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In tarda mattinata Patrick, avendo dormito male, sentì il bisogno di scendere in cucina a prepararsi una tisana bollente nel tentativo di calmare i propri sensi.
L'uomo, nel mentre l'acqua stava bollendo, si appoggiò al piano cucina fissando curiosamente il tavolo vuoto.
Se lo ricordava il vecchio chiacchiericcio solito di casa Taylor, così come le battute squallide di un Roger appena sveglio e stordito dal sonno.
Ripensando al figlio, dentro di sé, si sentì un verme. Forse erano state le parole di Rupert ad alterarlo fin troppo, riservando un trattamento fin troppo crudele al biondo, che dopo la loro discussione non si era più fatto vedere o sentire, né con lui e né con Jade, la quale se ne stava assorta nei suoi pensieri, girando a vuoto il cucchiaino nella sua tazzina del caffè.
-Sai che il caffè non ti fa bene se sei agitata?- le disse Patrick versando l'acqua ormai bollente in una tazza.
La moglie non parve prestare attenzione alle sue parole, cambiando discorso repentinamente.
-Credi che stia bene?-
-Cioè, credi che dopo quello che ci ha detto ieri oggi stia meglio? Ciò che ci ha confessato mi ha lasciata senza fiato e non sono riuscita a dormire sapendolo così lontano da me-
-Voi due avete un legame fuori dal normale, che poche madri hanno con i propri figli. È stato un momento, quando tornerà chiariremo tutto e ritorneremo ad essere sereni- la tranquillizzò lui
-Non pensi che abbiamo esagerato dicendogli certe cose?-
-Sì e credimi, me ne sono pentito, ma Rupert mi ha fatto imbestialire- digrignò i denti Patrick ancora accecato dalla rabbia nei confronti del cognato
-Dovevamo avere più tatto, sembra forte, ma in realtà sappiamo quanto è vulnerabile- gli ricordò amareggiata Jade, rattristandolo
-Lo so, ma sistemeremo tutto. Anzi, perché non lo chiami?-
-E pensi che io non ci abbia provato? Ecco perché sono poco tranquilla, l'ho cercato sia sul cellulare che sul telefono fisso, ma non risponde- gli comunicò la moglie
-Forse aveva semplicemente voglia di pensare e di non parlare con nessuno, sono certo che tra un po' verrà qui-
-E se così non fosse?-
-Oh Jade, ma come sei negativa! È a casa sua o a casa di qualcuno dei suoi amici, dove vuoi sia andato? Non è mica un bambino che può perdersi- la rimproverò Patrick esasperato.
Jade non lo ascoltò nuovamente, portando i propri occhi a Sasha, la donna delle pulizie della famiglia Taylor.
-Ehi Sasha- la richiamò frettolosamente, avvicinandosi a lei, che era intenta a spolverare il camino in soggiorno
-Signora Taylor, c'è qualche problema?- le domandò la donna interrompendo la propria azione
-No cara, è tutto okay-
-Le serve qualcosa, allora?-
-In realtà sì, stamattina sei andata a casa di Roger a pulire, giusto?-
Sasha annuì nel modo più naturale possibile.
-E ti ha detto dove sarebbe andato oggi? Perché sto provando a chiamarlo da stamattina, ma non mi risponde-
-In realtà signora, questa mattina il signorino Roger non era in casa sua. La sua automobile non c'era ed anche il suo letto era perfettamente rifatto-
A Jade mancò un battito.
-Cosa? Non era in casa?-
-No, signora. La casa era perfettamente in ordine come l'avevo lasciata ieri mattina, perciò deduco che il signorino Roger non sia più rientrato- le disse sinceramente la donna
-Oh merda- imprecò Jade facendo sussultare Sasha
-Patrick!-
-Che succede?- accorse il diretto interessato
-Novità?-
-Pat, Sasha dice che Roger non è più rientrato a casa, questa mattina non c'era e la casa non era un minimo scombussolata rispetto a ieri mattina. Patrick sono in ansia, che succede?-
-Tu ne sei sicura Sasha?- Patrick parlò a Sasha stringendo la moglie a sé
-Signore, io glielo posso giurare. Quando sono uscita di casa mi ha persino raggiunto il signorino Brian, che stava cercando suo figlio- rivelò loro quel nuovo particolare
-Cazzo- mormorò Patrick più agitato
-Se nemmeno Brian sa dov'è, allora nessuno dei ragazzi lo sa- prese ad innervosirsi Jade
-Ho persino ricevuto dei messaggi di Eleonor stanotte, insieme a delle chiamate. Lo stanno cercando tutti Pat, è sparito-
L'uomo, in pensiero per la moglie come per il figlio, prese un lungo respiro, ricacciando successivamente fuori l'aria con l'intento di rimanere lucido.
-Restiamo calmi, agitarsi servirà a poco- suggerì
-E come possiamo? Roger è sparito, se nemmeno i suoi amici sanno dov'è, come possiamo saperlo noi?- sbottò Jade
-Pat.. e se si fosse..?- al sol pensiero sbiancò
-Non pensarlo nemmeno!- la interruppe lui afferrando il concetto, non credendo il figlio capace di compiere dei gesti tanto estremi
-Posso fare qualcosa?- si fece avanti Sasha silenziosamente
-No, Sasha. Tu ci hai già aiutati abbastanza dicendoci di non averlo trovato in casa- le sorrise Patrick riconoscente
-Ora continua pure il tuo lavoro, a Roger pensiamo noi-
-Va bene, spero vada tutto per il meglio- ricambiò il sorriso lei ricominciando a pulire. Lo spero anch'io,​ pensò Patrick con una Jade fin troppo tremante stretta a sé.

The Only Exception // R.M.T.Where stories live. Discover now