Martedi 20

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Apro gli occhi piano. Bruciano. La testa gira. Cerco di prendere coscienza ma lei sembra non volersi far prendere. Mmmm, dove sono? Con grande sforzo mi metto a sedere e mi tengo la testa con le mani. Ho la pelle sudata, cosi come la t-shirt verde oliva. È il mio letto, la mia stanza. I ricordi di Virginia e di mia moglie Claudia...sono...solo un sogno. Devo avere dormito un'eternità. A terra una bottiglia di vodka dolce, una di ruhm...una potente nausea mi coglie. Malfermo mi reco in bagno e vengo scosso dai conati. Tremante mi infilo nella doccia con maglietta e boxer. Annaspo, sputo acqua, tremo e poi esco, zuppo. Mi spoglio e lascio gli indumenti zuppi a terra. Nudo vado in cucina per cercare qualcosa che mi ridia energia, ma nuovi conati mi scuotono. Pulisco maledicendo la mia vita schifosa. Mi siedo gocciolante su una sedia e passo dalla commozione, alla preghiera...passando per una ampia pianura di autocommiserazione. Mi do una manata sulla fronte e mi insulto riconoscendo che i miei sogni sanno essere crudeli. Mi sento confuso e mille pensieri mi pungono all'unisono. Che schifo, riesco ad incartarmi anche dormendo. A volte penso che ad essere più carino e sicuro ne avrei avuto di guadagnato, ma l'elargizione delle qualità non sempre è equa. Ma lamentarsene è inutile e controproducente. 
Caro diario, ti scrivo nudo come il verme che mi sento...devo morire cosi per non far star male nessuno? Sono troppo insicuro e incasinato, e poi mi stupisco? Ho paura di staccare la spina, ma devo risolvermi a farlo, e presto. Non lo so, è tutta una spirale di pensieri confusi. Dovrei focalizzarmi sulla mia esistenza e le mie risorse, e lo farò, oh si lo farò. Come cantava una vecchia canzone? "potrei non essere nulla ora, ma risorgerò ed avrò più seguaci di Gesù Cristo" ecco magari meno, ma questo risveglio è tremendo.

Mi alzo e vado in soggiorno, passo la mano sul dorso dei libri, magari leggere mi aiuta a distrarmi. Il mio sguardo cade su una fotografia incorniciata in legno. Afferro la cornice e l'avvicino a me. E' una foto in bianco e nero. Ci sono io, credo, con la barba corta, di fianco ad una donna bionda, coi capelli lisci, a caschetto. E' una bella donna, ma chi è? Cerco di sforzarmi di ricordare, poi un lampo "Claudia!?". Ma allora...Corro verso la finestra e guardo fuori. Montagne verdi Mi gira la testa, apro per fare entrare aria. Mi fa bene. Poi mi viene in mente il cellulare e lo cerco affannosamente, trovandolo in bagno. Con le dita tremanti mi metto a guardare la rubrica e noto i nomi di Virginia, Viviana, e di tutti...e allora cosa ho sognato? D'improvviso mi rendo conto che non sono a casa mia, ma in quella di montagna...ecco sì. Il panorama esterno non è quello di Ravenna...decisamente. Provo a chiamare Virginia. Il telefono suona a lungo, ma lei non mi risponde. Claudia no, non ancora. Non voglio creare altri casini. 
Sono stanco ora, torno a dormire, senza alcool. Spero di non fare sogni illusori. Buonanotte..

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 13, 2021 ⏰

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