Sabato 17 Settembre

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Sabato 17 Settembre

Mi sveglio completamente rincoglionito, impastato ed assetato. Guardo la sveglia: 9.30. Claudia è al negozio già da mezz'ora. Mi alzo a sedere, intenzionato ad andare in cerca di qualcosa di freddo in cucina, ma sono così addormentato che quasi quasi tornerei a stendermi. Poi mi viene in mente di controllare il cellulare, curioso di sapere come era andata tra Viviana e Federico. Rimango sorpreso al non vedere nessun messaggio ed ancor di più nessuna delle chiamate di ieri sera. Con una scrollata del capo mi dico di aver sognato. Meglio così, mamma mia che casino sarebbe stato.
In bagno mi lavo abbondantemente il viso con acqua fredda, fa già caldo. Mi vesto molto leggero e vado in spiaggia in scooter, rilassato e svagato. Virginia oggi è con i suoi genitori.
Quando è ora di pranzo mi preparo per tornare a casa. Sono ancora un po' bagnato, ma riattraverso la città in scooter sotto un sole implacabile fino a casa. Mi faccio una doccia e poi mangio sono un po' di frutta, prima di mettermi a guardare un poco di TV. Arriva un messaggio di Virginia, dice che le Manco e...beh altre cose non ripetibili. Che pazza quella!
Le rispondo di calmarsi ma non troppo e decido di dormire appena Claudia rientrerà, è questione di momenti ormai.
Mi sto appisolando mentre mi vedo un documentario, quando si sente aprire la porto. Claudia entra e mi saluta. E' carina oggi, più curata del solito. MI dice di essere stanca, e andiamo a letto, crollando entrambi.
Quando manca poco all'apertura del negozio ci svegliamo e lei fa per vestirsi, ma io la abbraccio, la bacio e la carezzo. Le do piacere prima che esca di casa. Esce sorridente, baciandomi.
Mentre me ne sto leggendo nel soggiorno in ombra, telefono Viviana per ricordarmi dell'aperitivo. Scioccamente le chiedo come va con Federico e lei stupita mi dice che va tutto bene..chiedendomi perchè di quella domanda. Già perchè. Minimizzo.

La sera arriva presto. Mi preparo e raggiungo i colleghi in piazza. Il Caffè Mambelli comincia a riempirsi. Quella fetta di piazza è in ombra. Ordininiamo spritz e sbocconcelliamo da un grande vassoio con aperitivi invitanti ed abbondanti. Roberto dispensa aneddoti ed imitazioni dei capi, facendoci ridere a crepapelle, ma poi ci lascia..deve andare a prendere suo figlio Riccardo dagli Scout. Resto con Serena, Viviana ed Alessia. Chiacchieriamo del più e del meno, il concerto di Cristiano comincerà tra due ore. Alla fine dell'aperitivo restiamo solo i e Viviana, che mi racconta con allegria i suoi prossimi progetti: una vacanza a Creta la prossima settimana, una gita in moto con Federico e una mostra di oggetti artigianali in legno cui partecipa anche suo fratello maggiore Carlo, un tipo alla mano, affettuoso e un po' assorto nel suo mondo. Invidiabile, davvero.
Quando si fa ora di andare al parco per il concerto Viviana chiama Federico invitandolo a raggiungerci. Il ragazzo però è stanco ed ha un forte mal di testa. Oggi ha lavorato fino alle 16 e davvero non ne può più. Sospirando Viviana decide di tornare da lui. Non importa.

Al parco Pertini ci sono parecchie persone assiepate sui gradini del piccolo anfiteatro. All'interno della struttura, nel palco posto sul fondo, i TURBO ELICA accordano gli strumenti. Cristiano tiene a tracolla la sua Led Paul rossa del 95, fiammante; Pietro accorda i tamburi, Mauro esegue delle scale di riscaldamento al basso, mentre Gianni accorda la sua Telecaster chiara. Il rock blues del gruppo esplode grintoso e chitarrone, con Cristiano irruente e lanciato. Il live non supera i 45 minuti, ma nessuno ne rimane insoddisfatto...Mi complimento coi ragazzi della band, ma devo rientrare. Non ho visto Claudia quasi per nulla oggi e non è voluta venire al concerto perchè voleva vedersi un film in TV. Bah!

Rientrato, verso le 23.30 la trovo addormentata, con la TV accesa. Spengo e mi spoglio in soggiorno, per mettermi a letto senza fare rumore. Il sonno mi raggiunge subito e solo in quel momento mi ricordo di scrivere la pagina di oggi. Non tutte le giornate sono memorabili, questa non lo è di certo, pur essendo stata piacevole. Buonanotte diario, a domani.

Caro DiarioWaar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu