♤Chapter XLIX♤

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Gran Premio di Singapore

20 settembre 2019


Il giorno successivo, infatti, quando lei si trovava come di consueto nel box Red Bull per discutere con l'amico della prima sessione di prove libere, apparve Lewis, che sperava di poter parlare liberamente con la ragazza, prima dell'inizio della seconda sessione. Ella accettò, anche se titubante, e insieme si incamminarono per il Paddock, senza parlare. Dopo molto pensare, fu lei a rompere il ghiaccio, chiedendogli per quale motivo l'avesse cercata. Il britannico fece spallucce e cercò di evitare la domanda, in un gesto piuttosto contraddittorio. Era stato lui a cercarla, eppure non voleva risponderle. Non voleva dirle che la vera motivazione fosse quel suo interesse, ormai non solo più fisico nei suoi confronti, perché temeva fosse un qualcosa di temporaneo, che ben presto sarebbe svanito. Affermò semplicemente che gli andava e lei decise di non domandargli altro, anche se il suo comportamento le era apparso piuttosto strano. Non voleva infastidirlo, quindi lasciò perdere. Ma, dopo un po' di coraggio, fu lui a rivolgerle la parola. 

«Da quanto tempo ti piaccio?». Sapeva di averla messa a disagio, ma necessitava di una risposta. Non voleva essere uno dei tanti, non dopo le esperienze negative che aveva avuto in passato. Di ragazze ne aveva avute tante, nessuna che però fosse davvero speciale per lui. Lewis voleva capire se fosse la stessa situazione, ma a parte invertite. Voleva capire se fosse speciale. Ella arrossì e si maledisse per ciò, non voleva che lui le facesse questo effetto. 

«Credo più o meno dal primo giorno in cui ti ho visto, circa quattro anni fa. Ti eri appena lasciato con la tua fidanzata storica, eppure allora già affermavano che ti sentissi con un'altra». Egli rise, noncurante della situazione.

«Sai com'è, classico gossip. Ci siamo lasciati di comune accordo, lei aveva le sue esigenze e io le mie, era davvero difficile convivere. E poi lei desiderava sposarsi e io non avrei potuto darle quella certezza, o quantomeno non in un futuro prossimo». La ragazza lo capiva, sapeva che la Formula 1 per lui fosse la cosa più importante della sua vita e se fosse stata al posto della sua ex, mai gli avrebbe chiesto di fare una scelta. Sapeva cosa significasse essere privati della propria passione. Si soffermò a studiare il profilo di colui che aveva osservato a lungo da lontano, non credendo che davvero fosse al suo fianco e le stesse rivolgendo la parola. Rimasero in silenzio fino a quando lei non gli pose una domanda alquanto scomoda, anche se non con l'intenzione di metterlo in difficoltà.

«Come mai, quando Valtteri tentava di avvicinarsi a te mentre avevi la mia lettera tra le mani, lo allontanavi?». Alzò semplicemente le spalle, senza dare, all'inizio, una vera e propria risposta. Era un tipo molto riservato, a differenza di quanto si potesse credere, e non era capace di esprimere i propri sentimenti e le proprie sensazioni. Sapeva anche, però, che comportandosi in quel modo con la giovane, l'avrebbe solamente allontanata da lui, facendole credere che non fosse realmente interessato a lei. Cercò, dunque, un modo alternativo alla normale confessione, per darle comunque una risposta esaustiva.

«Credo fosse un qualcosa di personale, se l'avesse vista, mi sarei sentito quasi intaccato. È un po' banale, lo so». La ragazza sorrise genuinamente.

«Non lo è». Egli guardò l'orario e si rese conto che le prove libere sarebbero iniziate da lì a poco. Accennò, così, un leggero saluto con il capo, non sapendo esattamente come comportarsi, e si diresse verso il box della sua scuderia. La giovane, invece, ancora scossa dall'accaduto e convinta di non aver dato una bella impressione, decise di andare dal fratello, affinché, dopo le sessioni, potesse parlargli. Una volta giunta, si sedette su uno sgabello lasciato libero da uno dei tecnici e iniziò ad osservare sullo schermo le prove, a cui, in quel momento, dimostrava di non essere interessata, che era piuttosto insolito da parte sua. Pose attenzione solamente ai primi due della griglia, Max e Lewis, e fu felice del loro piazzamento. Il fratello ben presto tornò nei box con il suo compagno di scuderia e le chiesero se avesse intenzione di uscire con loro quella sera. Ella non rifiutò, aveva bisogno di rilassarsi e sapeva che con i due si sarebbe divertita molto. D'altronde con loro era impossibile non farlo. Il più giovane tra loro, Lando, era un caro amico di Carlos e lei aveva imparato a conoscerlo, constatando fin da subito la simpatia e la dolcezza del ragazzo.

«Cariño ho bisogno di parlarti». Il fratello sorrise al soprannome e annuì, dicendo all'amico che si sarebbero incontrati davanti all'hotel.

«Di cosa vuoi parlarmi, Beatriz?».Gli fece cenno di allontanarsi e di andare in un luogo più nascosto, in cui potessero conversare senza intralci. L'idea che qualcuno che conoscesse o, peggio ancora, un giornalista potessero essere nei paraggi a origliare o a registrare le sue parole non la elettrizzava. Fece come lei gli aveva detto e insieme si incamminarono verso l'uscita, dove non vi era nessuno e lì lei si sfogò. Gli raccontò tutto ciò che fosse avvenuto in quei due giorni - l'incontro, le domande di Lewis e il suo strano comportamento - e lui ascoltò silenzioso, cercando di trovare una soluzione al problema della sorella.

«Credo tu debba essere solamente te stessa, Bea, comprendere che tu sei al suo pari. Non è che perché lui è Lewis Hamilton, allora è degno di essere posto su un piedistallo. Non ti manca nulla e sei perfetta così come sei. Non cercare di imitare la ragazza che lui potrebbe desiderare, perché illuderesti lui, ma anche e soprattutto te. Devi dimostrare di essere quella delle lettere, che pensi realmente tutto ciò che hai scritto e che tutto ciò che hai detto non sono unicamente parole al vento, senza alcun fondamento». Carlos alzò il volto chino della ragazza, per poterla guardare negli occhi e infine la abbracciò, così da confortarla. Lei si lasciò andare a quella stretta e decise di seguire il consiglio del fratello e di iniziare, quindi, a credere maggiormente in se stessa.

Love Letters|| Lewis Hamilton [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora