🌬 - Capitolo 5

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<<D'accordo, mettiamolo ai voti. Io e Samantha suggeriamo di continuare a trovare una via di fuga, al sicuro. - mormorò sottolineando l'ultima parola con estrema calma, prima di spostare lo sguardo su Jemma - mentre Jemma e quell'idiota vogliono provare a morire più in fretta passando di lì. Manchi solo tu Celeste...Cosa vuoi fare?>>, sussurrò senza distogliere lo sguardo da Jemma che si trovava estremamente a disagio in quel momento.

Sentì Hunter al suo fianco stringere i pugni, mentre la sorella guardava prima uno poi l'altro in difficoltà.

<<Oh, avanti ragazzi...devo sul serio? - mormorò, ma dopo l'occhiata che le riservò Adam, si affrettò a rispondere - E-ehm...dunque, quella strada mi sembra molto pericolosa, specialmente nel caso ci succeda qualcosa - spiegò la ragazzina osservando Adam e Samantha - Però conosco mia sorella e non ci metterebbe mai in pericolo...>>, disse infine senza staccare gli occhi da Jemma che le sorrise dolcemente.

<<Oh, avanti...>>, si lamentò Adam, mentre Hunter gli rivolgeva un'occhiata estremamente soddisfatta.

Samantha sospirò, ma doveva ammettere per una volta che Celeste aveva ragione, conosceva la sua migliore amica e non avrebbe mai fatto del male a qualcuno volontariamente.

<<D'accordo, muoviamoci però. Non voglio restare lì dentro di notte...>>, mormorò la rossa camminando verso di loro.

Jemma prima di seguire gli altri si voltò verso Adam, che dietro di lei se ne stava immobile con le braccia incrociare al petto.

<<Non vieni?>>, domandò in un sussurro, per evitare che la sentisse anche Hunter e ricominciasse con le sue battutine taglienti.

Adam la stava osservando, serio in viso, con quegli occhi indagatori che sembravano sempre giudicare ogni cosa. Il mento era alto, in una sorta di posa di superiorità.

Poi il ragazzo si scompose, avanzando verso di lei in modo estremamente lento e anche un po' inquietante agli occhi di Jemma, fermandosi davanti a lei.

Adam inclinò leggermente la testa prima di parlare, senza interrompere il contatto visivo. Jemma non poté fare a meno di notare che il ragazzo non era più quello schivo che condivideva la punizione con lei, anzi era decisamente più sicuro. Il che non fece che confermare la sensazione della ragazza che in quella foresta c'era qualcosa di strano.

<<Sia chiaro che lo faccio soltanto perché lo hai detto tu, non per lui. E se ci succede qualcosa sarà colpa vostra.>>, sussurrò lasciando la ragazza senza parole. Quella frase l'aveva leggermente scombussolata e stava iniziando a rivalutare la cosa: e se per colpa sua sarebbero finiti tutti in pericolo?

Spostò lo sguardo verso la loro nuova direzione, eppure sentiva che era la strada giusta quella.

<<Jemma! - l'esclamazione di Hunter fece spostare immediatamente lo sguardo di lei sul moro, che tuttavia era impegnato a fissare Adam, mentre con un braccio teneva su un ramo in modo da far passare Samantha e Celeste - Andiamo?>>, la sua più che una domanda sembrava un'affermazione. Jemma gli lanciò un'occhiataccia per l'ordine che le aveva dato, ma iniziò comunque a camminare verso di lui, seguita da Adam. Superò Hunter senza guardarlo, passando sotto al braccio che teneva ancora il legno in modo che non le cadesse addosso.

***

Camminarono alcuni minuti per quella selva oscura, come l'avrebbe chiamata Dante, mentre iniziavano a vedere sempre meno a causa del buio. Stavano iniziando a incespicare a causa della stanchezza e della fame, inoltre era piuttosto doloroso quando i rami ricadevano loro addosso, graffiandoli.

Jemma fu colpita proprio sotto l'occhio, per un pelo riuscì a evitare la cecità, mentre a Hunter sanguinava un labbro e gli altri avevano tutte le braccia piene di piccoli taglietti brucianti.

Ma non era quella la parte peggiore per Jemma, lo erano gli strani rumori che continuava a sentire, come dei sussurri provenienti dalla foresta. Probabilmente era il vento, eppure era come se qualcuno li stesse seguendo, rabbrividì incrociando le braccia e stringendosi nella larga felpa di Hunter, come per nascondersi.

Quando finalmente riuscirono a trovare un'uscita, Jemma riprese a respirare senza nemmeno ricordare quando aveva iniziato a trattenere il fiato. Diede un'occhiata dietro di sé, per vedere Adam e Celeste che si trovavano in fondo e che si raddrizzarono nel momento in cui uscirono.

E quando infine la mora alzò lo sguardo davanti a sé rimase affascinata da quello che si trovava davanti. Una sorta di sentiero illuminato dai colori meravigliosi che davano vitalità al cielo, ovunque c'erano sfumature rosse e dorate, mentre gli alberi si ergevano in tutta la loro maestosità con i rami che fungevano da pergolato naturale. Non sapeva per quale motivo, ma quella visione era come se le avesse dato la forza che aveva perso durante il cammino.

Jemma fece scorrere lo sguardo sui suoi amici, che sembravano star provando le sue stesse sensazioni.

Hunter fu il primo a riscuotersi, riprendendo a camminare verso il nuovo sentiero superando tutti come guidato da una forza maggiore e i ragazzi questa volta non esitarono a corrergli dietro.

Quando il moro si fermò, si ritrovò al limite di un'altura che sovrastava una piccola valle. I ragazzi sorrisero nel momento in cui videro numerosi rivoli di fumo salire pigramente verso il cielo diradandosi e sparendo nel nulla, tutti provenienti dai caminetti sui tetti delle curiose casette che si ammassavano nella valle.

<<Fuoco - esclamò Hunter entusiasta alzando le braccia al cielo in segno di vittoria - lo sapevo>>, in quel momento il cuore di Jemma, come credeva anche quello degli altri, si riempì di sollievo. Finalmente potevano chiedere aiuto per tornare a casa.

<<Non mi sembrava ci fosse un villaggio vicino alla città...>>, mormorò all'improvviso Samantha, perplessa.

<<Neanche a me.>>, fu la risposta di Celeste, per nulla dispiaciuta.

<<Che importa? - chiese Hunter - vediamo di fare in fretta che sto morendo di fame>>, borbottò.

Adam, invece si limitò a dire "troviamo un modo per scendere", in tono tanto che perfino Jemma che era al suo fianco fece fatica a sentirlo. Doveva essere ancora scottato dal fatto che Hunter avesse ragione, ma sicuramente non lo avrebbe mai ammesso. La ragazza avrebbe tanto voluto capire che cosa fosse successo esattamente tra i due e, con questi pensieri, seguì gli altri che si stavano già incamminando verso la valle.

𝗜 𝗚𝘂𝗮𝗿𝗱𝗶𝗮𝗻𝗶 𝗗𝗲𝗴𝗹𝗶 𝗘𝗹𝗲𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶Where stories live. Discover now