2.

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Giuro sulla pasta madre che io tanta arroganza non l'ho mai vista.

Il tipo, che non si è ancora neanche presentato, continua a guardarsi intorno come se volesse studiare a fondo ogni dettaglio della mia boulangerie. Non posso credere che stia scuotendo la testa alla vista degli espositori in legno vintage che mia nonna ha fatto arrivare direttamente dalla Francia.

Che faccia tosta, e non si è nemmeno presentato!

Lancio un'occhiata arrabbiata a Evie, che nel frattempo sembra essere ammutolita. La vedo con la bocca spalancata e lo sguardo di chi non riesce a credere a ciò che ha di fronte. Ora, io capisco che la mia amica si sia sposata molto giovane e abbia avuto soltanto John come compagno, ma se non la smette di fissare quest'uomo in quel modo, dovrò asciugarle la bava dalla bocca.

«Allora, quando comincio?»

«Co...Come scusi?»

«Avete bisogno di un panettiere, io sono un panettiere. Quando posso cominciare?»

Un tono così supponente merita di essere messo al suo posto, non mi importa se ho davanti la soluzione a tutti i miei problemi.

«Non assumo persone che non mi dicono nemmeno il proprio nome.»

A quel punto, sento Evie schiarirsi la gola, come se finalmente si fosse svegliata dall'incantesimo.

«Ehm, Chloe tesoro, vieni un secondo con me nel retrobottega? Devo dirti una cosa importante.»

«Non puoi aspettare?» Le chiedo, tornando a guardarla.

Lei mi lancia un'occhiata, poi scuote la testa. «È urgente».

Mi lascio sfuggire un sospiro, poi guardo di nuovo il tipo che ora sta analizzando gli ingredienti di un pacchetto di biscotti che sono rimasti sullo scaffale, poveri superstiti di una produzione scarsa.

«Non si muova di qui. E non tocchi nulla!» Lo minaccio.

Il tipo si limita a fare una mezza smorfia con la bocca, che lo rende terribilmente sexy ma che mi fa innervosire ancora di più.

Non ho tempo di dire altro, Evie mi afferra per un braccio e mi trascina nel retro, dove comincia a saltellare, tutta agitata, e a bisbigliare cose incomprensibili.

«Vuoi darti una calmata e dirmi cosa ti prende?»

«Chloe, tu hai idea di chi è appena entrato nella tua panetteria e si è proposto come panettiere?»

Mi guardo intorno, chiedendomi se c'è almeno un motivo per cui debba sapere di chi sta parlando ma non mi viene in mente proprio niente.

«Un figo esagerato ma maleducato?»

«Oh santo Cielo, Chloe! Certe volte mi chiedo se vivi su questo pianeta o vieni da Marte. Quello,» Evie enfatizza le sue parole con un gesto della testa ad indicare proprio il tizio di là, «è Weston Price!»

La mia amica si aspetta che io dica qualcosa ma giuro che non ho proprio presente chi sia, quindi faccio spallucce, sperando che mi illumini lei.

Non sono una che guarda molta televisione, preferisco le serie tv a pagamento o magari un bel romanzo. E va bene, lo confesso: la maggior parte delle volte, quando arrivo a casa dopo il lavoro, mi addormento quasi subito dopo cena. Non lo faccio apposta, vorrei anche capire cosa succede intorno a me e tenermi aggiornata sulle ultime mode in fatto di trasmissioni televisive ma proprio non riesco a stare sveglia. Mi alzo talmente presto al mattino, che dopo aver passato la giornata in panetteria, non vedo l'ora di abbandonarmi al mondo dei sogni. Ovviamente, ora che manca così poco a Natale, la fatica è raddoppiata quindi non provo nemmeno ad accendere il televisore.

Amore, zucchero e cannella - una novella di Natale.Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang