Chapter 2- Cinderella
Quella mattina Eleonor, nonostante si fosse ripromessa la sera di prima di voler dormire fino a tardi, si svegliò circa alle otto e mezza, dato che era riuscita a dormire poco a causa di quell'incubo che la notte prima aveva fatto.
Si era svegliata varie volte durante la nottata, bevendo di tanto in tanto dei sorsi d'acqua, girando a casaccio dei canali in tv e mettendosi a cazzeggiare sul suo cellulare, ma niente le poteva dare la giusta tranquillità per riuscire a riposare decentemente.
Così, era riuscita a dormire solo due orette, dalle sei e mezza alle otto e mezza, alzandosi poi dal proprio letto mettendo in ordine la stanza, non avendo niente da fare e neanche il sonno necessario per rimettersi dormire.
Oltre al sogno, anche altri pensieri le rimbombavano di continuo in mente.
Le urla di quella cornacchia bionda con la quale il giorno prima aveva discusso animatamente, la strana gentilezza di quel ragazzo nei suoi confronti, le parole di sua madre riguardanti il suo ritiro scolastico ed infine la frase dello sconosciuto che le era apparso in sogno.
"Sono qui".
Scosse la testa, cercando in ogni modo di dimenticare la giornata precedente, sbloccando per l'ennesima volta il suo cellulare, trovandoci un nuovo messaggio da parte di sua sorella, Claire, che era uscita presto per fare delle commissioni assieme al proprio fidanzato, Michael.
Lo aprì immediatamente, storcendo le labbra leggendo il contenuto:
"Vediamoci al nostro solito posto, ho bisogno di parlare con te"
Nonostante il suo umore non fosse dei migliori, Eleonor aveva deciso di raggiungere la propria sorella, così da poter anche uscire un po' per farsi una passeggiata al centro di Londra, dove si recò con l'autobus.
A raggiungerla fu Claire, che quel giorno aveva litigato con il proprio ragazzo e voleva solamente starsene in compagnia dei suoi famigliari, specie Eleonor, evitando soprattutto le amiche, troppo sciocche e superficiali per capire fino in fondo i suoi problemi di cuore.
Le due decisero di andare a parlarne in un bar poco distante dal centro, nel quale andavano ogni volta che avevano voglia di un cappuccino di soia o di una cioccolata calda con sopra un ricciolo di panna ed una spruzzata di cacao. Era quello il loro "solito posto", dove si recavano ogni volta che volevano parlare senza essere disturbate.
-Io trovo assurdo che dopo ben tre anni di relazione lui si comporti ancora così!- sbottò nervosa Claire, accendendo continuamente il display in attesa di un qualsiasi messaggio da parte del suo lui
-Sono circa quindici benedetti minuti che sbraiti e ancora non ho capito quale sia stato il fatto scatenante- le disse Eleonor più confusa che mai, mentre con il cucchiaino si era portata un po' di panna spruzzata sul suo cioccolato alle labbra
Claire la guardò, decidendo di darsi una calmata prendendo un lungo respiro, sentendosi una completa idiota. Dopodiché si portò la mano sulla fronte.
Eleonor la guardò più preoccupata che mai. Non era abituata a vederla così afflitta, bensì sempre frizzante e piena di vita, capace di rallegrare le giornate altrui con solo una delle sue oscene battute.
-Non tormentarti Claire, sono qui pronta ad ascoltarti-
Gli occhi cioccolato della mora erano velati a causa di una profonda malinconia, che ormai da tempo la stava tormentando per colpa del suo ragazzo Michael.
-Sono settimane che gli ribadisco di sentirmi messa da parte, trascurata e quasi.. dimenticata, ma a lui di questo sembra non importargli niente, perché dopo essersi scusato continua a comportarsi allo stesso identico modo, tutte le volte-
Eleonor in un primo momento rimase in silenzio, sapendo che la sorella aveva molto altro da dirle.
