25 - Ho avuto paura

5.3K 145 8
                                    

<Ehi!> Mi sveglio di colpo.

<Cos... chi? Come..> Mi guardo attorno, poi, incontro quei famosi occhi ghiaccio. <Ou...> Mi sono addormentata...

<Ridomando, ora che sei sveglia.> Mi guarda male. <Che ci fate qui?>

<Scusate, non volevamo disturbarvi.> Dice Callie gesticolando.

Nash ci guarda, inarcando un sopracciglio.

<Nash, lasciamole andare. Alla fine non stavano facendo del male a nessuno.> Dice Austin con la sua solita calma e gentilezza.

Nash stringe i pugni. <Sono entrate nella nostra camera e ci stavano fissando mentre dormivamo, ti pare che non stessero facendo niente di male?!>

<Calmati.> Dico.

<Come scusa?!> Sbraita contro di me.

<Ho detto che ti devi calmare.> Ribadisco in tono fermo.

Austin spalanca la bocca, non è abituato a vedermi ribattere con Nash.

<Non dirmi cosa devo fare.> Dice Nash calmandosi.

<Oh, ma guarda, almeno qualcuno ascolti in questa vita.> Dico sorridendo vittoriosa. <Ora ce ne andiamo.> Dico.

Le ragazze iniziano ad andare, ma Nash mi blocca dal braccio.

<Ti sei divertita?> Mi sussurra all'orecchio.

<Lasciala stare.> Dice Austin e io mi stacco dalla sua presa.

Lo guardo male ed esco seguita da Austin.

<Non preoccuparti Grace, gli passerà.> Dice chiudendosi la porta alle spalle.

Sospiro e mi guardo il polso, ci ha messo troppa forza e io mi sono scansata troppo malamente. Maledetta pelle delicata.

Austin mi guarda preoccupato. <Ti fa male?>

<No, tranquillo.> Rispondo sorridendo, ovviamente sto mentendo.

Non voglio che si preoccupi per me, che poi discuta con Nash per colpa mia e che ci rimetta anche lui.

Annuisce. <Domani mi racconti il perché di questa vostra "visita".>

<Certo. A domani.> Gli do un bacio sulla guancia e torno nella mia stanza.

Mentre cammino ripenso alla sua domanda, "ti sei divertita?"

Di cosa? Di avergli risposto a tono per la seconda volta o per essere entrata nella sua stanza?

Se è per la seconda no, per niente.

Arrivo in camera e mi precipito subito in bagno per mettere sotto l'acqua fredda il polso.

<Grace? Va tutto bene?> Mi domanda Callie bussando.

<Si, arrivo subito.> Dico con tono poco convincente.

Lei apre subito la porta e si ferma affianco a me guardando il mio polso.

<È stato lui?> Mi domanda stringendo i denti.

<Chi se non lui?>

<Io... mi dispiace, non avrei dovuto proporre quell'idea, ma...>

<Non importa Callie, lo sai che ci sono abituata.> Le sorrido chiudendo il getto d'acqua.

<Abituata un cazzo.> Prende l'asciugamano e mi tampona il polso.

<Callie, davvero, non importa. Sto bene e tu sta tranquilla, ok? Non è colpa tua se mi ha fatto male, è lui che non sa usare le buone maniere.>

Sbuffa e mette l'asciugamano al suo posto, nel mentre che esco dal bagno.

<Ho avuto paura.> Dice Emily sdraiata sul suo letto.

<Di cosa?> Le domando togliendomi le scarpe.

<Di Nash. Il suo sguardo, come ci ha urlato contro...>

<Gliela facciamo pagare.> Interviene Callie.

<No, non faremo niente. Non ne vale la pena.> Dico sedendomi sul letto.

<E invece si, ci ha trattate di merda quindi la deve pagare.> Insiste la bionda.

<Callie, guardaci.> Indico me ed Emily. <Lei è spaventata a morte e io... io sono "infortunata".> Alzo il polso.

Sospira. <Giusto scusate, è che mi fa proprio girare i coglioni quello là.>

Sorrido. Quando Callie è arrabbiata fa davvero ridere.

<Dai, cerchiamo di dormire e non pensarci.> Dico alzandomi per andare a lavarmi i denti.

<Hai ragione.>

-
-
-

My BoyWhere stories live. Discover now