In questi giorni ho cercato in tutti i modi di distrarlo,soprattutto questa notte quando a mezzanotte sono stata la prima a fargli gli Auguri. 20 anni. Il mio amore oggi compie 20 anni. Ho preparato qualcosa di speciale per lui,per noi. Questa mattina non l'ho ancora incontrato anche perché ognuno ha dormito a casa sua e non abbiamo avuto il tempo per incontrarci questa mattina. Ho comunque pensato a fargli la prima sorpresa,una semplice colazione,composta dal suo adorato caffè nero,due Muffin al cioccolato fondente e menta e infine qualche cioccolatino a forma di cuore dalla carta rossa laminata. Infilo la mano in una delle tasche dei miei jeans per recuperare qualche moneta da inserire nella macchinetta. Introduco all'incirca un dollaro e faccio scendere il liquido marrone nel bicchiere di carta bianco. Il profumo forte ma soave del caffe mi invade subito le narici mentre io Lascio che i miei pensieri sprofondino in esso. ripenso al bigliettino scritto all interno della scatola. Sorrido dolcemente.

-"Buongiorno amore mio,spero che questo primo,piccolo pensierino ti abbia almeno un pochino rallegrato la giornata,Ti amo tanto Amore" Come un prefisso,mi volto udendo la voce del diretto interessato,tra le mani ha il biglietto che gli ho dedicato questa mattina ed è più bello che mai. Indossa una tuta Nike grigia e una felpa dello stesso colore con qualche dettaglio rosso e blu.
-"Bimba,ti ringrazio per la colazione,ma avrei preferito qualcos altro invece del cibo." Mi afferra per i fianchi schiacciandomi contro il suo petto. Sorrido cercando di non versare il caffè sul pavimento,lo bacio dolcemente facendolo ricambiare. Lo accarezzo lentamente sul viso e lo guardo fintamente spregiosa.

-"Hm no. Devi aspettare ancora per avere quello." Sposto la mano libera sulla nuca sfiorandolo solamente con le unghie. Ho scoperto che i grattini sono come droga per lui,e giuro,starei per sempre a farglieli,anche solamente per sentire quei dolci mugolii che emette quando siamo in quel momento. Alla mia affermazione le sue labbra si imbronciano manco fosse un bambino.

-"Piccola dai,non puoi punirmi in questo modo. Ieri non l'abbiamo fatto,sono un uomo io. Ho dei bisogni lo sai,poi oggi è il mio compleanno,quindi come minimo me lo devi su-" tenta di dire ovvio mentre gli copro subito la bocca per farlo tacere,il mio viso è dello stesso colore di una fragola matura mentre i miei occhi alternando a destra e sinistra per controllare se qualcuno avesse sentito,tiro un sospiro di sollievo quando noto poche persone anche disinteressate.
-"Baby." Mi riprende,gli dedico completamente la mia attenzione.
-"La nostra età è costituita dal 99% di ormoni a palla,non penso che le persone si scandalizzino se parliamo di queste cose,non siamo più dei bambini. In più siamo fidanzati,quindi è più che ovvio che non ci guardiamo solamente negli occhi." Afferma fiero,con tanto di mento alzato e braccia incrociate. Lo osservo per un attimo per poi scoppiare a ridere,direttamente davanti al suo volto.

-"Sei proprio Cretino.." mormoro continuando a ridere,mi stacco da lui iniziando a camminare,bevo tutto d'un fiato il caffè ancora caldo e getto per poi gettare il bicchiere vuoto nella pattumiera vicina. sussulto quando la sua mano maestosa afferra il mio piccolo polso trascinandomi di nuovo tra le sue braccia.

-"Un cretino pazzo di te però.." mormora abbassandosi,lentamente struscia il dorso del suo naso contro il mio in una coccola tenera,una delle poche che mi concede. Lo guardo negli occhi cercando di portare con me ogni ricordo indimenticabile,ogni notte,ogni singola promessa suggellata tra due corpi ma un solo cuore.

-"Vieni con me.." sussurro prendendolo per mano e iniziando a correre come bambini spensierati nel nostro mondo formato di castelli fatto di sogni infrangili ma allo stesso tempo estremamente fragili.

~

-"Che ci facciamo qui Bambina?" Il mio ragazzo osserva il negozio in cui l'ho portato. Lo conosce molto bene,gli è piuttosto familiare.

-"Ecco io,dato che hai tantissimi tatuaggi,ho pensato fosse un idea carina farne uno insieme. Ma certo,se non ti va va benissimo amore eh,non farti minimamente problemi se non te la senti,puoi anche rifiutare perché magari ti sentì sotto pressione o obbligato,ma ti assicuro che non è mia intenz-" vengo fermata da un suo dolce bacio a stampo,poi una carezza e una coccola.

