Cʜᴀᴘᴛᴇʀ 13

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Namjoon: "Ci siamo quasi".

Annunciò Namjoon, guadando il ruscello saltando su alcuni sassi disposti chissà quanti anni prima da chissà chi; una volta giunto sull'altra sponda, porse la propria mano a Seokjin.

Namjoon: "Madmoiselle"

Jin fece roteare gli occhi, afferrando la mano del minore, ripetendosi mentalmente che sarebbe stato comunque in grado di camminare su quei sassi senza alcun problema.

"Wow, che gentiluomo che sei, sono quasi commosso".

Disse con fare ironico ed un piccolo sorriso sulle labbra.
Un'altra ventina di passi e i due si trovarono in cima ad uno strapiombo, dal quale il bosco che avevano attraversato non semrbava altro che una macchia di colore indistinta, resa bluastra dealla luce riflessa dalla luna. Sembrava una scena degna di un quadro impressionista e, in quel momento, Jin pensò che sarebbe stato bello se qualcuno avesse inventato un modo per fotografare con gli occhi.

"Se non mi avessi fatto fare non so quanti chilometri in salita giuro che ti bacerei".

Mormorò il ragazzo, posando delicatamente una mano sulla spalla di Namjoon, il quale aveva le mani in tasca e lo sguardo perso nel vuoto, intento a contemplare quel panorama ed un sorrisino, che Seokjin non avrebbe esitato a definire come adorabile, sulle labbra.
Rimasero lì per un po', abbastanza a lungo da potersi godere a pieno quel momento di meravigliosa calma, ma non così a lungo da iniziare ad annoiarsi.
Tutto taceva, tutto era immobile, quasi come l'intero universo si fosse fermato solo per far si che quei due ragazzi potessero trovarsi lì, in quel momento, ad osservare quel panorama; una sorta di calma prima della tempesta.

Namjoon: "Dovremmo tornare indietro, gli altri si staranno preoccupando".

"E dobbiamo ancora recuperare le birre ed il resto. Ci avranno dati per dispersi".

Così, i due fecero dietrofront, iniziando a scendere con cautela da quel luogo anche se la poca luce e la pendenza del terreno non lo rendevano affatto facile.
Dopo qualche passo, infatti, Seokjin, avvicinatosi troppo ad una sporgenza, perse l'equilibrio rotolando sulla breccia per una decina di metri.

Namjoon: "JIN!"

"Sto bene, sto bene tranquillo".

Disse con tono dismissivo, accarezzando la propria natica sinistra appena schiantatasi contro il suolo.
Si guardò attorno: era finito nei pressi dell'entrata di una sorta di caverna la quale non aveva la benché minima intenzione di esplorare, ma, voltandosi, si accorse che la pendenza del terreno era troppa per cercare di risalire.
Non rimaneva altra soluzione se non quella di trovare un'altra via d'uscita.

"Non riesco a risalire, magari c'è un passaggio qui da qualche parte".

Nam: "Aspetta, cerco un ramo abbastanza lungo da usare come corda, o qualcosa del genere".

Seokjin intanto, si frugò in tasca, afferrando il suo telefono e notando, con poca sorpresa, che non vi era segnale; del resto si trovavano nel bel mezzo del nulla.
Accese la torcia, puntandola verso l'oscurità.

Quel che Namjoon sentì un istante dopo, mentre era ancora nel pieno della ricerca di un modo per 'salvare' Jin, furono le grida di quest'ultimo.
Namjoon, senza farsi domande o urlargli cosa fosse accaduto, scivolò lungo il pendio in breccia raggiungendo a sua volta l'ingresso di quella caverna.

Seokjin era lì, seduto a terra, l'espressione preoccupata e terrorizzata al tempo stesso.

"Ti prego dimmi che non è quello che penso che sia".

Il ragazzo, rassicurato che Seokjin stesse bene, volse lo sguardo nella direzione illuminata dalla torcia del telefono di Seokjin.
Mosse istintivamente un passo indietro, spalancando leggermente gli occhi.

Namjoon: "Resti umani...".

Ossa e teschi, indubbiamente appartenuti a degli esseri umani, giacevano a terra da chissà oramai quanto tempo.

Namjoon: "Dovremmo...chiamare la polizia?"

"Non c'è segnale. Pensi che siano rimasti intrappolati qui come noi e morti di stenti?"

Namjoon afferrò la torcia dalla mano di Seokjin, muovendo qualche passo all'interno della grotta.

Namjoon: "Non penso, mi sembra che ci sia una strada".

"Allora, sono stati uccisi?"

Namjoon: "Non ne ho idea. Sulla mappa c'era una torre radio, possiamo chiamare la polizia da lì per sicurezza. Andiamo".

Namjoon stava facendo del suo meglio per mantenere la calma, nonostante l'assurdità della situazione.
Seokjin invece era già entrato abbastanza nel panico, ma, non aveva altra alternativa se non quella di afferrare la mano che Namjoon, alzarsi da terra, e seguirlo più in profondità nella grotta.

Camminando, incontrarono una sorte di pozza d'acqua che riempiva un tratto non indifferente della caverna, al termine della quale si intravedeva una fenditura dalla quale penetrava quella luce bluastra emanata dalla luna.

"L'uscita".

Commentò Seokjin, accellerando il passo ed immergendosi in quella sorta di lago al coperto.

???: "JIN! AIUTAMI!"

Un grido alle sue spalle lo fece voltare; Namjoon stentava a stare a galla, come se qualcosa lo stesse trascinando verso il basso, nel tentativo di farlo annegare.

SCELTA: should I stay or should I go?

Aiuta Namjoon (chapter 22)

Raggiungi l'uscita (chapter 23)

Bᴜᴛᴛᴇʀғʟʏ ᴇғғᴇᴄᴛ Where stories live. Discover now