La verità.

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''Calmati Francesca. Lo sai benissimo che Sara non ti farebbe mai del male''dice Ale fissandola.

''Se lei pensa questo di me vuol dire che in 18 anni non mi ha mai conosciuta''dico con voce tremante.

Non ci posso credere,è vero io stavo iniziando ad ''infatuarmi''di lui ma io non ho fatto nulla;era lui che mi cercava sempre,che ogni volta ci provava.

''Ti conosco troppo bene Sara. Hai cercato di sedurlo perché io ero felice e tu no. Non è colpa mia se la tua vita è uno schifo,e nessuno ti vuole'' dice Francesca con fare cattivo.

Non posso credere a quelle parole,mia cugina pensava quello di me. Eravamo sorelle abbiamo condiviso tutto,quante volte l'ho difesa,quante volte l'ho aiutata nei periodi no. Ed è vero forse la mia vita non è perfetta,sono un casino,ma lei ora ha perso definitivamente una persona che a lei teneva davvero.

''Sai Francesca,rimani con il tuo fidanzatino finto perfetto. Attenta ai suoi scheletri nell'armadio. Buona vita''a quelle parole pronunciate le lacrime scendono,decido di andarmene il più lontano da lei.
Sento Marco dire qualcosa, quel ragazzo che credevo speciale mi ha rovinato la vita.

Io ed Ale siamo incredule,scioccate. Non abbiamo mai visto Francesca così,era diversa, nei suoi occhi traspariva cattiveria.

Vedo il mio telefono squillare:numero sconosciuto.

''Pronto?"dico con voce esausta.
"Sono sotto casa di Alessandra.Scendi?"
È Marco,oddio cosa vuole ancora?Stacco subito.
Non smette di chiamare,inizia anche a citofonare.

''Sara,ti conviene scendere''dice Ale "o dopo ho un richiamo dai vicini''.

Decido di scendere ma lo faccio solo per Alessandra. Lui è vicino al cancello, quando mi vede inizia a parlare a raffica. Non ascolto nemmeno una parola e lo inizio a spingere e ad urlare.

''Cosa vuoi da me?Sei contento ora?Mi hai portato via la persona più importante della mia vita! Ora cosa mi vuoi dire?Che mi ami?''dico urlando e spingendolo.

Lui cerca di calmarmi ma sono un fascio di nervi. La gente che passa ci guarda esterrefatta.

''Calmati ora''dice prendendomi di peso e portandomi nella sua macchina.
''No,fammi uscire di qui''dico urlando.

Ma ormai ha chiuso la macchina e parte a tutta velocità. La gente impassibile mi poteva salvare,o chiamare la polizia.Se lui fosse stato un rapinatore?.

Arriviamo in un parcheggio e lui inizia a parlare.

''Allora ascolta tu penserai che io ho detto quello che è successo tra noi a Francesca,ma non è così!Credimi,io mi sono ubriacato e iniziavo a cercarti per tutta la casa perché eri sparita. Lei allora ha collegato.Ha pensato che TU avessi fatto qualcosa. Ma io ci ho parlato''dice guardandomi fisso negli occhi.

Lo vedo sincero a pelle. Nei suoi occhi verdi traspare tristezza. Ricomincia a giustificarsi ad affermare che ormai tra loro è finta,se è venuto da me e solo per dirmelo.

''Tu meriti di meglio!"dice accarezzandomi la gamba.

Rimango in silenzio,devo iniziare a sistemare alcune cose della mia vita. IO veramente merito il meglio.

''Lo so''dico guardando fuori il finestrino.

''La vuoi sapere una cosa?Io veramente come uomo non valgo. Ho scopato con la mia professoressa Sara,mentre stavo con Francesca. E stavo con Francesca solo per divertimento,per non pensare a TE..''dice e a quelle parole inizia a piangere.

Non avevo mai visto un uomo piangere è la prima volta. Mi sento tremendamente male.

''Ti senti fiero di aver scopato con la tua professoressa?E perché dici tutte queste cose a me Marco!"dico cercando di nascondere il nervosismo. Pensarlo anche con un'altra donna mi da fastidio.

Nonostante tutto gli asciugo le lacrime e cerco di tranquillizzarlo..

**Come continuerà?***

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