Capitolo 5

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Una volta arrivati in paese, la prima cosa che fecero fu lasciarsi condurre da un medico.

Venne fuori che vi era una sola clinica, gestita da una leonessa di nome Khalani.

Gadget si ritrovò ad aggiungere un altro francobollo alla sua collezione di figuracce quando l'aveva scambiata per maschio a causa della criniera.

Nonostante ciò si mostrò gentile e disponibile nei loro confronti.

Dopo aver visitato Karim, rassicurò le sue compagne di viaggio affermando che l'infezione era si presente, ma non si era estesa a tal punto da metterlo in pericolo di vita.

Aveva comunque insistito affinché lo sciacallo rimanesse ricoverato per qualche giorno in modo da tenerlo sotto osservazione.

Con la promessa che sarebbe tornata a visitarlo il giorno seguente, Gadget si diresse insieme a Faith, sotto consiglio di Corvin, ad un bed and breakfast gestito da una coppia che lui conosceva bene.

Il corvo spiegò che si trovava lì per lavoro, poiché avevano inviato varie truppe a guardia dei vari villaggi dopo la notizia del ritorno di Eggman.

Non ebbe molto tempo per parlarle, a causa delle ronde e dei turni di guardia, ma a Gadget fece comunque piacere rivederlo anche se solo per poco.

Le due proprietarie, una coniglietta e una salamandra, si mostrarono più che entusiaste nell'ospitare quella che era considerata un'eroina nel loro albergo. Le avevano pure concesso di rimanere lì gratis assieme a Faith.

"Bene. Proprio non sapevo come avrei pagato visto che non ho un soldo" aveva commentato lei, lasciando Gadget più che perplessa.

Non diede peso al fatto che molto probabilmente l'umana aveva intenzione di addossare la responsabilità nel conto su di lei, se le cose fossero andate in maniera diversa.

La stanza era piccola ma accogliente, col minimo indispensabile.

Due letti, posti ognuno ai lati opposti, un comodino e un armadio.

A Gadget piaceva in particolare il lucernario posto sul soffitto, che permetteva agli ospiti di ammirare il cielo.

Anche Faith parve apprezzare quel particolare, a giudicare dal modo in cui continuava a guardarci attraverso per la maggior parte del tempo.

Passò un giorno e mezzo, in cui la lupa non riuscì ad ottenere la tanto agognata occasione di chiacchierare con Faith per conoscerla meglio.

Quando si era svegliata dopo ben tredici ore di sonno aveva trovato il letto vuoto.

Dopo averla aspettata per un po' aveva deciso di andare a trovare Karim alla clinica.

Ci rimase fino allo scadere dell'orario delle visite, tornando in albergo quando il sole era ormai tramontato.

Una volta in stanza, Faith era già crollata come un sasso nel letto, con indosso la vestaglietta rosa leggera.

La prima cosa che pensò quando la vide fu "come diamine fa a dormire con le gambe incrociate contro la parete e la testa fuori dal materasso?" La seconda invece, che aveva bruciato un'altra occasione per parlarci.

Il giorno dopo si ripetè la stessa routine: con Faith a zonzo chissà dove, lei che si recava in clinica e, una volta tornata, con l'umana in coma etilico e lei con un buco nell'acqua.

La posizione era diversa stavolta, con lei sul pavimento e una gamba sul letto.

Almeno aveva trascinato con se la coperta.


Gadget sbarrò gli occhi, svegliandosi con un sobbalzo.

Ci impiegò qualche secondo per realizzare che stava iperventilando. E piuttosto rumorosamente.

Crossed roadsOnde histórias criam vida. Descubra agora