-Io non mi vergogno ad urlare al mondo che lo amo profondamente- una lacrima muta le solcò il viso e dovette alzare gli occhi al cielo per far sì che non ne scendessero altre
-Tranquilla, prenditi il tuo tempo..- la castana le afferrò la mano, accarezzandole il dorso con il suo pollice
-Lui è tutto per me El, sembra esagerato da dire a quasi vent'anni, ma è la verità. E' stato il primo in tutto, il mio primo bacio, la mia prima vacanza da sola, la mia prima volta, il mio primo amore insomma-
Quelle parole così malinconiche, ma allo stesso tempo così dolci e soprattutto cariche d'amore, fecero sciogliere il cuore di Eleonor. Sapeva quanto i sentimenti di Claire per Michael fossero sinceri e puri, aveva vissuto in prima persona il percorso della propria sorella con il ragazzo, sognando un po' da sempre di poter vivere qualcosa di simile sulla sua stessa pelle.
-Solo che nell'ultimo anno è diventato così freddo. A volte penso che neanche mi consideri più la sua ragazza, se non un'amica abitudinale che sa che potrà trovare sempre al suo fianco nel momento del bisogno-
-Non è una cosa carina da dire questa Claire-
-Lo so, ma è ciò che sento dentro e sono io per prima a soffrire terribilmente a causa di questi miei dubbi- la ragazza tirò su con il naso, continuando a girare il suo cappuccino a vuoto, facendo scomparire del tutto la schiuma
-Mi sento l'ultima persona in assoluto in grado di poterti dare dei consigli su questo..-
-Ma se provo ad immaginarmi nella tua situazione ciò che penso è che, forse, avete solamente bisogno di un momento tranquillo per parlare e chiarire questa brutta situazione. Sono tre anni di folle amore quelli che avete vissuto e non possono essere gettati al vento come niente fosse- cercò di farla riflettere
Un'altra lacrima, seguita da un'ulteriore, rigò la guancia di Claire, che in quel momento era persa nella nostalgia dei bei ricordi riguardanti il suo Michael.
-Ti è mai capitato di guardare qualcuno anche solo per un secondo come se fosse ciò che di più bello ti sia successo nella vita, El?- domandò di getto, lasciando la sorella senza parole all'impatto
Eleonor, più che sorpresa, dopo un breve silenzio, iniziò a boccheggiare.
-No Claire, come ti salta in mente di chiedermi una cosa simile? Non ho mai avuto storie serie, lo sai benissimo- le rispose ovvia
-Non devi per forza riferirti ad un fidanzato, ma ad una qualunque persona-
-Il gatto di nonna vale come risposta?- ridacchiò sarcastica Eleonor, strappando dopo vario tempo un piccolo, ma sincero, sorriso a Claire
-Oh Eleonor, spero per te che un giorno ti innamorerai così tanto da capire come mi sento in questo momento. Cioè non ti sto augurando di star male, ma di provare qualcosa di talmente forte che ti faccia sentire totalmente piena di vita, nonostante le difficoltà che incontrerai- si riprese alla fine, un po' goffamente
-Io spero di no per me stessa, invece, se questi sono i risultati- continuò ad usare il sarcasmo la sorella Claire la guardò comprensiva -non pensare sia sempre così, sono solamente dei giorni..-
-Dei giorni che ti fanno stare un gran di merda, però- precisò la castana, sorseggiando poi del cioccolato, stavolta direttamente dalla tazza
-Se ne vale la pena, si supera tutto- terminò Claire con un'alzata di spalle
Eleonor non proferì nessun'altra parola, bensì entrò su Instagram ed iniziò a mettere dei like random a varie pagine di moda e di musica che seguiva, lasciando sua sorella nuovamente immersa nei suoi pensieri, nonostante si fosse sfogata dopo quelle dichiarazioni così profonde.
