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31.FRA QUESTI MIEI SOSPIRI E PIANTI NUTRIRÒ LA MIA VITA.

Firenze è sempre più simile allaCittà Eterna: corruzione, povertà e lusso dei nobili la stanno distrugendo. Sono passati anni edal delitto dib Fabio, ma Firenze si è già dimenticata di lui... non hampo per cercare il colpevole.

Nel 1487 Lorenzo conquista Sarzana e la Fortezza Di Sarzanello, conquistate dai Genovesi. Firenze dopoché i Liguri tentarono di riconquistarle vincono la guerra contro Genova corrompendo l'esercito. Anche i rapporti con le altre Repubbliche Toscane migliorano. Lucca essendo minacciata dalla fortezza di Sarzana, fa un'alleanza con Firenze. Anche Siena chiede aiuto ai Medici. Entambe hanno paura di venire invase da Sarzana.

Gemma guarda Lorenzo innamorata. Indossa mantello rosso, pantaloni e giacca verde azzura. La mia vita... e il mio cuore sono suoi. Per lui... sarò lì a stringerti le mani ogni volta che vorrai... è una promessa. Asciugherò quelle lacrime con amore. Ti farò ridere, quando sarai triste e solo. Perché la mia vita appartiene al Signore Di Firenze. Pensa osservando Lorenzo che sfoglia il quaderno.

La luce della candela di pura cera illumina scarsamente lo studio in cui era stata posta, rischiarando ben poco di quella fiammella tremolante; smbra sempre che stia per spegnarsi. Forse sarebbe stato meglio accenderne di più, quando sono soi Lorenzo preferisce restare nella penombra... come se avesse paura dell'ammirazione verso Gemma.

Lorenzo sa che è meglio stare semi immersi nel buio, galleggiarvi dentro fino a quando le loro mani non si sarebbero toccate per la prima volta. Gemma sistema i fogli nell cartelletta, intanto Lorenczo si alza incerto per andare da lei.

"Era mia madre a leggermi questi libri. Il mio preferito è La Repubblica. Nella vita non mi sono serviti. Solo belle parole, inutili."dice triste sfogliando un libro vicino a lei, lo chiude e fissa Gemma.

"Non erano inutili se vi rendevano contento. E poi quando li leggerete penserete a vostra madre."risponde rincuorandolo, ha unosguardo ambiguo... tra l'innamorato e il depresso. Lorenzo immobile esita; dopo qualcque minuto decide di prenderle la mano. Ma subito cambia idea.

"Scusate. Non so cosa mi sia venuto in mente. Sono sposato con Clarice."

"Ho giurato eterna fedeltà al Signore Di Firenze. A lui vanno la mia vita, i miei pensieri. E il mio cuore."

"Perché l'avete fatto? Non sono l'uomo che credete. Verrò dimenticato."

"Voi dite? Qanti uomini vengono trattati da Re e non lo sono? Siete stato chiamato nelle Corti Europee."

"Avete ragione. È solo... che... pensavo di poter aggiustare tutto. Anche un cuore spezzato..."risponde sciocco e lei lo abbraccia. È la prima volta che si toccano. Lorenzo rabbrivisce al contatto della sua pelle fredda, cerca di baciarla vicino alla gola; ma lei si sposta trbata.

"Devo andare. Questa cosa è sbagliata. Avrete sempre il mio cuore."aggiunge soave prima di uscire. Lui fissa la porta che si sta chiudendo.

Gemma giunta a casa si sveste e nuda sul letto fissa il soffitto. Sente l'aria spostarle i capelli.

"Lorenzo?dove sei? Perché mi torturi in questo modo? Vorrei tanto che fossi qua."domanda speranzosa guardando la porta, vorrebbe che Lorenzo entrasse e si mettesse disteso accanto a lei. Spota il braccio sull'altra parte del letto, non sa perché lo fa. Gurda le tende frusciare.

Ricordo di Gemma

Sono impaziente di conoscere mio marito! Chissà chi può essere... forse Fabio Peruzzi. Tra poco lo scoprirò, anche perché starà arrivando con la fmiglia.

Mio padre mi guarda affascinato.

"Figlia, sei bellissima. Sono sicuro che piacerai anche a tuo marito."

Un giglio rosso e l'arteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora