"-Sam!- lo richiamò con le lacrime a bagnarle il viso, sentendosi un groppo in gola
-Vattene!- le urlò Sam
-No, no che non me ne vado! Io non ti lascio qui-
-Invece devi, io non ti voglio più nella mia vita, tu non mi servi più a niente, se non a sfogare le mie voglie!- fu tagliente il biondo, sentendosi un verme dentro.
Quella frase fu l'ennesima coltellata per Victoria che, malgrado tutto, non demorse.
-Tu stai male Sam- gli disse flebile
-Tu stai male, io lo vedo, io ti conosco Samuel Scott- gli si avvicinò piano
-Tu non mi conosci affatto, invece! Nessuno mi conosce- il ragazzo le si allontanò d'istinto, non volendo toccarla per quanto si sentiva sporco
-Lascia che io ti aiuti, per favore- lo supplicò un'ultima volta Victoria, lacerata dal dolore.
Sam negò, chinando il capo subito dopo.
-Non ho bisogno del tuo aiuto-"

-Okay allora- annuì impassibile lei, muovendo un passo indietro.
Sam non si scompose, rimanendo, però, di sasso. Lei non aveva insistito come in passato, si era arresa subito, decidendo di abbandonarlo invece di provare a combattere per lui.
-Statemi bene tu e la tua Eleonor- gli sorrise falsamente la mora, lasciandolo lì.

-

-Fidanzata?!- per poco Dylan non si strozzò con il proprio caffè, sputandone un bel po' sul giornale che stava leggendo.
George rise, mentre Claire e Laura stavano esultando contente.
-Si papà, fidanzata, ancora ci senti bene- confermò Eleonor seduta di fronte a lui
-E me lo dici così? Prima Claire, ora tu. Ma poi tu e Roger non eravate solo buoni amici?- l'uomo pareva incredulo
-Dicono tutti così- scosse il capo divertito George
-E dai amore, non farla tragica ora- lo abbracciò da dietro la moglie per confortarlo
-Io impazzirò con voi- Dylan si portò una mano sulla fronte per disperazione, tenendo gli occhi strabuzzati.
Era abituato con Claire, data la storia che la figlia aveva avuto con Michael, ma con Eleonor si era trovato del tutto impreparato. La più grande si era sempre dimostrata super testarda e abbastanza forte da tenergli testa, mentre la più piccola, essendo tale, Dylan la vedeva ancora un po' come la sua bambina da proteggere.
Anche perché Eleonor stessa aveva raccontato alla famiglia aneddoti riguardanti la poca serietà di Roger.
-Ho quasi diciotto anni papy, so ciò che faccio-
-Mi avessi detto che ne hai trenta!-
-L'amore non ha età pa'!- lo riprese aggrottando le sopracciglia Claire, cingendo le spalle della sorella
-Vecchio Cooper arrenditi, quando si alleano c'è poco da fare- se la rise nuovamente George terminando la sua tazza di cereali.
Dylan sbuffò guardando seriamente le figlie, non deciso a demordere.
-Vogliamo andare El? Dopo devo studiare- l'avvertì il fratello intimandola
-Oh si, andiamo- Eleonor si ricompose sgombrando il tavolo dalle stoviglie che aveva utilizzato e dopodiché salutò velocemente tutti i famigliari uscendo con George
-Com'è felice!- Laura sorrise sognante
-Le ci voleva proprio- disse, invece, Claire sedendosi di fronte al padre, notandolo stranamente silenzioso
-Dai, ora non prenderla così a male vecchio Cooper, doveva pur succedere presto o tardi. Non credi?- la mora cercò di farlo ragionare
-E' così piccola, Claire-
-Ha diciotto anni ormai, Dylan!- sbottò Laura
-Deve fare le sue esperienze, lo hai detto anche tu a suo tempo. Io alla sua età avevo già George, vorrei ricordarti-
-Lei stessa ci ha detto che Roger è un donnaiolo, uno che pensa prima a sé stesso, fregandosene del resto. Cos'è cambiato?- domandò preoccupato
-Lui, papà- affermò Claire decisa
-O perlomeno lo sta facendo, per El-
L'uomo non parlò più, trovando inutile il solo pensiero di farlo, sapendo che con sua moglie e Claire sarebbe stata, a prescindere, una battaglia persa.