Proprio quest'ultima, che nella sua visuale aveva l'entrata del bar, dopo aver distolto lo sguardo dalla vetrata alla sua destra, vide arrivare un ragazzo che le parve familiare, seguito da altri ragazzi sconosciuti.
-El- richiamò la sua attenzione, sussurrando
La castana alzò di scatto lo sguardo dal cellulare -che c'è?- imitò il suo tono di voce
-Non voltarti, ma credo che sia appena entrato il ragazzo del negozio-
Eleonor corrugò la fronte, evidentemente confusa.
-Il ragazzo del negozio?- domandò non avendo capito a chi si stesse riferendo
-Il tizio del negozio di musica, il castano alto, lo pseudo fidanzato della bionda isterica, quello con il cappellino- le rinfrescò la memoria, chiamandolo in mille modi, non conoscendo il suo nome
Solo allora la ragazza collegò il tutto e con un'espressione schifata ripensò per l'ennesima volta alla litigata avvenuta con quella Dafne.
-E credo anche che ci abbia notate, merda- disse leggermente in imbarazzo la mora, portandosi il menù fin sopra al naso, guardando la sorella negli occhi
-Cosa?-
-Mi ha guardata e poi si è voltato un'altra volta, indicandomi ad un suo amico lì accanto-
Eleonor poggiò il telefono sul tavolo e portò entrambe le mani sul proprio volto, esasperata dalla solita goffaggine della sorella.
-Tu e il tuo maledetto vizio di fissare la gente!- la sgridò
-Non lo stavo fissando, è proprio di fronte a me, non potevo evitarlo- provò a difendersi in qualche maniera Claire
Eleonor pensò per un attimo al da farsi.
-Andiamocene- optò per questa decisione la castana prendendo la borsa, in ansia che il tizio potesse parlarle e magari attaccarla per la discussione avuta con la sua amica, o chiunque fosse per lui, non avendolo ben capito
Claire l'assecondò senza esitazione e le due, molto velocemente, si diressero a testa bassa verso l'uscita, coprendosi il più possibile i volti con i capelli, salutando cordialmente i baristi, che le risalutarono a loro volta con estrema solarità.
Si sentirono sollevate di aver evitato una qualsiasi discussione con il ragazzo, ma il tutto si rivelò un'illusione, dato che quest'ultimo le chiamò una volta averle notate mentre stavano per varcare la porta.
-Ehilà ragazze- disse lui senza il minimo accenno di timidezza
Le due sorelle per prima cosa si guardarono negli occhi, indecise se girarsi ed affrontarlo o ignorarlo completamente. L'idea migliore era sicuramente la seconda, ma il buonsenso di Eleonor, mischiato alla sua schiettezza nell'affrontare le avversità, le dettò di voltarsi, e così fece.
-Ce l'hai con noi?- si finse confusa, indicandosi
A quel punto anche Claire la imitò, affiancandola esattamente come il giorno precedente.
-Sì, non so se vi ricordate di me, sono il ragazzo che ieri si è scusato con voi per la discussione con..- venne interrotto ancor prima di terminare la frase
-Ah si, tu sei il ragazzo che era con la bionda tin..-
Eleonor colpì la sorella sullo stinco, per far sì che si riprendesse, evitando di farle fare qualche figuraccia.
-Con Dafne!- si riprese subito, capendo al volo
Il castano sorrise loro, questa volta timidamente, grattandosi i capelli, non coperti da alcun cappello.
-Esattamente e speravo vivamente di rivedervi, perché sono davvero ancora molto dispiaciuto da ciò che è accaduto con lei- gesticolò, evidentemente in difficoltà
Alle due il ragazzo parve sincero, così gli diedero la chance di parlare.
