House of Father

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"This house

She's quite the talker

She creeks and moans

She keeps me up

And the photographs

know I'm a liar

They just laugh as I burn her down.

This house

She's quite the keeper

Quite the keeper

of you.

And I will go if you ask me to

I will stay if you dare

And if I go I'm goin on fire

Let my anger take me there"

"If I go, I'm goin'", Gregory Alan Isakov



Prima.

Qualcuno dirà che in principio era il nulla.

Non è proprio vero.

C'è qualcosa, anche se nessuno può vederlo.

C'è Qualcuno.

Prima.

Il tempo non esiste, e non c'è un prima.

C'è questo vuoto, grande, infinito, ed Egli pensa ne farò la mia casa.

C'è questo cielo, enorme, senza stelle, ed Egli pensa lo riempirò di vita.

C'è questa polvere, volante, inerte, ed Egli pensa ne farò i miei figli.

Ancora prima.

È dalla polvere che tutto ha inizio.

Due granelli fluttuano l'uno accanto all'altro, così vicini da sembrare uno, così invisibili da domandarsi se ci sono davvero.

Ma Lui è Dio, e davvero, può giurare che ci sono.

Li ha fatti Lui.

Ha un Grande Piano.


Com'era prima, Padre?

Fai troppe domande, figliolo.

L'Onnipotente sorride e gli accarezza lievemente il capo, perché Egli è buono e ama tutti i suoi figli.

L'angelo dai capelli rossi non capisce.

Ad essere sinceri, non capisce quasi mai.

Ci sono troppe cose che gli sfuggono, troppe cose che non può chiedere.

Solo il Signore possiede la conoscenza, e agli altri non è concessa.

Ma il Signore è buono, buono sopra ogni cosa.

Non mi terresti mai all'oscuro, vero?

Lo pensa, ma non lo dice.

Perchè i Suoi figli non possono fare altro che fidarsi ciecamente.

Perdonami, Padre.


Il Signore ha un compito per lui.

Crea le stelle, gli dice, e le nebulose, e le comete, e il firmamento.

House of FatherWhere stories live. Discover now