-

Giunti alla Bright Company, Eleonor e George entrarono salutando tutti, che furono felicissimi di rivedere la ragazza, raggiungendo a passo spedito l'ormai ex ufficio della prima, volendo andarsene al più presto.
-Ti serve una mano?- chiese George alla sorella vedendola indaffarata a riempire una piccola scatola che si erano portati dietro
-No, solo altre due cosette e possiamo andare- gli sorrise
-Sei triste?- le domandò, poi, scorgendo della silenziosa tristezza in quel sorriso
-No, triste no. Amareggiata, mi ero abituata a questo lavoro- si strinse nelle spalle
-Infatti trovo che tutto questo sia ingiusto-
I due fratelli si voltarono verso la porta, riconoscendo Nelson appoggiato allo stipite di essa.
-Nels- Eleonor lo guardò sorpresa
-Che ci fai qui?-
-Cara mi ha detto che eri venuta, quindi ci tenevo a salutarti. Sono incazzato nero, credimi- il moro le si avvicinò tristemente
-Stai tranquillo, passerà- gli disse speranzosa
-Non riesco a stare tranquillo, mia cugina è una stronza e merita delle conseguenze per le sue azioni-
-Non le piacevo, tutto qui. È umana. Saprà trovare chi farà al caso suo, vedrai-
Nelson guardò silenziosamente George, che scosse il capo, come a volergli dire di arrendersi, perché Eleonor era convinta di ciò che stava dicendo.
-E va bene, non tenterò ulteriormente di farti capire quanto mia cugina sia stronza, perciò mi limiterò a darti questo- il ragazzo le pose un cofanetto, che Eleonor aprì curiosamente, trovando all'interno di esso un bracciale d'argento con un ciondolo a forma di quadrifoglio
-Wow, Nelson, è bellissimo!-
-Sicura che ti piace?-
-Si credimi-
-In effetti è molto bello- lo osservò George, aiutando la sorella ad indossarlo nel polso sinistro
-A cosa devo questo regalo?-
-Vedilo come il gesto di un amico triste che ha perso la sua socia con la quale finalmente riusciva a divertirsi al lavoro- assunse un'espressione disperata il moro, divertendo i due
-Lo apprezzo tanto, ma non dovevi- Eleonor gli afferrò le mani sorridendogli dolcemente
-E' questo che fanno gli amici- Nelson ricambiò il sorriso
-Cooper?- la voce di Nicole sembrò disintegrare quell'atmosfera pacifica che si era venuta a creare nella stanza.
La ragazza era realmente sorpresa di vedere Eleonor lì.
-Signorina Bright- la castana non si scompose
-Faresti più bella figura ad andartene, te lo consiglio- le disse a denti stretti il cugino.
Nicole portò il suo sguardo a George, che lo distolse nell'immediato, tornando poi a guardare Eleonor. La rossa non tradiva la minima emozione.
-Possiamo parlare?- si rivolse a lei
-In privato, preferibilmente-
-Non mi sembra il caso- l'ammonì George in difesa della sorella
-Vedi di sparire, anzi- aggiunse Nelson.
Eleonor scrutò i due silenziosamente.
-Ragazzi, uscireste?- chiese loro gentilmente
-Cosa? Sei impazzita?- sbarrò gli occhi il fratello
-Fidati di me, George- lo tranquillizzò, convincendolo a fatica, esattamente come Nelson, che guardò Nicole in cagnesco prima di andarsene
