Quando l'auto di Roger giunse davanti casa Scott, miriadi di sensazioni tutte diverse si fecero spazio in lui e in Eleonor.
Roger si sentiva adrenalinico, arrabbiato e sicuro di sé, pronto ad affrontare quella situazione schifosa, per far capire una volta per tutte al cugino che con il fuoco non si deve giocare.
Eleonor, a differenza sua, invece, si sentiva nervosa e aveva il timore che potesse accadere qualcosa al biondo, non fidandosi di un tipo come Sam. Non più, perlomeno.
-Ci siamo- annunciò Roger spalancando lo sportello
-Non te lo voglio più ripetere, ma per favore, stai attento- gli ripeté Eleonor esternando in automatico la propria preoccupazione.
Il biondo le afferrò il volto tra le mani, schioccandole subito dopo un candido bacio sulla fronte.
-Fidati di me-
Eleonor lo guardò negli occhi, decidendosi ad annuire ed a seguirlo fino alla porta d'ingresso di villa Scott, la quale venne aperta loro da Gaston, il maggiordomo della famiglia.
-Salve signorino Roger- lo salutò cordialmente l'uomo
-Signorina- fece lo stesso con Eleonor, malgrado non la conoscesse
-Ciao Gaston- ricambiò il saluto il ragazzo
-Le serve qualcosa?-
-In verità sì, dovrei parlare con Sam. È in casa?- gli chiese schietto, con il dubbio che il cugino potesse trovarsi all'università
-Sì, sta parlando con la signora Bridget, vuole che glielo chiami?-
-Magari-
-Perfetto, voi intanto accomodatevi- gli fece spazio l'uomo, conducendoli in salone, dove entrambi attesero
-Pensi che vorrà parlarti?- domandò Eleonor dondolando per l'ansia
-Gli conviene, altrimenti vado io da lui, il che sarebbe molto peggio-
-Rog- lo riprese la ragazza, che si girò un minuto dopo verso la direzione da cui Sam comparve, sbiancando non appena la riconobbe.
Ciò le fece intuire che Sam sapesse di Roger, ma non di lei.
-Eleonor?- chiese ignorando il cugino
-Quanto tempo, eh?- rispose gelida lei con un'altra domanda
-Qual buon vento vi porta qui?- spalancò le braccia incastrando i suoi occhi azzurri/ verdi in quelli blu di Roger
-Gaston mi ha detto che devi parlarmi, il che è davvero strano, dato che sei solito ad evitarmi come la peste nera-
-Io, se fossi in te, eviterei di fare il simpaticone dopo ciò che hai combinato- gli disse direttamente Roger, senza tradire emozioni
-Eh?- inarcò un sopracciglio Sam chiaramente confuso
-Lo sai-
-Cosa dovrei sapere? Cosa ho fatto?-
-Quanto odio il tuo atteggiamento da presa per il culo- scosse il capo il biondo, sempre più inalberato a causa della faccia tosta dell'altro
-Ti credi furbo o potente facendo così? No perché sei sempre e solo il solito coglione, fattelo dire-
-Senti Roger, io ho da fare cose ben più serie che stare qui ad ascoltare i tuoi deliri. Perciò ti chiedo di andare al punto o di andartene direttamente-
-Te lo ricordi il nostro giuramento Samuel?-
-Giuramento?-
-Il nostro giuramento. Quattro anni fa- specificò Roger portandosi le mani nelle tasche.
Sam, capendo a cosa si stesse riferendo, si marmorizzò sul posto.
-Ricordo benissimo- annuì
-Bene. Quindi ricordi anche le conseguenze nel caso in cui uno dei due avesse tradito l'altro-
-Roger cazzo, sai che odio parlare di quei tempi. Mi ricordo ogni cosa, so a cosa andrei incontro tradendoti, perciò non stare qui a ripetermelo, specie davanti a qualcuno che non c'entra niente- il ragazzo si riferì ad Eleonor, la quale non si mosse di un millimetro
-Ah quindi sai a cosa andresti incontro?- gli chiese Roger con una punta di occulto sarcasmo
-Ovvio, sarei un pazzo a rivelare tutto-
-In questo caso, o sei un bravo attore e stai fingendo della preoccupazione che realmente non provi, o sei un pazzo che non si ricorda i propri giochetti loschi, anche se io opterei sicuramente per la prima teoria-
Sam, sempre più confuso, cercò le iridi smeraldine di Eleonor.
