You're safe with me

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Sam, dopo quella giornata stressante e dopo essersi sorbito le urla di suo padre cariche di rabbia ed astio, si recò come di consueto al Jazz.
Questa volta non ci andò leggero con il drink, optando per della Vodka, racchiusa in un bicchiere fin troppo grande per lo stomaco di un astemio. Sam, però, essendo tutt'altro che astemio, prese a bere velocemente la sua bibita, incurante.
La testa gli pulsava e i pensieri, dentro essa, facevano a schiaffi tra loro per avere il dominio sulla sua mente. Tutto stava ricominciando ad andare a rotoli. La furia di suo padre, dopo anni, si era risvegliata e questo non avrebbe portato a niente di buono, se non a guai irreparabili e terribili, a cui il biondo non volle pensare, ingerendo di getto un altro sorso di Vodka colmo di angoscia e solitudine.
Tra tutti quei suoni distanti e quelle voci ovattate, una in particolare si fece chiara e cristallina alle orecchie di Sam, che alzò lo sguardo di scatto per vedere a chi essa appartenesse.
Il biondo sgranò gli occhi.
-Credo che l'alcool ora mi dia anche le allucinazioni, cazzo- imprecò divertendo la nuova arrivata
-Non è l'alcool, Sam. Sono proprio io- si indicò lei
-Deborah Owens?- domandò smarrito ed incredulo
-In carne ed ossa-
-E tu da quando..?-
-Qualche settimana, a dire il vero. Ce ne ho messo di tempo per risistemarmi, ma ora sono qui, pimpante come una volta- sorrise smagliante lei
-Che bello- si finse entusiasta lui
-Allora, cosa mi racconti Sammy?- chiese interessata poggiando il capo su una mano, facendolo scoppiare a ridere
-Se non ti conoscessi, Owens, potresti anche risultare convincente con quel tono da scolaretta verginella- la sfotté
-Che vuoi dire?- aggrottò le sopracciglia lei
-Ti conosco, Debbie. Ho passato tutta la mia adolescenza con te, so che non sei la tipica che verrebbe da me a chiedermi qualcosa a proposito della mia vita, se non per un tuo interesse personale-
-Ma sono anni che dobbiamo vederci, Scott!-
-Neanche il tempo sarebbe in grado di cambiare una come te- le disse sinceramente, lasciandola interdetta e quasi.. ferita.
-Perciò dimmi cos'è che vuoi e finiscila di fare sceneggiate-
Debbie guardò Sam furente. Il tono che stava usando con lei era da vero stronzo, da menefreghista. Sam Scott non era cambiato di una virgola, ma solo peggiorato.
-Credevo saresti andato alla festa di Eleonor stasera- andò dritta al punto.
Il biondo la guardò di sottecchi senza scomporsi.
-Delle voci mi hanno detto che vi frequentavate-
-Esatto, ma ora non sono più ben visto da Eleonor, né dalla sua famiglia, perciò sono qui solo soletto ad ingerire della buona Vodka risanatrice- fu schietto, provando finalmente indifferenza nel pensare alla ragazza
-Cos'è successo tra voi?-
-Stai nel tuo, Owens- la zittì
-Come ha fatto Roger a soffiartela, io proprio non lo capisco. Non solo te l'ha soffiata, ma ha anche deciso di intraprendere con lei una relazione seria. Roger Taylor, il mio Roger. Quello che oltre a me non avrebbe mai voluto nessun'altra- Debbie parlò con pura incredulità
-Succede- si strinse nelle spalle lui
-Sam- la bionda allungò una mano verso quelle del ragazzo, che le ritrasse con uno scatto felino
-Non provare nemmeno a toccarmi Owens! Mi hai già preso per il culo una volta, non te lo lascerò fare di nuovo, sappilo-
-Stammi a sentire-
-Si può sapere cosa cazzo vuoi da me? Io sono venuto qui per stare solo, non per sorbirmi le tue chiacchiere da completa idiota-
-Io e te vogliamo la stessa cosa, Sam Scott, e tu lo sai- gli disse diretta senza prestare ascolto ai suoi borbottii da ragazzo fin troppo brillo
-Ma cosa cazzo stai dicendo?- Sam si portò le mani alle tempie, esausto
-Tu vuoi Eleonor e io voglio Roger. Vogliamo entrambi allontanarli, o sbaglio?-
Sam, a quel punto, piantò i suoi occhi azzurro/verdi in quelli del medesimo colore della bionda, esplodendo in una risata isterica.
