Quando l'Alfa Romeo di Roger si arrestò poco lontana dal cancelletto di casa Cooper, al suo interno il biondo prese a baciare con passione Eleonor, sentendo il bisogno di averla vicina e di non lasciarla più andare.
-Rog- lo richiamò lei con il fiato corto, ridacchiando
-Cosa?- le dedicò uno sguardo da cucciolo lui
-Basta, devo rientrare, è tardi e Claire non potrà reggermi il gioco ancora per molto-
-Perché mai dovrebbe reggerti il gioco?-
-Perché Dylan Cooper è un vero gelosone quando vuole, quindi meglio evitare guai- gli spiegò lei con un'alzata di spalle
-Tuo padre mi adora- disse fiero
-Fino a che sa che sei un mio amico- la castana premette l'indice sulla punta del naso del ragazzo, aprendo lo sportello, uscendo in parte, venendo bloccata
-Aspetta, ehi. Niente bacio della buonanotte?- Roger sporse il labbro inferiore addolcendola
-Come se ne avessi ricevuti pochi finora-
-Fammi capire, stiamo insieme da poche ore e già ti sei stancata di me?- si finse offeso
-Idiota- Eleonor scosse la testa baciandolo
-Domani vieni alle prove?-
-Se sono di pomeriggio si, domattina ho da fare- si ricordò amareggiata
-Cosa?- il biondo la guardò confuso
-Devo andare a recuperare delle cose alla Bright Company, ne approfitto dato che so che Nicole non ci sarà per degli impegni. Non la voglio vedere- gli comunicò
-Vuoi che ti accompagni? Posso chiedere un'ora di permesso a Simon..-
-No, Rog, sul serio. Verrà George con me, ci tiene ad essere lui ad accompagnarmi-
-Mh, okay, in questo caso sono tranquillo. Per qualsiasi cosa chiamami e corro- la indicò, procurandole un sorriso riconoscente
-Lo so, grazie am.. Rog- si riprese in tempo, sentendo le guance andarle a fuoco
-Non dirlo nemmeno- Roger fece finta di niente, così da non metterla ulteriormente a disagio, congedandosi da lei con un ultimo bacio carico di felicità.
-
Sam, uscito da poco da casa, non volendo più assistere alle solite litigate dei suoi genitori, si era diretto al Jazz. Il biondo voleva starsene in santa pace, solo e senza pensieri, a bersi una birra.
Non appena entrò nel locale, ordinò la bibita in questione, andando a sedersi ad un tavolo, in totale solitudine, riportando indietro la mente mentre la sorseggiava.
Il piano del padre, il tirapugni che aveva visto indossare a Steven, l'immagine di Roger che crollava violentemente al suolo. E le urla. Le urla della madre, che dopo averlo sentito raccontare da Rupert, aveva provato a colpirlo in difesa del nipote, finendo, come sempre, per essere gettata sul divano di casa, beccandosi una violenta sberla in volto, sotto gli occhi assenti e privi di sentimento del figlio.
Sam la amava, da sempre, ma non era più capace a dimostrarglielo.
Crescere con Rupert lo aveva portato, inevitabilmente, ad assomigliare a lui. Odiava i piagnistei, le persone deboli, i sentimenti e le attenzioni morbose. Al contrario, amava l'egocentrismo, il sangue freddo, il sesso e il potere.
Victoria, nel loro periodo insieme, lo aveva annebbiato, portandolo ad essere un ragazzo sentimentale e di buoni principi. Un ragazzo buono, fondamentalmente, avvicinandolo nuovamente a Bridget.
Dopo essersi lasciato con la ragazza, però, Sam era tornato il menefreghista di sempre, peggiorando, puntando a diventare uguale a Rupert, desiderando una vita come la sua, ricca di potere e di fama.
Annoiato dai soliti pensieri, il biondo decide di farsi un giro su Instagram, aprendo alcune storie. Decise, senza tanti indugi, di soffermarsi su quelle di Eleonor, che erano in totale tre.
La prima era una foto buffa di suo padre intento a fare colazione, la seconda un video della nuova e patetica band, secondo lui, di Roger e Brian, sulla quale non stette a concentrarsi. Fu la terza ad attirare la sua attenzione. Si trattava, infatti, della foto di due mani intente a stringersi. Una era sicuramente quella di Eleonor, mentre l'altra, avendo riconosciuto una cicatrice familiare su essa, era di Roger, per Sam non fu difficile capirlo.
Il cuore azzurro che la castana aveva aggiunto gli annebbiò totalmente la mente, spingendolo a tirare un pugno al tavolo, facendosi male.
-Ahia, cazzo!- imprecò ancora annebbiato dalla rabbia
-Ehi!- una voce familiare lo raggiunse, sorprendendolo
-Ma che combini? Sei per caso impazzito? Potevi farti seriamente male- Victoria afferrò con cautela la mano di Sam, analizzandola
-Fa male?- gli domandò
-No- abbassò il capo lui, non volendola lì
-Non mentirmi, se ti fa male posso medicarti- la mora fu gentile, come sempre, sorprendendo il biondo da un lato, irritandolo dall'altro.
Possibile che, nonostante tutto quel tempo passato e il trattamento che lui gli aveva riservato, lei potesse essere ancora così buona con lui? A quale scopo?
-Ti ho detto di no!- Sam ritrasse malamente la propria mano, guardandola in cagnesco.
Per un attimo Victoria lo fissò spaurita, ricomponendosi nell'immediato.
-Volevo solo esserti d'aiuto- si riportò dritta, senza far trapelare emozioni.
Il solo vederlo l'aveva resa euforica, lasciandola incantata. Era così bello, bello da far schifo e stronzo da far male.
-Non ho bisogno del tuo aiuto-
Alla mora tornò in mente un flashback a quelle parole.
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The Only Exception // R.M.T.
FanfictionEleonor e Roger. Due realtà parallele, ma legate nel profondo da un destino già scritto. Due storie passate che li hanno cambiati totalmente, spingendoli inevitabilmente a diventare l'uno l'eccezione dell'altra. Cosa succederebbe se due anime segn...
Heart of ice
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