-"Tranquilla amore,voglio farlo. Anche subito. Forza,andiamo." Mi afferra saldamente la mano e insieme entriamo in quello che sembra un covo. Noto subito una superficie di una ventina di metri quadrati,con sei postazioni. Il negozio è diviso in realizzazione di tatuaggi e realizzazione di Piercing. La prima cosa che salta all occhio è la sala d'attesa decisamente vistosa. Il pavimento sembra quello di una scacchiera bianca e nera,le mura sono di un grigio scuro opaco con il soffitto bianco ottico. Ai lati della stanza sparpagliati qua e là,c'è la presenza di numerosi divani così da far star comodi tutti i clienti in attesa per la creazione della propria richiesta. Il locale inoltre è diviso in qualche cubo che si dedica solamente alla sterilizzazione,cosa importantissima per chi compie questo tipo di lavoro,dunque qualche lavandino fornito di due livelli a pedali con semplice acqua corrente calda e fredda. A destra
un distributore di prodotto antisettico per il lavaggio delle mani e distributore di carta a perdere. Ai lati dei Box ci sono delle cassettiere nelle quali sono presenti tutte le attrezzature di materiale non permeabile e facilmente lavabile e disinfettabile. Il mio sguardo cade di nuovo sul pavimento che sembra di un materiale particolare,privo di fessure,completamente lucido,simile al marmo. Ancora con le dita intrecciate in quelle di Ian sorpassiamo un'altra porta addentrandoci completamente nel vero e proprio laboratorio,al lati della stanza,dietro una porta dal colore bianco sporco deve essere presente un semplice bagno per il personale. Sul fondo dalla stanza invece le ultime cose futili come un semplice armadio della quale è sconosciuta l'usanza è un classico kit di pronto soccorso contenente il materiale di prima medicazione.
Ian sembra conoscere a memoria ormai la strada,tante quelle volte che ha messo piede qui dentro. Mano mano che attraversiamo il negozio,passando da una stanza all'altra incontriamo vari impiegati,la maggior parte ragazze,e ciò mi rende al quanti nervosa e gelosa.

-"Nick?" Il moro sposta delle tende entrando nel ultimo studio,quello del titolare credo,colui che ci accoglie alzandosi subito e abbandonando il suo lavoro.

-"Ian,Amico Che piacere. Di nuovo qui?" Il suo sguardo da Adone passa da Ian a me,continuamente. Un ragazzo alto di statura,dalle spalle larghe e completamente Tatuato. I capelli sono di un biondo ossigenato e il viso ricoperto di buchi causati da Piercing tolti nel corso del tempo.

-"Oggi ho qualcosa di speciale. Sono qui con la mia ragazza." Mi indica lasciandomi la mano. Cambia totalmente impostazione notando l'atteggiamento da piaccio e assunto dall amico. Il braccio del mio fidanzato,attraversa la mia vita in una morsa brutale,possessiva.

-"Che bella ragazza,Molto piacere. Io sono Nick. Il tatuatore personale di Ian." Mi guarda negli occhi cercando i miei,cosa che non gli concedo. Non ricambio minimamente lo sguardo. In risposta non faccio altro che spostare lo sguardo a una vetrina. Solo adesso noto le varie certificazioni di conformità e i manuali d'uso delle apparecchiature. Tutte incorniciate per bene in qualche quadretto. Bravo Nick,sei ancora più narcisista di quanto già non sembri.

-"Piacere." Mormoro senza spostare lo sguardo. Il biondo capendo in che terreno sta trotterellando fa un passo indietro,fino a tornare al suo posto. Ian è rimasto in silenzio,ma penso sia bastato il suo sguardo per fulminarlo seduta stante e farlo accucciare come il migliore dei cagnolini.

-"Cosa posso fare per voi ragazzi oggi?" Cambia totalmente atteggiamento,tornando professionale e soprattutto uomo. Allora sorrido pronta a mostrare il mio lavoro. Prima di far vedere la mia opera mi volto verso Ian e lo bacio dolcemente.

-"Non guardare.." mormoro,chiude subito gli occhi annuendo. Insomma,ho passato l'intera nottata a scegliere il Font della frase che voglio incidere sui nostri corpi. Lo bacio ancora per poi avvicinarmi al ragazzo davanti a me. Dalla tasca posteriore dei Jeans estraggo un foglio piegato in varie parti per poi aprirlo e appoggiarlo sulla scrivania.

All The Stars For Us

Let The Game Begin Where stories live. Discover now