-Ha battuto la testa da qualche parte per caso?-
-Sam, smettila di fare il sarcastico, non mi sembra il caso- lo riprese la castana distogliendo il proprio sguardo
-Io non vi seguo-
-Cos'è che avrei fatto? Cos'è che vuoi da me?-
Roger, prima di rispondergli, scosse il capo mostrando un sorrisino che di divertito aveva ben poco.
-Tu hai contattato quel coglioncello di Allen e ti sei fatto dare le foto, per poi truccarle e darle a tuo padre, affinché mi sputtanasse con i miei- vuotò il sacco, facendo sbiancare puntualmente il cugino, incredulo
-Cosa?!- sbarrò gli occhi
-Ma che cazzo stai dicendo? Ti sembrano scherzi da fare, Taylor?-
-Scherzi?- tuonò Roger al limite della sopportazione
-Mio padre e mia madre ce l'hanno a morte con me, sono delusi e in più si sentono umiliati dal trattamento che il tuo paparino ha riservato loro, rinfacciandogli di avere un figlio che si faceva delle peggio cose in età adolescenziale, al contrario del suo dolce figlioletto pulito e santarellino-
-Io non so di cosa tu stia parlando Roger, te lo posso giurare-
-Menti!-
-Se ti garantisco che non ne so niente, perché dovrei star mentendoti?- Sam si passò una mano tra i capelli, non capendo nulla di quella assurda situazione
-Perché tu lo fai sempre e da sempre! Sei una macchina spara balle, sei un maledetto ipocrita e sei la fotocopia mancata di tuo padre, ecco perché non ti credo!- gli urlò addosso Roger stanco delle sue menzogne
-In più mi odi il doppio da quando c'è Eleonor nelle nostre vite, quindi so che faresti di tutto pur di danneggiarmi-
-Sei completamente fuori strada Roger- scosse il capo Sam
-So che ho sempre mentito per mettere zizzania nella tua vita, ma questa situazione è realmente troppo grave. Io Allen non lo sento da anni, che cazzo me ne frega di riandarlo a cercare? Per fare che poi? Per incastrarti, rovinandomi con le mie stesse mani?-
-Intanto io sono nella merda, mentre tu l'hai sfangata, come sempre- gli ringhiò contro il cugino
-Non dipende da me! Io non so niente di tutto questo, cazzo!- continuò a difendere la propria verità il biondo
-Non ti credo-
Eleonor continuò a fissare i due con apprensione. Da tempo ormai aveva perso la fiducia in Sam, eppure qualcosa dentro di lei le stava dicendo che il biondo non gli stesse mentendo, per la prima volta.
-Rog- lo richiamò
-Cosa?- il ragazzo si voltò verso di lei, scattando
-A me sembra sincero, forse non sta mentendo-
-Oh, forse qualcuno ci è arrivato!- esclamò Sam quasi sollevato dall'intervento della ragazza
-Ma cosa dici El? Ti ha dato di volta il cervello?- le chiese, invece, Roger totalmente spiazzato dalla sua affermazione
-Lo so che è un bugiardo seriale, basti pensare a quanto ci ha presi per il culo, ma sembra davvero convinto di ciò che ti sta dicendo-
-E quindi dove vorresti andare a parare anche tu ora?-
-E se fosse stato qualcun altro a volerti incastrare, incastrando in automatico anche lui?- ipotizzò stranamente convinta delle proprie parole
-Pensaci. Tutti sanno del vostro pessimo rapporto e sicuramente chi voleva danneggiarti sapeva benissimo che ti saresti accanito nell'immediato su di lui-
-Io non ci voglio credere, tu lo stai seriamente difendendo Eleonor-
-Non lo sto difendendo, cazzo! Ma guardalo in faccia, è realmente convinto delle sue parole e si è visto fin da quando gli hai riportato i fatti che non ne sa nulla, diamine è sbiancato Roger!-
-Noi stiamo sul serio litigando a causa sua?-
-Non stiamo litigando, ma dovete indagare, perché qualcuno sta tramando alle vostre spalle, facendovi avere ancor più problemi di quanti non ne abbiate già- Eleonor calmò il proprio tono di voce, afferrando le mani di Roger nel tentativo di trasmettergli tranquillità
-Lo sai che sono dalla tua parte, sempre, ma se ti dico che non sta mentendo, vale la pena scavare nel profondo della questione-
Il biondo, sempre più disorientato, decise di calmarsi, aiutato dagli occhi brillanti di Eleonor.
