La decisione.

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I suoi occhi mi guardavano fissi,aspettava da me una risposta che in quel momento non potevo e non volevo dargli.
Ero felice perché avevo capito quanto ci tenesse a me,ma allora perché illudere mia cugina così?.
"Io ora non ti posso dare una risposta Marco,tu stai con lei.Francesca è una sorella per me io non posso fargli questo.Dimentica tutto quello che ti ho detto,sono in uno stato confusionario'' gli dico mentendo.
"Sara,i tuoi occhi mi dicono altro. Il tuo essere così complicata mi fa impazzire. Non so mai a cosa credere con te, mi dai conferme e poi ritorniamo al punto di partenzo" dice lui,è nervoso si mordicchia il labbro e guarda altrove.
''Perché stai con lei?"gli dico nervosa.
''Per arrivare a te''dice scrutandomi. A quelle parole arriva Andrea che si avvicina sospetto.
"Sara sei sparita?Tutti si stavano chiedendo dove fossi"dice Andrea guardando Marco con aria sospetta. Andrea nota il sangue sulle mani di Marco e lo guarda perplesso.
"Cosa è successo,stai bene Sara''dice  Andrea prendendomi le mani.
''Sta bene,solo un maniaco la stava infastidendo''dice Marco incazzato.
"Voglio entrare Andrea,non ci pensare è passato la prossima volta starò più attenta."dico prendendo Andrea per la mano.
''Va bene,dai entriamo ma stai vicino a me.''dice Andrea stringendomi la mano.
Marco è nervoso lo si percepisce,cerca di dire qualcosa ma probabilmente non trova le parole. Lo sto mandando in paranoia,sono difficile lo so. Perché usa mia cugina per arrivare a me? Vuole farmi ingelosire solo allora? Decido di dirigermi di nuovo dentro.Vedo le mie amiche divertirsi con dei ragazzi,senza pensieri ballano e si divertono.
Vedo entrare anche Marco all'interno, si dirige verso il loro tavolo dove Francesca sta ad aspettarlo; li vedo discutere, forse Francesca ha sentito tutto. Sento l'ansia invadere il mio corpo, non voglio perdere mia cugina, lei è stata il mio punto di riferimento.
Andrea accanto a me sta  dicendo qualcosa, non lo ascolto ormai. Penso al guaio in cui mi sono messa,devo metterci un punto.

