VI

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22 Dicembre, 10:00 a.m.

Jimin si svegliò con un forte mal di testa, lo stomaco sottosopra e un'orribile sensazione di nausea. Non ricordava nulla della sera prima, a rigor di logica arrivò a pensare di aver bevuto troppo la sera prima.
Si portò una mano sulla fronte e chiuse gli occhi, in quel preciso momento sperò di non aver detto nulla di compromettente al più grande che si era preso cura di lui tutta la notte.

"Ti prego fai che non abbia detto nulla..." pensò Jimin alzandosi dal letto.

<<Hyung!>> disse il più piccolo uscendo dalla sua camera.
Nessuno rispose, in quell'appartamento regnava il silenzio.
<<Hyung?>> lo chiamò ancora una volta iniziando a cercarlo.
Di Yoongi, però, non c'erano tracce.
<<Ah Yoongi Hyung, la persona meno premurosa del mondo!>> pensò Jimin ad alta voce, senza sapere del suo lato premuroso che uscì quella notte.

*Yoongi's pov*

Stavo finendo la mia tazza di caffè, quando Namjoon battè la mano sul tavolo facendomi quasi strozzare.
<<Ma dico sei scemo?!>> alzo la voce guardandolo male.
<<Qui l'unico scemo sei tu, ti ha detto che ti ama e non hai intenzione di cambiare i tuoi piani. Hai un talento per far soffrire te stesso e le persone che ti stanno intorno Yoongi>> risponde lui alzandosi.
Abbasso lo sguardo verso quella tazza in cui è rimasto solo un fondo di caffè, amaro e scuro come le mie giornate prima di incontrare quel biondino.
<<Mi dispiace Yoongi, ma non ho intenzione di lasciarti spezzare il cuore di Jimin>> interrompe i miei pensieri Nam.
<<Eh? Che cosa vuoi fare?!>> mi alzo a mia volta e mi avvicino a lui.
<<Fare in modo che Park Jimin venga a scoprire cosa nasconde Min Yoongi nel suo cuore>> risponde avvicinandosi a quella porta da cui ero entrato qualche ora prima.

"Sta mentendo, non fare nulla Yoongi. Non fare niente." penso guardandolo impassibile.

Namjoon sospira e si volta verso di me: <<Jimin deve sapere la verità>> dice aprendo la porta e invitandomi ad uscire.

"Jimin deve sapere la verità" ripeto quelle parole fra me e me mentre esco dall'appartamento di Nam.

<<Hey Yoongi!>> mi chiama alle mie spalle.
Mi volto verso di lui ancora perso fra i miei pensieri.
<<Diglielo.>> Nam pronuncia quella parola con così tanta durezza che mi colpisce.
Annuisco in risposta e inizio a scendere le scale, Nam ha ragione e Jimin deve sapere la verità.

Inizio a scendere con una lentezza indescrivibile la scala di quel palazzo, forse per perdere tempo e sperare di non trovare Jimin al mio ritorno, o forse perché avevo bisogno di tempo per trovare il coraggio e le parole che mi mancano sempre quando i nostri sguardi si incontrano.

“Ti amo Jimin, se posso pensarlo posso dirglielo” penso uscendo da quel palazzo dopo minuti infiniti.

<<Posso farcela>> mi incoraggio ad alta voce mentre un sorriso prende posto sul mio volto, le gambe che quasi corrono verso casa e il cuore più allegro di sempre.

-ˋˏ ༻❁༺ ˎˊ-

22 Dicembre, 11:40 a.m.

Yoongi era quasi arrivato quando vide una persona, che gli parve di aver già visto, parlare insieme a quello che, senza ombra di dubbio, era Jimin.
Non ci impiegò molto a realizzare che si trattava dello stesso ragazzo del negozio, lo stesso ragazzo che guardava e sorrideva troppo a Jimin.
<<Jimin! Pensavo di trovarti ancora a letto>> disse Yoongi avvicinandosi a loro.
Il più piccolo non rispose e abbassò lo sguardo, mentre il ragazzo alle sue spalle veniva fulminato dallo sguardo del più grande.
<<Evidentemente mi sono sentito meglio e ho deciso di uscire con un amico>> disse Jimin.
<<Amico? Mmh... eppure a me sembra che voi vi siate visti per la prima e unica volta in quel negozietto>> rispose Yoongi cercando di non far trasparire la sua gelosia.
<<Si può sapere che cosa vuoi?!>> alzò la voce il più piccolo sollevando lo sguardo da terra.
Lo sguardo di Yoongi si addolcì, nel momento in cui incontrò quello di Jimin.