-Bene, siamo sole- allargò le braccia la castana
-Che ci fai qui?-
-Avevo dimenticato le foto, pensavo addirittura che avessi dato loro fuoco- fu sincera.
Nicole tentò di trattenere una risatina.
-Perché Cooper?-
-Cosa?-
-Perché ti sei licenziata pur di non distruggere la mia carriera?- le domandò realmente curiosa.
Eleonor si guardò attorno, decidendo di essere onesta.
-Perché io non sono come te- ammise schietta
-Io non ho mai cercato e tantomeno voluto danneggiarti. Ti sentivo cantare mentre eri in studio e riuscivo a percepire l'amore che ci stavi mettendo, perché mai avrei dovuto toglierti tutto ciò?-
Nicole non lo diede a vedere, ma quella risposta la spiazzò e non poco.
-Ma capisco che non ti sono mai stata a genio e questo non posso cambiarlo, perciò mi limiterò ad andarmene cercando un altro lavoro in cui sarò benvoluta-
-Se non ti dispiace ora vorrei andarmene, mio fratello ha degli impegni..- la superò
-Aspetta un attimo- la rossa non si mosse chiedendole di fermarsi
-C'è altro?-
Nicole si voltò, volendola guardare in volto.
-Non andartene, voglio che resti a lavorare con me- le disse fredda e distaccata come al suo solito, lasciando Eleonor esterrefatta
-Cosa.. hai detto?- la castana pensò di aver capito male
-Quello che hai sentito- le ribadì
-Ti sono grata per ciò che hai fatto, nessuno avrebbe mai fatto una cosa simile per.. proteggermi e il modo migliore per sdebitarmi mi sembra chiederti di rimanere, ovviamente senza più darti il tormento-
-Non devi sdebitarti, con me non funziona così-
-E' una cosa mia. So che ora nemmeno ti andrebbe di avermi davanti, ma pensaci. Svolgevi bene le tue pratiche e..-
-E perché, allora, mi hai sempre rinfacciato il contrario?- Eleonor non si contenne.
Un silenzio piuttosto imbarazzante cadde tra le due. Nessuna di loro sapeva cosa dire all'altra, specialmente Nicole.
-El, vogliamo andare?- George irruppe nella stanza in maniera totalmente menefreghista, percependo subito lo sguardo spaurito della rossa addosso
-Sì, arrivo-
-Quindi?- le chiese ancora Nicole
-Domani ti troverò qui alla solita ora?- utilizzò un tono gentile, totalmente nuovo all'orecchio di Eleonor
-Cosa significa?- parlò il castano prima che la sorella potesse farlo
-Sono stata infantile, lo riconosco, ma non rinuncerei mai ad un elemento valido come tua sorella. Perciò spero di poter contare sulla sua presenza domani, qui alla Bright- Nicole rispose direttamente al ragazzo, sorprendendolo per la prima volta a causa del tono maturo e professionale che utilizzò
-Io devo pensarci bene- le disse Eleonor
-Perfetto, spero tu possa giungere alla conclusione giusta. Sarei felice di poter ricominciare da capo con te nella maniera più adeguata-
Eleonor guardò George come alla ricerca di aiuto.
-Rifletterà con me sui pro e sui contro della faccenda e se vorrà restare domani la troverai qui- garantì lui per la castana
-Perfetto, allora buon proseguimento signori Cooper- si congedò da loro lasciando l'ufficio.