Quando mi sveglio la mattina dopo ho un mal di testa atroce,scendo in cucina e vedo mia madre indaffarata a cucinare.
"Buongiorno''dice ''Tuo padre ha deciso di venire a pranzo qui,deve parlarci'" mi guarda sospetta.
"Ti consiglio di andarti a fare una doccia la puzza di alcool si sente da qui"mi guarda con sguardo severo.
''Hai paura che il "paparino" mi metta in castigo?Come mai viene ci deve dare delle belle notizie?Si risposa?'' dico ridendo.
''Smettila di fare l'impunita,e vedi comportarti bene è pur sempre tuo padre."mi dice urlando.
''Okay''dico e inizio ad assaggiare ciò che ha preparato.
"Promettimi che sarai simpatica,verranno anche i figli.''
"Cosa?"urlo "Non esiste,io non li voglio qui tutti riuniti,la famiglia perfetta,no mamma!"continuo ad urlare.
"Sara ha detto che ci vuole rendere partecipe di una notizia che riguarda la sua famiglia.Credi che a me faccia piacere? " dice lei,vedo i suoi occhi stanchi. Evidentemente anche lei non è entusiasta come me,per lei è ancora più difficile.
All'improvviso le suona il telefono..parla con papà,cerco di capirci qualcosa ma la sento solo dire "a che ora?" "devo convincere tua figlia".
Quando stacca la chiamata mi fissa e mi viene vicino.
"Sara,dimmi che accetti. Ti ho sempre fatto fare quello che volevi ma ora ho bisogno di te. Te lo chiedo da mamma. Tuo padre ha deciso di andare a mangiare fuori,evidentemente ha invitato molta più gente. Andiamoci staremo insieme ;mi serve forza e solo tu me la puoi dare" Non avevo mai sentito parlare mia madre così, ci tiene che vada con lei non mi ha mai chiesto nulla,quindi non mi resta che prepararmi. Le sorrido e corro di sopra.
"Sara,puoi venire ad aiutarmi"mia mamma mi chiama dalla stanza affianco,quando entro vedo tutti i suoi vestiti sparpagliati sul letto.
''Cosa mi metto?''dice imbarazzata.
''Mhm"mi avvicino e scruto i suoi vestiti. Oddio alcuni sono orrendi,ne scarto molti finché non trovo il vestito perfetto per lei.
"Bello questo mamma" dico prendendole un tibino rosso aderente.
''Non ho più l'età...potrebbe andare bene a te,non più a me''dice con aria afflitta.
"Non è vero,tu sei bellissima mamma! Hai un bellissimo fisico,le donne della tua età pagherebbero per essere come te" le dico in maniera dolce. Mia mamma ha 39 anni ma è bellissima,certo il dolore l'ha invecchiata giusto un pochino ma con un poco di trucco sarà perfetta. La costringo a metterlo e decido di truccarla,è bellissima.
Io opto per un vestitino nero a fiori e decido di indossare delle scarpe lucide col tacco.
Quando arriviamo ci rendiamo conto che era impossibile invitare tutta quella gente da noi. Mio padre quando ci vede arrivare,guarda incantato me e mamma.
Mia mamma arrossisce per i complimenti fatti anche dai colleghi di papá. Non capisco perché siamo qui,la location è bellissima,molto fine. Lascio mio padre e mia madre parlare all'ingresso e mi avvio al tavolo.
Da lontano vedo Marco,nel suo smoking nero sorridere alle persone che gli stavano vicino.
Lui cosa ci fa qui,oddio?Decido di ritornare all'ingresso,quando mi ridirigo dai miei incontro Vincenzo,il mio simpatico fratellastro.
''Sorellina''dice lui avvicinandosi. Ecco perché odio questi pranzi in famiglia,odio essere chiamata sorellina.
''Ciao Vincenzo''dico fingendo di essere felice di vederlo.
"Ma come mai ci sta tutta questa gente?Papà non ci ha detto niente"dico cercando di capire cosa stiamo festeggiando.
"Ah non lo sapevi''esclama ''Papà ha avuto un incarico importante a New York,partirà tra un mese''dice tutto felice.
''Mi fa piacere per lui''dico dirigendomi da papà. Parte e non mi dice nulla,sono nera.
''Ah e così parti? Ci hai invitate qui per festeggiare la tua partenza?Perché non me l'hai detto prima,sai cosi mi abituavo alla tua assenza.Ah no,tu già non ci sei mai per me,non sai nemmeno di averla una figlia''dico urlando. Tutti si sono girati a guardarci, mio padre è rosso dalla vergogna,mia madre mi vorrebbe uccidere. Ma io ancora mi devo liberare del tutto.
Sembro una pazza. Mi giro verso gli invitati e dico urlando ''Perché non facciamo un applauso al padre dell'anno,al marito e al dottore. Ti fingi  perfetto ma in realtà la tua è solo una maschera. Sai che ti dico: Buona vita a New York.'' dopo queste parole scappo via.
Non so precisamente dove voglio andare ma sicuramente lontano da quel posto. Sento chiamarmi è Marco.
''Sara fermati''dice. Ora ci mancava solo lui,mi toccherà una nuova scenata.
"Mi pedini? Ma è normale che ci incontriamo ovunque''dico scocciata.
''È il destino che vuole ciò''dice ridendo,ma io sono seria.
-'Stai bene''dice ora in tono serio.
''Sembra che stia bene?Ma che domande sono Marco.Tu che cavolo ci fai qui"
"Quello che hai chiamato papà è un socio di mio padre''dice quasi vergognandosi.
''Ora sai la sua vera natura''dico.
Da lontano vedo mio padre e mia madre raggiungerci. Sbuffo alla sola idea di subirmi la ramanzina.
''Che cosa ti ha detto la testa Sara?urla mia madre "Ti rendi conto di che figura hai fatto fare  a tuo padre?"
"Era quello che si meritava,per tutte le volte che non ci è stato per me.Non credi che io dovevo saperlo con un certo anticipo?Sono tua figlia,anzi ero perché tu per me sei morto.''dico urlando,ma non riesco a trattenere le lacrime. Vedo gli occhi di Marco comprensivi.
Mio padre cerca di calmarmi ma non ho intenzione di calmarmi.
''Ti chiamerò''dice.
''Ma cosa mi chiamerai?Siamo nello stesso paese e mi chiamavi una volta all'anno.Io non ho più un padre ormai da anni''continuo a piangere come una bambina mio padre cerca di abbracciarmi ma mi divincolo.
Prendo la mano di Marco e gli chiedo di portarmi via da lí. Marco guarda mio padre e mia madre ormai avviliti e mi porta via da lí.
Quando entro in macchina cerco di pulirmi la faccia con le salviettine,ho tutto il trucco sciolto. Marco mi guarda divertito.
''Non far caso al mio aspetto ''gli dico.
''Sei bella anche in questo modo''mi prende la mano e me la stringe "Dai ora ti porto a mangiare in un ristorantino e ti faccio dimenticare questa brutta ora''il suo tono è così dolce,sorrido e gli stringo la mano.
''Grazie Marco,hai assistito al mio dramma familiare quindi ora hai conosciuto proprio tutto di me''dico scherzando.
''Tu sei sempre una scoperta''dice facendomi l'occhiolino. Per tutto il tragitto lui non mi lascia la mano,mi sento protetta,mi sento a casa. Nonostante tutto ciò che ho detto ieri sera,nonostante io voglia far a meno di lui non ci riesco.

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