-Fammi capire, tu vorresti Roger?-
-Si, problemi?-
-Se ci sono problemi mi chiedi? Per te una miriade! Tu lo hai fatto stare da cani, Debbie. Solo io, John e la mia famiglia sappiamo quanto Roger sia stato di merda a causa della tua stronzaggine, del tuo egoismo, del tuo lato da approfittatrice. Lui non ti vuole più, ti ha dimenticata, fattene una ragione- le sputò in faccia la verità senza rimorso
-E da quando tu staresti dalla parte di Roger?-
-Io non sto dalla parte di nessuno, se non dalla mia. Però odio le stronze approfittatrici come te e su questa cosa sono identico e spiccicato a mio cugino, perciò so che lui non desidererebbe mai più di averti affianco- Sam tirò indietro la propria sedia pronto a piantarla in asso
-Io posso riprendermelo, se voglio-
-Ah, davvero? Ti sei svegliata tardi, Owens, la guerra è finita da un pezzo- le sorrise sghembo lui, ormai in balia dell'alcool in circolo
-Io sono sempre in tempo, io sono Deborah Owens! Roger moriva per me e non ci credo che un nano di un metro e cinquanta scarso possa davvero avergli annebbiato così tanto il cervello, è impossibile- anche lei si portò dritta battendo con violenza un piede a terra.
Sam rise nuovamente, scuotendo poi il capo.
-Che cazzo ti ridi, eh?-
-Rido perché sei una povera bimba illusa di avere ogni situazione in pugno-
-Rido perché tu sei una povera ragazzina superficiale, che si basa sulla competizione tra due corpi, che fa gara a chi tra le due sia più alta, non pensando minimamente al punto cruciale della situazione-
-Sarebbe? Illuminami, genio- lo spronò spalancando le braccia
-Che quei due sono fatti l'uno per l'altra, te lo garantisco-
-Balle!- sbottò Debbie non volendo credere a quelle rivelazioni
-Eleonor è arrivata nella vita di Roger e gliel'ha stravolta con la sua sola presenza. Tu conosci il temperamento di Roger, beh, Eleonor sa tenergli testa alla grande, si uccidono a parole e ogni volta ritornano più forti di prima. Io sono stato in mezzo a quella situazione e ho dovuto sbatterci la testa per capirlo. Forse se non fossi sotto effetto dell'alcool neanche te le direi queste cose, ma sai? Non me ne frega un cazzo, io te le dico!-
-Nessun'altra è fatta per Rog al di fuori di me-
-Ti piacerebbe-
-Smettila Sam, stai solo sparando sentenze per via dell'alcool..-
-Fattene una fottuta ragione, Debbie. Non puoi e non potrai mai competere con Eleonor, perché Roger ne è fottutamente infatuato. Ma che dico infatuato? Lui è pazzo di lei, potrei anche azzardarmi a dire che la ama, dato che con gli occhi la brama dal primo giorno in cui li ho visti insieme-
Quelle parole colpirono come palle di cannone il cuore di Debbie, la quale incassò senza dire niente.
-Io sono stato il loro ostacolo, accecato dalle provocazioni di mio padre, che voleva vedermi primeggiare in tutto su Roger, ma ora sono stanco. Io voglio farmi la mia vita lontana da quei due, che si vivano la loro favola, ma tu, mio padre e chiunque altro, lasciatemi in pace, perché io è solo questo che pretendo: pace-
Detto ciò Sam sparì dalla visuale di Debbie, lasciando il Jazz.

The Only Exception // R.M.T.Donde viven las historias. Descúbrelo ahora