hanno trovato steso sul pavimento più bianco di un lenzuolo e sono andati nel panico.> Dico chiudendomi in bagno per non far sentire la conversazione a Emily.

Lei e la sua dannata mania di ascoltare le conversazioni altrui.

<Non ho nemmeno sentito ambulanze arrivare e Grace è uscita un'ora fa dalla stanza. Probabilmente l'avranno chiamata per avvertirla.> Sghignazzo.

<Nash non è così stupido, saranno già in ospedale.>

<Perché li difendi ora? Non odiavi tutti proprio come me?>

<No, odio solo Nash. Lui mi vuole portare via la ragazza e non glielo permetterò.>

<Oh tesoro, ma se lei se ne andrà avrai me. Lo sai benissimo che tanto sarà tutto inutile, lei è destinata a morire.>

<Ti sbagli. Non morirà, non per mano tua.>

<Di chi allora? La tua?>

<Di Nash.>

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My BoyWhere stories live. Discover now