Seimilacinquecentoventesimo giorno- trentaquattro giorni prima

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Luci abbaglianti e un forte odore di alcool contornano la mia serata da ormai un paio d'ore.

Sono seduta al bancone del bar da quasi mezz'ora, Miriam mi ha abbandonato da poco per andare a ballare con Josh mentre Clio e i miei fratelli sembrano spariti nel nulla.

Poco importa...
Finché ho la mia vodka lemon e questa ragazza ubriaca che non conosco che mi parla della sua vita sorseggiando gin tonic non mi annoio di sicuro.

"Ma quindi fammi capire... questo Matias è il cugino di Lara si o no?" Rido leggermente confusa.

"No! È questo il punto! Era tutta una copertura perché voleva farmi ingelosire mentre io mi facevo Thomas!" Mi risponde la ragazza rendendosi conto di quanto sia assurda la sua situazione.

"Come mai dovresti essere gelosa di sua cugina?"  C'è qualcosa che non mi quadra nel suo racconto...

"E io che ne so!" Esclama alzando le braccia al cielo.

Certo che io una serata normale non la potevo proprio passare eh...

All'improvviso un braccio si appoggia sulla mia spalla.

Mi giro di scatto tentando di evitare l'ennesimo disperato ma incrocio un paio di occhi marroni famigliari...
Dove l'ho già visto?

"Ei Noa non so se ti ricordi di me, sono Matias, faccio parte del gruppetto con cui stai solitamente in spiaggia..."

Ho capito chi è!
È il ragazzo che si è fatto male giocando a pallavolo l'altro giorno.
Lo stesso giorno dove ho visto una sfaccettatura di Juan che non pensavo esistesse.
Una debole, fragile e dubbiosa.

Non riesco a pensare ad altro.

In questo momento i suoi capelli biondi sono leggermente spettinati e la camicia bianca leggermente attillata fa risaltare il suo fisico allenato.

Però, niente male!

"Eh no!" Una voce al mio fianco mi distrae dalla mia attenta analisi "io non voglio più avere a cheffare con nessun Matias!" Dice la mia 'amica' alzandosi in piedi velocemente.
"Ciao bella, è stato dello parlare con te"
Non faccio in tempo a ribattere che è già sparita.

Certo che era proprio strana...

Mi concentro su Matias che sembra più confuso di me ma appena posa lo sguardo su di me sfoggia un sorriso divertito.

"Beh, visto che ti hanno abbandonata a causa mia mi sento in dovere di offrirti un drink... Malibu?"

Acconsento accennando un sorriso.
Non ho alcuna intenzione di andare a cercare gli altri e infondo questo ragazzo non mi dispiace...
Posso dargli una chance.

Accetto e allora lui si siede al mio fianco e parliamo un po'.
È davvero simpatico e gradevole, solitamente i ragazzi ti chiedono di andare a ballare dopo pochissimo tempo solo per raggiungere i loro scopi invece è da ormai tanto che siamo qui fermi a parlare di tutto e non mi sembra per niente irritato a ciò.

"Senti... ti va di andare a ballare?" Chiede dopo un bel po' indagando il mio sguardo.

Finalmente prende l'iniziativa!

Solitamente non sono una che ci sta molto facilmente ma lui mi sembra un tipo apposto.

Acconsento sorridendo e allora, afferrandomi la mano, mi guida in pista.

Iniziamo a ballare normalmente e devo dire che è davvero bravo!
Diventiamo a poco a poco sempre più intimi, inizio avvolgendogli le braccia intorno al collo continuando a muovermi a tempo, lui sembra starmi dietro afferrandomi i fianchi e portandomi sempre più vicino.
Ad un certo punto mi fa girare e facendo coincidere i nostri corpi parte dall'orecchio lascia una scia di baci e scende sempre di più fino all'incavo del collo.

GiorniWhere stories live. Discover now