Trappola Eterna

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Leggeva con ansia quelle parole. Le lettere scorrevano veloci sullo schermo, il suo respiro sempre più ansante e la testa che pulsava furiosamente.

Niko non capiva come mai quella leggenda lo rendesse tanto nervoso. In fondo erano solo storie inventate da gente che si divertiva a spaventare gli altri, desiderosa di diffondere una nuova "leggenda metropolitana".

Era il tramonto. Lucifero, la prima stella fece la sua comparsa, svettante e luminosa nel cielo rosso come il sangue... rosso come il colore dei suoi incubi.

Sua madre sarebbe dovuta arrivare in casa di lì a poco.

Sentì la porta di casa sbattere violentemente, e la rassicurante voce materna chiamare il suo nome. Probabilmente aveva bisogno, come al solito, di chiedergli di preparare la tavola per la cena.

Scese di sotto, stupendosi di trovare tutte le luci di casa spente, così come le aveva lasciate prima di chiudersi, al sicuro, dietro la porta di camera sua.

Andò in cucina, sicuro di sentire la madre chiamarlo insistentemente, a voce bassa. Niente. Sentì una lieve brezza all'altezza della sua nuca. Iniziò a sudare freddo.

Andò alla porta dell'entrata, spaventato da quella situazione surreale, caotica, deciso ad uscire dalla propria casa, in preda al nervosismo.

Spinse con una calma isterica la maniglia, cercando di convincersi di stare uscendo solo per controllare se la madre fosse arrivata veramente.

Sì girò soltanto un istante prima di uscire, per rassicurarsi che la paura non aveva motivo di esistere. La sua paura era lì, e Niko si ritrovò nel suo mondo. Intrappolato per sempre.

"Il diavolo si finge un familiare per trarre la persona in inganno, la chiama per condurla da sè, per poi catturarla nella sua realtà. L'inferno".

Legends ✔️Where stories live. Discover now