-Io non mi fido di lui-
-Lo so- parlò nuovamente Sam, toccato da quella frase
-Ma ti giuro su mia madre, che è la cosa più cara che ho, che io non so niente di questa situazione. Da quanto ne sappiamo mio padre potrebbe aver messo su questo teatrino da quattro soldi, in questo periodo ci sono dei problemi seri tra di noi- gli raccontò sincero
-Per questo andrò infondo alla faccenda e scoprirò chi c'è dietro a questo scempio, anche perché colui che ha portato le foto a mio padre potrebbe sapere anche di me, il che mi danneggia automaticamente-
-E come pensi di fare?- gli domandò Eleonor precedendo Roger
-Troverò un modo e vi assicuro che il colpevole la pagherà cara- gli garantì serio come non mai, sorprendendoli
-E perché lo fai?- gli chiese il cugino
-Tu mi odi, come io odio te, è risaputo-
Sam accennò un sorriso, abbassando successivamente il capo e riponendo entrambe le mani nelle tasche dei propri jeans.
-Spesso succedono cose che ti cambiano inevitabilmente- iniziò rialzando la testa
-Io sono stato succube di mio padre per troppo tempo, perdendo la mia vera identità e se ci penso provo uno schifo tale da desiderare di ammazzarmi. Questo non solo mi ha donato l'etichetta dello stronzo, ma mi ha fatto perdere anche fin troppe persone a cui realmente tenevo- gli occhi del ragazzo schizzarono sulla castana, che abbassò i suoi di riflesso
-Sono stanco di questa rivalità, se sono stato così con te per tutto questo tempo è perché mio padre mi imponeva di farlo a mo' di marionetta, ma detto sinceramente della tua vita non mi è mai importato nulla-
-Ma si può sapere cosa cazzo vuole tuo padre da me?-
-Non lo so e neanche mi interessa, io desidero solo chiarezza e pace in questo momento-
-Se decidi di essere migliore, le avrai, te lo assicuro- s'intromise Eleonor
-Ne sono consapevole, perciò risolverò io stesso la faccenda e vi farò sapere-
-E se tu mi stessi incastrando?- Roger non riusciva proprio a credere a quel cambio radicale di Sam
-Puoi credermi o non credermi, ma ora accanirti contro di me non ti porterebbe comunque a nulla, se non a fare un grosso buco nell'acqua, dato che io non c'entro niente- gli ripeté quasi rassegnato
-Sai che se tutto ciò è una bugia faresti una brutta fine, vero?- gli chiese la castana
-Non sono così incosciente, so cosa mi fa comodo-
-E tuo padre non ti ha sempre fatto comodo?- se ne uscì Roger
-Sì, ma ora come ora preferisco la mia libertà alle sue merdose volontà. Essere una marionetta non ti rende così felice, sai? Impari a seguire un copione che ti rende un individuo che realmente non sei-
Quelle parole colpirono sia Roger che Eleonor. Entrambi potevano percepire della rabbia nascosta, insieme a della frustrazione nel non poter vivere pienamente.
-Ora andate, ci penso io qui-
I due, dopo essersi scambiati un'occhiata veloce, annuirono e si diressero verso la porta da cui erano entrati. Eleonor però, prima di varcarla e seguire Roger, si voltò nuovamente verso Sam, che la guardò perplesso.
-Hai scordato qualcosa?-
-Ti ha dato la sua completa fiducia, non tradirla, è già fin troppo distrutto a causa di tutta questa situazione merdosa-
-Posso comprenderlo, ma tranquilla, farò chiarezza e lui avrà giustizia, come giusto che sia- le promise implicitamente lui
-Cosa ne è del vecchio Sam Scott?-
-Sai? Una volta una cara amica mi disse che ad essere cattivi e rancorosi non ci si guadagna nulla e forse l'ho capito tardi, ma meglio tardi che mai no?- Sam rievocò una loro vecchia conversazione, strappandole un sincero sorriso
-Stai attento-
-Lo farò-
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The Only Exception // R.M.T.
FanfictionEleonor e Roger. Due realtà parallele, ma legate nel profondo da un destino già scritto. Due storie passate che li hanno cambiati totalmente, spingendoli inevitabilmente a diventare l'uno l'eccezione dell'altra. Cosa succederebbe se due anime segn...
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