-E' molto impulsiva e spesso si pone male con le persone, anzi malissimo, ma non lo fa con cattiveria dovete credermi-
-Per me non ha alcuna giustificazione ciò che lei ha detto a mia sorella- disse seria Claire a braccia conserte e con tutto il peso del corpo che poggiava su un fianco
-Infatti non sto in alcun modo cercando di giustificarla, voglio solo tentare di rimediare al suo stupido errore-
-Non sei tu in dovere di farlo- stavolta a parlare fu Eleonor
-Lo so ma.. a lei, nonostante tutto, io ci tengo-
-Ci tieni fino a prenderti queste responsabilità per lei, nonostante non sia nemmeno la tua ragazza?- gli chiese istintivamente la mora, facendo rimanere la sorella a bocca asciutta
-Si, perché in ogni caso è una persona veramente importante per me e se ci sto mettendo la faccia è solo perché so che nessuno merita certi trattamenti-
Eleonor a quelle parole sospirò, non sapendo veramente cosa rispondere al ragazzo. Le faceva davvero molta tenerezza, ma le sue scuse non sarebbero mai riuscite a cancellare l'errore di un'altra persona.
-Spero vivamente che ciò che ti ha detto non ti abbia segnata o ti abbia fatto troppo male-
-No, su questo puoi stare tranquillo..-
-Charlie- precisò lui, sorridendole, svelandole finalmente il proprio nome
-..Charlie, ma resta comunque il fatto che non dovresti essere tu a prenderti certe beghe per lei- sottolineò nuovamente il concetto la castana, leggermente stranita ripensando all'atteggiamento sfacciato e maleducato della bionda
Lui annuì, consapevole.
-Però se ci tieni così tanto posso dirti che per me è acqua passata ormai-
Charlie fece una smorfia, sentendo dentro di sé che quella non doveva essere propriamente la verità, ma per non infierire ulteriormente, lasciò scorrere.
-Meglio così allora-
Le sorelle si guardarono nuovamente e Claire fece cenno con il capo di andare via.
-Dobbiamo andare- si congedò educatamente Eleonor, porgendo la mano al ragazzo
Lui gliela strinse senza esitazione, esattamente come il giorno prima, perdendosi in quei due suoi brillanti occhioni verdi -spero di rivederti, cioè, di rivedervi un giorno- si corresse velocemente
-Mi farebbe molto piacere- lo assecondò, sentendo le gote andarle a fuoco
Non era abituata a conversare in modo così amichevole e quasi confidenziale con un ragazzo appena conosciuto.
-Posso chiedervi che scuola frequentate? Chissà, magari un giorno..-
-Io ho terminato il liceo un anno fa, invece Eleonor..- Claire rispose per sé, bloccandosi, non volendo parlare degli affari di sua sorella
-Io per problemi personali sono stata costretta a ritirarmi, perciò lavoro nella pasticceria dei miei genitori- raccontò velocemente, non perdendosi in scomodi particolari
Il ragazzo annuì non chiedendo spiegazioni ulteriori sull'argomento.
-Quindi ti chiami Eleonor- disse lui, facendo notare loro che non si erano ancora presentate -Oh sì, Eleonor Cooper per l'esattezza e lei è mia sorella Claire-
Quest'ultima sorrise cordialmente, non scomponendosi.
-Spero di rivedervi presto allora, semmai mi farò un giretto di ricognizione per Londra e verrò ad assaggiare dei dolci nella vostra pasticceria- strizzò l'occhio lui soffermandosi proprio su Eleonor, per poi decidersi a raggiungere definitivamente i suoi amici
-Cerca Brian Cooper su internet e la pasticceria apparirà automaticamente, assieme alle indicazioni per raggiungerla- gli consigliò Claire prima di uscire, beccandosi un pestone sul piede da parte della sorella, divertendolo
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The Only Exception // R.M.T.
FanfictionEleonor e Roger. Due realtà parallele, ma legate nel profondo da un destino già scritto. Due storie passate che li hanno cambiati totalmente, spingendoli inevitabilmente a diventare l'uno l'eccezione dell'altra. Cosa succederebbe se due anime segn...