"Riempire le tue labbra di baci davanti a questo tuo presunto amico, urlare che ti amo davanti a tutti e perdermi nei tuoi occhi senza sentire il bisogno di nascondermi dai miei sentimenti..." pensò il più grande.

<<Niente, scusa Jimin...>> rispose invece il più grande superando entrambi, senza lasciarsi scappare l'opportunità di colpire il ragazzo del negozio con la spalla.
Il più piccolo lo seguì con lo sguardo, Yoongi, ai suoi occhi, in quei giorni era diventato molto strano e non riusciva a capirne il motivo.

"Vorrei poterti far innamorare di me come tu fai con me ogni singolo secondo" pensò continuando a guardare il suo Hyung da lontano.

*Jimin's pov*

<<Andiamo?>> dice Jungkook interrompendo i miei pensieri.
Lo guardo e sorrido annuendo, ma non è uno dei miei soliti sorrisi. Sembra quasi una forzatura, un obbligo a sembrare gentile quando quello che vorrei è seguire Yoongi per capire cosa gli sia preso.

Abbandono i miei pensieri e, insieme a Jungkook, inizio a camminare verso il centro di Seul.
<<Raccontami un po' di te>> dico cercando di rompere il ghiaccio.
<<Umh.. non sono una persona molto interessante, quando ho del tempo libero mi piace montare dei video fatti durante i miei viaggi o andare in palestra>> risponde lui.
<<Secondo me è molto interessante>> cerco di mentire ma fallisco facendo ridacchiare il ragazzo al mio fianco.
<<Davvero?>>
La sua risata mi contagia e mi ritrovo a confessare: <<Non molto, il mio mondo è lontano dal montaggio dei video>>

"A dire la verità non so più se il mio mondo sia la danza o Yoongi..." penso facendo scomparire il mio sorriso e abbassando lo sguardo.

Jungkook si ferma e posa lo sguardo su di me, porta due dita sotto al mio mento e solleva il mio volto.
<<Va tutto bene?>> domanda preoccupato.
Cerco di abbozzare un sorriso, ma quello che esce fuori è una smorfia che fa sorridere il ragazzo davanti a me.
Il suo tocco deciso contrasta quello sempre insicuro di Yoongi, le sue mani calde sono il contrario di quelle sempre fredde del mio Hyung.
Incontro lo sguardo di Jungkook e il mio cuore rimane impassibile, le mie guance non le sento andare a fuoco e nemmeno mezza farfalla vola nel mio stomaco.
<<Hai una ciglia sotto l'occhio>> sorride lui interrompendo il silenzio che si era formato.
Alla cieca provo a levarla finendo per far ridere il ragazzo davanti a me: <<Aspetta faccio io...>> ridacchia portando un dito sulla mia guancia.
<<Grazie...>> dico sentendo il suo tocco delicato allontanarsi dal mio volto.

*Yoongi's pov*

Cioccolatini, ecco che cosa mi serve. Un ottimo accompagnamento a quello che dovrò dire a Jimin, anche perchè la dolcezza della mia confessione non sarà mai all'altezza di quella del cioccolato.
E bene sì, Namjoon aveva ragione e io ho deciso di dire tutto a quel biondino. Nessun particolare sarà omesso, confesserò tutto e per la prima volta nella mia vita non mi nasconderò.

Mentre cammino per le strade affollate di Seoul alla ricerca di una cioccolateria o di una pasticceria, una chioma bionda attira la mia attenzione. Una chioma che conosco troppo bene, una chioma che riconoscerei in mezzo a mille persone.
È Jimin, insieme a quel ragazzo moro di cui ancora non conosco il nome.
Quello che vedo mi fa cadere il mondo addosso, sono molto vicini, troppo vicini.

"Jimin..." penso guardandolo da lontano mentre, quel cuore, che lui ha sempre definito di pietra, inizia a spezzarsi all'idea di aver aspettato troppo.

Mistletoe | 𝘆𝗼𝗼𝗻𝗺𝗶𝗻Where stories live. Discover now