Seimilacinquecentoquattordicesimo giorno-quarantotto giorni prima

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Tiro con forza il chiavistello arrugginito e finalmente riesco a disgiungere le due persiane e ad ammirare il panorama esterno.
Il cielo limpido e luminoso delle tre del pomeriggio si sposa perfettamente con il limpido mare sottostante, l'oceano atlantico.
L'estremità di queste due forze della natura si mischiano come in un'enorme abbraccio o in un romantico bacio facendole sembrare così un'unica grande meraviglia.
Ma, se osservi attentamente, riesci a scorgere la piccola sfumatura di colore che divide il cielo dal mare e una piccola barca dalla la vela bianca che è complice del loro distacco.

Wow.

Sono sempre stata una buona osservatrice, appena conosco una persona ne colgo subito mille sfaccettature.
Tutto però ha un suo lato buio e questa "dote" mi è stata da ostacolo in molte situazioni della vita.

È incredibile come la tua più grande dote possa essere allo stesso tempo la tua peggior disgrazia.

Ho sempre guardato in faccia le persone e visto ciò che erano, amici falsi, ragazzi che ti si avvicinano solo per portarti a letto...
Sono sempre stata troppo brava a non buttarmi a piedi pari nella vita finendo per costruirmi una corazza sempre più spessa ed un enorme muro davanti agli occhi.

Gli amici li conto sulle dita della mano e per quanto riguarda l'amore...

Bah non ne parliamo...

Sempre avuto acche fare con gente smunta, insignificante, innamorata di me perché non
sapeva cosa volesse dire davvero amare e poi...

Boom

Dopo un mese spariva la scintilla iniziale e ci lasciavamo.

Ma infondo la vita è questo, giusto? Delusione dopo delusione fin quando non arriva qualcuno che ti cambia la vita.

E se per sbaglio lo allontanassi? e se pensando che sia un'altro dei soliti spezza cuori lo allontanassi non riuscendo mai ad amare veramente?

"Noaaaa"
Una piccola vocina con gli occhi color ghiaccio irrompe nei miei pensieri.

La mia piccola Emily, corpicino sottile e gambe snelle, i suoi capelli marroni lunghi fino alla schiena sono legati in una coda che marca i suoi occhi che farebbero tranquillamente invidia al mare e al cielo messi insieme.
Pelle chiara, forse troppo per una bambina con il sangue spagnolo.

Tutto sommato ci assomigliamo molto, tralasciando il fatto che io ho gli occhi marroni...

"Dimmi piccola" dico abbassandomi leggermente per raggiungere la sua altezza.
Alla mia affermazione vedo il suo viso corrucciarsi e le sue tenere goti arrossarsi in segno di rabbia
" Io non sono piccola! Ora ho sei anni devi trattarmi come tratti Fra ed Alej!"

A quelle parole un sorriso mi nasce spontaneo.

Ricordo benissimo com'è avere la sua età, voler sempre essere più grande di ciò che si è.
E poi si cresce per davvero...
E allora sì che rimpiangi tutte le lacrime.

"Fatina non so quanto di convenga" esclama una voce ridacchiante da dietro di lei.
Alzo gli occhi ed è Alejandro, mio fratello gemello.

Fisico asciutto, pelle ambrata, occhi chiari quasi come quelli di Juana, ma gli occhi della piccola non li batte nessuno.
Capelli più chiari rispetto a noi due, quelli li ha presi dalla mamma.
È un ragazzo dolce, solare e, a mio parere, estremamente bello.

Ho conosciuto tante di quelle ragazze che si sono avvicinate a me per arrivare a lui o a...

"Ehi! cos'è questa, una riunione tra fratelli a cui non sono stato invitato?" interviene Francisco sbucando da dietro la porta della sua stanza.

Primogenito ed ultimo figlio dell'elenco  della famiglia Caballero è Fra, molto simile a Alej se non fosse per i capelli molto più scuri di tutti noi e il fisico allenato.
È molto bello e per questo a Washington abbiamo sempre la casa piena di ragazze accaldate...

Che schifo, e poi lui non ne rifiuta mezza!
Basta che sia decente e che respiri...
Penoso...

"Gli ho detto che devono smettere di trattarmi come una bambina piccola!"  Afferma Juana sempre più offesa riportandomi ancora una volta  alla realtà.
"Oh, ma ha ragione! Ormai è grande!" Esordisce Francisco con aria ovvia.
Gli lancio un occhiata furtiva non capendo dove vuole andare a parare.
"Dobbiamo iniziare a introdurre anche lei nelle nostre lotte tra fratelli!" Esclama eccitato.

A quel punto la piccola impallidisce " Ho cambiato idea, potete chiamarmi piccola per tutta la vita!" esordisce per poi scappare giù dalle scale chiamando impaurita mamma e papà.

A questo punto scoppiamo tutti a ridere, Emily potrebbe avere anche cent'anni ma per noi rimarrà sempre la nostra piccolina indifesa.

"Dai andiamo mamma e papà ci stanno aspettando per andare a fare il giro dell'isola" esclama Alej

Lentamente ci ricomponiamo e tra spintoni e scherzi diamo inizio alla nostra estate.

La mia estate.
Perché sono stufa di aver paura di un cuore spezzato, sono stufa di sprecare il tempo aspettando il vero amore e rischando di perdelo a causa di paranoie assurde.

Ormai ho capito che il cuore lentamente si ricompone ed ho anche imparato a non dare troppo peso alle persone.

Ora voglio vivere, questa estate, questa vita! perchè qualsiasi cosa mi accada ho deciso di tuffarmi di testa.

Dopotutto cosa potrebbe accadere di male?

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