Ciò che desideravo

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Era un sogno. Sì, sapevo di trovarmi in un sogno. Era tutto nero attorno a me, non c'era nulla, era come se fossi sospesa nel vuoto. Ai semidei capita spesso di fare sogni strani, ma a me non capitava da un po', per fortuna. A un tratto scorsi una luce di fronte a me, lontana. Si stava avvicinando pian piano, fin quando non scorsi una figura di donna.

"No... Non può essere..." mi dissi.

E invece era lei.

Corsi incontro alla luce, fino a quando non arrivai ad abbracciare la figura che prima si trovava davanti a me. E in quel momento, fu come se sentissi tutte le persone che amavo tra le mie braccia. Piper, Ginny, Luna, Annabeth,... Leo,... Draco...
Senza quasi accorgermene, scoppiai in lacrime sulla spalla di quella persona.

"M-Mamma..." singhiozzai.

Afrodite mi strinse a sé.

"Sì, tesoro, sono qui" disse, accarezzandomi i capelli.

Dopo circa trenta secondi, mi staccai da lei e la guardai. Non la ricordavo bene, dato che forse l'ultima volta che l'avevo vista ero appena nata.

Era la donna più bella che avessi mai visto. Aveva lunghi capelli dorati e occhi dolci e gentili. Indossava un peplo rosa salmone che sembrava fatto apposta per lei. Mi guardò dritta negli occhi con dolcezza.

"Amore, quanto sei cresciuta!" disse quasi commossa, portandomi una ciocca di capelli dietro le orecchie.

Io la guardai con le lacrime agli occhi.

"P-perché sei qui?" balbettai.

"Come perché? Mi sembra ovvio" disse mia madre. "Quando hai bisogno io ci sono sempre per te. Anche se non mi vedi, sono lì che ti proteggo. Ma avevo notato che stavolta avevi proprio bisogno di molto aiuto. Sediamoci."

Dal nulla, fece apparire una panchina bianca. Senza fare domande, mi sedetti lì con lei.

"Aiuto... In che senso?" chiesi, tirando su col naso.

"Per amore, ovviamente" rispose sorridendo.

Abbassai lo sguardo tristemente. "Dovevi proprio ricordarmelo?"

"Tesoro, essendo la dea dell'amore, mi sembra ovvio che debba aiutare mia figlia con le sue indecisioni in questo campo. Sai, è da quando sei arrivata a Hogwarts che vedo ogni tua singola mossa. So che hai litigato con il tuo amico Leo. Perché avevi baciato quel Malfoy, giusto?"

Annuii, tenendo lo sguardo basso.

"Beh, tesoro, dovresti semplicemente seguire il tuo cuore. Chi è che ami davvero? E chi è che vedi solo come un amico? Questo io non posso saperlo. È il tuo cuore che deve decidere."

Finalmente tirai su la testa e la fissai.

"Cosa c'è?" mi chiese Afrodite.

"È che... prima, quando ti ho abbracciato... ho sentito entrambi. Non so se mi spiego, era come se abbracciassi Draco e Leo contemporaneamente. E non credo che questo mi aiuti molto" dissi.

"Oh, già. Non sei la prima a cui accade. Beh, in questo caso devi pensarci su. Devi capire chi senti come un amico e chi come un amore. E poi, sicuramente nell'abbraccio avrai sentito anche tua sorella e i tuoi amici, ma quello è amore fraterno. Magari anche con Draco o Leo è così. E ora un'ultima cosa" aggiunse. "Immagino che Draco ti abbia parlato di Madison. Devo farlo anch'io. Non ho molto tempo, quindi spero di fare in tempo a dirtelo. Tu hai gli stessi occhi di Megan. Faceva parte della tua stessa casata. Questo è perché è..."

La sua immagine cominciò a sbiadirsi, e non sentii la fine della frase.

"Cosa?" gridai, mentre mia madre scompariva.

Megan McLean - la ragazza lupoNơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