Ci credi nel destino?

La verità.

Ero confusa non sapevo a cosa credere a chi credere,tutte le mie paure in questo periodo erano amplificate.Decisi di ritornare in me,lasciai casa mia e inizia a camminare per il corso senza una meta precisa.Avevo bisogno di aria,di capire e di iniziare ad amarmi;in 18 anni della mia vita non mi ero mai amata.

Marco era importante per me,era entrato in punta di piedi nella mia vita,l'aveva rivoluzionata ma era davvero amore?È amore non fidarsi?È amore essere come su una giostra? 

Ed ecco che decisi di prendere una decisione importante,non dovevo più scappare dovevo affrontare tutte le mie paure e in primis dovevo imparare ad amarmi.

Accesi il telefono e chiamai Marco.

-Marco sono al centro tra 10 minuti puoi passare?Lo so ho lasciato la festa,dì a mamma che mi dispiace tanto ma avevo bisogno di prendere aria.

Staccai la chiamata e mi accesi una sigaretta,nel mentre ripensai a questi mesi passati con Marco,ai nostri progetti,alle nostre interminabili litigate,alle coccole,ai baci.

Ed eccolo arrivare da lontano con aria convinta,perché lui è così,pensa che basta un sorriso,un abbraccio e.le paure svanisco.

-Perché sei andata via così?Non dirmi che credi a quella psicopatica?

-Puoi darmi cortesemente il tuo telefono Marco?. Lo guardavo con aria impassibile e sicura di me.

-Già sai la risposta,sai bene quanto tengo alla mia privacy.Non.iniziare a fare la fidanzata psicopatica.

Mi guardava scocciato,come se tutto fosse un gioco.Allora digitai un numero preciso sul mio telefono:Andrea.

Nel mentre mi allontanai,Marco mi guardava con aria perplessa.

-Ciao Andre,sono qui con Marco. Ho scoperto che il giovedì il signorino si vede con la professoressa e tu lo sapevi,non negare Marco me l'ha detto.

Come mi aspettavo la risposta positiva e le spiegazioni altrui arrivarono. 

Ero stata tradita.