Capitolo 2

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Appena uscito dalla biblioteca Donghyuck arrestò la corsa di Chenle "Ehi ehi ma che diavolo!?!? Fermati!! Ma che ti è saltato in mente!?" Chenle ormai con il fiatone gli rispose "Che mi è saltato in mente?! Ti rendi conto di quello che stavi facendo?! Mark Lee! Con tante persone proprio con lui dovevi andare a mangiare! Ti sei mai chiesto perché nessuno gli rivolge la parola?" Donghyuck era sempre più sconvolto, non riusciva a capire quello che la mentina stesse cercando di dirgli. "Non capisco cosa ho fatto di male, sembra tranquillo come ragazzo, e poi perché dovrei stargli alla larga!? Poi, scusa, come ti sei permesso di portarmi via così da lui? Tanto condividiamo la stanza, lo rivedrò stasera!" "Cosa?! Condividete la stanza? Oh mio Dio questa si che è una disgrazia! Comunque, ti chiedo scusa, non dovevo trascinarti via così, ho sbagliato" "Accetto volentieri le tue scuse, ma ancora non capisco perché debba stargli lontano" "Adesso non mi va di raccontarti tutta la storia, comunque, ti andrebbe di venire in stanza con me? Così ti presento il mio fidanzato e i miei amici!" Alla parola fidanzato Donghyuck sgranò gli occhi, non gli sembrava vero, che anche Chenle fosse gay? Ovvio che si da quello che aveva appena affermato.
Non poteva credere alle sue orecchie, eppure non gli sembrava che sul corpo di Chenle ci fosse qualche livido o qualche taglio, a prima vista il ragazzo era sanissimo. "Scusa hai detto fidanzato?" Gli chiese Donghyuck stralunato "sì, perché? Ti da forse fastidio il fatto che io sia omosessuale?" Chiese il giovane dai capelli verdi con aria dispiaciuta "No affatto, lo sono anche io. Solo mi chiedevo per quale motivo non hai lividi o segni evidenti" "Ma che lividi?" Chenle non capiva a cosa Donghyuck si stesse riferendo "Perché dovrei averne scusa?" "Io, ecco, pensavo che gli omosessuali a scuola non fossero ammessi, per questo solitamente vengono presi di mira, sai io ci sono passato" Disse con aria dispiaciuta hyuckie "ahh ecco a cosa ti riferivi, tranquillo qui da noi se mantieni un profilo basso nessuno ti dice niente" Gli sorrise di rimando Chenle.

Una volta entrato nella camera del più piccolo Donghyuck sgranò gli occhi. Pacchi di snack ovunque, popcorn sparsi dappertutto, un ragazzo dai capelli rosa stava saltellando su uno dei quattro letti, due si stavano azzuffando giocosamente sul pavimento davanti la tv, e un altro ragazzo dai capelli castano scuro stava chattando svogliatamente sul telefonino.
"Ragazzi vi presento il nuovo arrivato, si chiama Donghyuck! " Il Chiasso terminò per una frazione di secondo poi successivamente hyuckie vide tre ragazzi fare a gara per avvicinarsi di più a lui, tanto ché fece due passi in dietro andando così a scontrarsi con la parete. Il ragazzo dai capelli rosa arrivò per primo davanti a Donghyuck "Ciao io sono Jaemin!" Gli porse anche la mano, stretta che hyuckie ricambiò debolmente, il rosato gli mostrò invece un sorriso a 32 denti. Poi si presentò davanti la sua visuale il giovane dai capelli corvini "Ciao io sono Jeno! Piacere di conoscerti" Quest'ultimo coinvolse il più grande in un abbraccio lasciandolo così leggermente sconvolto. L'ultimo arrivato aveva i capelli castano chiaro e gli si presentò davanti semplicemente con un piccolo inchino "piacere io sono Jisung, e sono il fidanzato di Chenle, non vedo l'ora di diventare buoni amici!" Donghyuck pensò subito che l'ultimo assomigliasse decisamente ad un pulcino, era veramente carino.
Una volta finite le presentazioni il misterioso ragazzo dai capelli castano scuro si alzò improvvisamente e se ne andò tirando una spallata a Donghyuck. "Ahh scusalo, RENJUN SEI SEMPRE IL SOLITO! L'EDUCAZIONE DOVE CE L'HAI? " urlò Chenle contro Renjun che prontamente gli fece il dito medio.

Così Donghyuck passò un pomeriggio in compagnia di quei piccoli tornadi, si trovò molto bene in mezzo a quegli scalmanati, e rivalutò Chenle "mi ero fatto davvero una cattiva impressione su di lui, ho sbagliato a giudicarlo così presto, sarà che ormai non mi fido più di nessuno"

La sera verso le 19 Donghyuck decise di tornare in stanza, anche per poter cogliere l'occasione di parlare con Mark e di chiedergli scusa per il comportamento di Chenle, poi perché no magari conoscerlo anche meglio.

Appena aprì la porta ciò che trovò davanti ai suoi occhi lo lasciò esterrefatto, Mark stava dormendo con le cuffiette nelle orecchie e con segni di lacrime ormai asciutte sulle guance, questa vista scatenò in Donghyuck delle emozioni veramente forti, tristezza in maggior parte, non capiva come quel bellissimo fiore potesse portare dentro di sé così tanto dolore, e anche un po' di tenerezza nel vedere quel corpo così apparentemente fragile dormire stringendo debolmente un cuscino tra le braccia.
Allora Donghyuck prese delicatamente le cuffiette dalle orecchie di Mark e le sfilò via, poi prese una coperta e gliela Adagio lentamente sul corpo. Il Corvino emise poi qualche strano verso, suoni che Donghyuck non riuscì a decifrare, così per paura di svegliarlo lo lasciò stare e si mise a fare i compiti sul suo letto, lanciando di tanto in tanto qualche occhiata al più grande, solo per vedere se stesse dormendo serenamente. Donghyuck non capiva come fosse possibile che quel ragazzo gli scatenasse così tanti sentimenti contrastanti, da una parte sentiva di volergli un bene immenso, dall'altra però non lo conosceva. Voleva sicuramente sapere molto di più sul suo conto, in fondo sentiva come se qualcosa li tenesse legati, forse un piccolo filo invisibile si stava legando intorno ai loro mignoli, il destino aveva appena deciso la vita dei due giovani, ma ciò che avevano passato non era nulla in confronto a ciò che avrebbero dovuto affrontare nel futuro, forse da soli, magari insieme

°I want you here°Where stories live. Discover now