<Ehi!> Mi sveglio di colpo.
<Cos... chi? Come..> Mi guardo attorno, poi, incontro quei famosi occhi ghiaccio. <Ou...> Mi sono addormentata...
<Ridomando, ora che sei sveglia.> Mi guarda male. <Che ci fate qui?>
<Scusate, non volevamo disturbarvi.> Dice Callie gesticolando.
Nash ci guarda, inarcando un sopracciglio.
<Nash, lasciamole andare. Alla fine non stavano facendo del male a nessuno.> Dice Austin con la sua solita calma e gentilezza.
Nash stringe i pugni. <Sono entrate nella nostra camera e ci stavano fissando mentre dormivamo, ti pare che non stessero facendo niente di male?!>
<Calmati.> Dico.
<Come scusa?!> Sbraita contro di me.
<Ho detto che ti devi calmare.> Ribadisco in tono fermo.
Austin spalanca la bocca, non è abituato a vedermi ribattere con Nash.
<Non dirmi cosa devo fare.> Dice Nash calmandosi.
<Oh, ma guarda, almeno qualcuno ascolti in questa vita.> Dico sorridendo vittoriosa. <Ora ce ne andiamo.> Dico.
Le ragazze iniziano ad andare, ma Nash mi blocca dal braccio.
<Ti sei divertita?> Mi sussurra all'orecchio.
<Lasciala stare.> Dice Austin e io mi stacco dalla sua presa.
Lo guardo male ed esco seguita da Austin.
<Non preoccuparti Grace, gli passerà.> Dice chiudendosi la porta alle spalle.
Sospiro e mi guardo il polso, ci ha messo troppa forza e io mi sono scansata troppo malamente. Maledetta pelle delicata.
Austin mi guarda preoccupato. <Ti fa male?>
<No, tranquillo.> Rispondo sorridendo, ovviamente sto mentendo.
Non voglio che si preoccupi per me, che poi discuta con Nash per colpa mia e che ci rimetta anche lui.
Annuisce. <Domani mi racconti il perché di questa vostra "visita".>
<Certo. A domani.> Gli do un bacio sulla guancia e torno nella mia stanza.
Mentre cammino ripenso alla sua domanda, "ti sei divertita?"
Di cosa? Di avergli risposto a tono per la seconda volta o per essere entrata nella sua stanza?
Se è per la seconda no, per niente.
Arrivo in camera e mi precipito subito in bagno per mettere sotto l'acqua fredda il polso.
<Grace? Va tutto bene?> Mi domanda Callie bussando.
<Si, arrivo subito.> Dico con tono poco convincente.
Lei apre subito la porta e si ferma affianco a me guardando il mio polso.
<È stato lui?> Mi domanda stringendo i denti.
<Chi se non lui?>
<Io... mi dispiace, non avrei dovuto proporre quell'idea, ma...>
<Non importa Callie, lo sai che ci sono abituata.> Le sorrido chiudendo il getto d'acqua.
<Abituata un cazzo.> Prende l'asciugamano e mi tampona il polso.
<Callie, davvero, non importa. Sto bene e tu sta tranquilla, ok? Non è colpa tua se mi ha fatto male, è lui che non sa usare le buone maniere.>
Sbuffa e mette l'asciugamano al suo posto, nel mentre che esco dal bagno.
<Ho avuto paura.> Dice Emily sdraiata sul suo letto.
<Di cosa?> Le domando togliendomi le scarpe.
<Di Nash. Il suo sguardo, come ci ha urlato contro...>
<Gliela facciamo pagare.> Interviene Callie.
<No, non faremo niente. Non ne vale la pena.> Dico sedendomi sul letto.
<E invece si, ci ha trattate di merda quindi la deve pagare.> Insiste la bionda.
<Callie, guardaci.> Indico me ed Emily. <Lei è spaventata a morte e io... io sono "infortunata".> Alzo il polso.
Sospira. <Giusto scusate, è che mi fa proprio girare i coglioni quello là.>
Sorrido. Quando Callie è arrabbiata fa davvero ridere.
<Dai, cerchiamo di dormire e non pensarci.> Dico alzandomi per andare a lavarmi i denti.
<Hai ragione.>
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My Boy
Romance"Mi metto a ridere e lui si avvicina ancora di più, posizionandosi tra le mie gambe. Eccolo, ecco quel magnifico sorriso che amo tanto... Amo?... lo amo?" E se il rapporto di due persone da odio diventasse amore dopo anni? Questa è la storia di Grac...