-

Eleonor, fra tutti i suoi amici, fu l'ultima ad arrivare a casa May per le prove dei ragazzi. Dopo aver parlato con i suoi genitori a proposito della proposta di Nicole, la castana si era fatta accompagnare dalla madre, dato che era di strada, a casa di Brian e Summer, attraversandone velocemente il viale, volendo sfuggire al freddo pungente di quel primo giorno di Novembre.
Suonò il campanello stringendosi nel proprio giubbotto, rimanendo sorpresa quando ad aprirle fu un ragazzo che non aveva mai visto prima. Era alto, con i capelli ricci e più corti rispetto a Brian e aveva due occhioni azzurri trasparenti da togliere il fiato. I suoi tratti fisionomici erano misti fra quelli di Brian e Summer e ciò fece sorridere Eleonor, che capì che si trattava di Oliver May, l'altro fratello dei due, che non aveva mai avuto l'occasione di conoscere.
-Ciao- salutò timidamente lei
-Ciao, tu devi essere Eleonor- le sorrise gentilmente lui
-Esattamente-
-Piacere, io sono Oliver, il fratello di Brian e Summer-
-Immaginavo, infatti. Il piacere è tutto mio- si strinsero la mano
-La ciurma ti sta aspettando giù, Brian mi aveva avvertito del tuo arrivo- le comunicò indicando dietro di sé
-Sempre in taverna, perciò?-
Il ragazzo annuì e Eleonor lo ringraziò, decidendosi a raggiungere il luogo da lui indicatole, ormai consapevole di come arrivarci da sola. Scese le scale e bussò, udendo un avanti generale pronunciato dai fratelli May.
-Ehilà- aprì la porta mostrandosi a tutti i presenti, con un sorriso smagliante in volto, che si dipinse anche sul viso di Roger non appena la vide
-El!- emisero un gridolino contento tutte le ragazze.
Summer la raggiunse stringendola forte a sé.
-Ti aspettavamo-
-Mi sono sbrigata, lo giuro- cercò di giustificare il proprio ritardo
-Tranquilla piccina- anche Freddie la raggiunse stringendola a sé, facendo lo stesso con Summer, ma con l'altro braccio, approfittando della situazione
-Ci devi raccontare un sacco di cose, però. E soprattutto devi salutare una persona in particolare qui dentro, che sembra andare nel pallone ogni volta che manchi all'appello- il moro sfotté Roger, il quale roteò gli occhi di rimando
-Hai così poca autonomia senza di me Taylor?- gli chiese la castana in tono di sfida.
Il biondo le concesse un sorrisino divertito avvicinandosi a lei.
-Non crederai alle cazzate di Freddie, cara Cooper- ribatté lui procurandole un dolce sorriso, prima di stringerla a sé, lasciandole un tenero bacio sulla guancia
-Penso che sverrò- si sventolò melodrammaticamente Grace
-Piantala- la riprese Brian ridacchiando
-Io anche sto per avere un mancamento, troppa dolcezza tutta insieme- cominciò anche Claire ad esternare la propria emozione nel vedere Eleonor avvolta tra le braccia di Roger
-Sappiate che vi odio- la castana nascose il viso sul petto del suo ragazzo, mentre lui se la rise
-Potrei quasi definirvi teneri e carini, sapete?- commentò John con un sorriso
-Oh, ma taci Deacon- lo zittì il biondo
-John, per favore. Stiamo pur sempre parlando del biondino sexy dal cuore di pietra- Freddie si prese gioco del ragazzo in questione, nuovamente
-La pianti?- Roger lo fulminò con lo sguardo facendo solamente aumentare le sue risa, prima che il moro si decidesse a tornare alla sua postazione per poter cantare
-Di ghiaccio- disse d'improvviso Eleonor, piano, così che solo Roger potesse sentirla
-Mh?- la scrutò dubbioso lui con le sopracciglia aggrottate
-Preferisco pensare che il tuo cuore sia di ghiaccio- spiegò
-Nana, che diamine ti sei fumata prima di venire qui?- le chiese facendola ridere
-Sono serissima Taylor-
-Che intendi, allora?-
-Un cuore di ghiaccio posso riuscire a scioglierlo, mentre un cuore di pietra mi metterebbe in reale difficoltà-
Roger accennò un sorrisino, avvicinandola di nuovo a sé, poggiandole il viso sul suo petto e parlandole in un sussurro, stavolta.
-Forse non te ne sei accorta, ma lo stai già sciogliendo da un pezzo- le rivelò facendo aumentare la velocità dei battiti del suo cuore
-Mi dispiace rovinare il momento smancerie- alzò il tono Freddie
-Ma ho bisogno del batterista mia piccola El, scusami- si portò le mani sul cuore
-E' tutto tuo-
I due si scambiarono un ultimo sorriso colmo di complicità.

SPAZIO AUTRICE:
Ehilaa, buon pomeriggio a tutte!
Ammetto che il capitolo avrei dovuto pubblicarlo in serata, ma dato che avrò degli impegni, l'ho pubblicato ora.
Allora che ne dite? Sì, finalmente i due testoni si sono messi l'anima in pace e si sono messi insieme, incredibile ma vero. Ammetto di essermi emozionata mentre scrivevo quella parte.
Che ne pensate, invece, della parte di Sam?
So che in molte lo odierete, ma io, personalmente, amo il suo personaggio e sono sicura che vi sorprenderà.
Comunque, se siete arrivate a leggere fin qui, volevo dirvi che ho apportato delle piccole modifiche al capitolo 1, dato che rileggendolo l'ho trovato un po' incompleto, quindi se voleste rileggerlo trovereste delle piccole novità, ma nulla di che alla fine.
Grazie ancora per tutte le belle parole e per l'amore che state dimostrando a questa storia.
Baci💖

The Only Exception // R.M.T.Where stories live. Discover now