~Gli ultimi giorni~Nishiyuuma

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Richiesta da Just_Maty

La squadra dell'Outei si stava allenando. Ormai sia il Football Frontier sia il Football Frontier International erano terminati e tutto era tornato alla normalità.

Nishikage era in porta, come al solito, e teneva d'occhio Nosaka. Non doveva accadergli niente. Era innamorato di Nosaka. Da sempre. Quel ragazzo era intelligente, gentile, buono. Per lui era il ragazzo perfetto. E lo amava più di se stesso.

All'improvviso Nosaka cadde a terra. Nishikage sbiancò e aspettò che il ragazzo si rialzasse, cosa che non accadde. Il ragazzo corse velocemente verso Nosaka abbandonando la porta e si inginocchiò vicino a lui. Nosaka aveva gli occhi chiusi.

Il resto della squadra si mise dietro Nishikage facendo varie domande su cosa fosse successo. Il ragazzo ignorò ogni domanda. L'unica cosa a cui prestava attenzione era il corpo di Nosaka fra le sue braccia. Non riusciva a capire cosa fosse successo.

L'ambulanza arrivò dopo pochi minuti e i medici caricarono Nosaka sopra il veicolo.

In ospedale
Nishikage camminava avanti e indietro, ansioso di avere notizie dell'amico. Sperava che non fosse niente di grave.

In quel momento un medico uscì dalla stanza. Nishikage si fermò e lo guardò.
"Allora? Come sta?"

"I suoi genitori dove sono?" chiese senza badare alla domanda del ragazzo.
"Sono a lavorare. Può dirmi come sta?".
"Ecco... Non penso di poterti dire le sue condizioni fisiche. Sei minorenne e non sei neanche un suo parente.".
"La prego! Almeno me lo faccia vedere!"

Il dottore acconsentì a quest'ultima proposta e lo portò da Nosaka. "Vi lascio soli" disse per poi uscire dalla camera chiudendosi la porta alle spalle.

Nosaka era seduto sul letto. Sorrideva a Nishikage. Quest'ultimo si avvicinò preoccupato al letto.
"Come stai? Il dottore non mi ha voluto dire niente..."
"Mi rimangono pochi giorni di vita."

Nishikage lo guardò. Forse aveva capito male. Non poteva essere vero. Perché?!
"C-come...?" chiese con voce tremante.
Nosaka annuì. "Mi hanno diagnosticato un tumore al cervello. È molto grande e ce l'ho già da un po' di tempo. In effetti in quest'ultimo periodo ho avuto vari mal di testa ma non ci ho mai fatto molto caso. E ormai è troppo tardi per rimediare. Mi rimane ancora circa una settimana di vita.".

Nishikage non sapeva cosa dire: era troppo sconvolto. La persona che amava stava per morire. E lui non poteva fare nulla per impedirlo. L'unica cosa che poteva fare era una promessa...
"Renderò questa settimana la più bella della tua vita. È una promessa."

Nosaka lo guardò e sorrise.

Erano passati sei giorni da quando Nosaka aveva comunicato la brutta notizia al suo migliore amico. E ora si trovavano sulla torre Inazuma, a guardare il panorama. Nosaka era felice: Nishikage gli aveva fatto passare una bellissima settimana. Fra Luna Park, gite in montagna, fiume, calcio si era veramente divertito.

"Per rendere questa settimana perfetta potresti fare ancora una cosa." disse Nosaka spezzando il silenzio. Nishikage lo guardò aspettando che lui parlasse.

"Baciami."

Nishikage lo guardò sopreso: era impossibile che i suoi sentimenti fossero corrisposti!
"Nosaka... Io... Io ti piaccio?"
"Non è che mi piaci Nishikage... Io ti amo. Inizialmente ti consideravo solo un amico. Ma tu hai sempre vissuto per me. Io non ho fatto mai niente per ricambiare tutto. E piano piano ho iniziato ad innamorarmi di te, fino a questo punto. Darei la vita per te. Ma non ho occasione per dimostrarlo visto che probabilmente mi mancano poche ore da vivere.".
Nishikage iniziò a piangere." Ti amo anche io Nosaka! Tu sei sempre stato il mio punto di riferimento, un modello da seguire! Io non voglio perd-"

Nosaka lo fermò appoggiando le sue labbra su quelle del ragazzo. Il loro primo e ultimo bacio. (vorrei capire perché mi corregge la barola bacio con bscio)

Nosaka si staccò da lui e sorrise per l'ultima volta. Poi disse:" Vivi anche per me. Fallo. Ti scongiuro. E ricordati che ti amerò per sempre." e poi chiuse gli occhi e cadde sopra Nishikage. Il suo cuore smise di battere per sempre.

Molti anni dopo
Ormai Nishikage aveva ottant'anni. Erano passati molti anni dalla morte del suo primo e unico amore. Ora era davanti alla tomba di Nosaka. Non aveva mai smesso di andarci. E aveva espresso il desiderio di Nosaka: aveva continuato a vivere. La sua vita però sarebbe finita comunque da lì a poco. Da un paio di settimane aveva scoperto di avere un tumore. Al cuore. Non aveva voluto farsi curare, ormai era vecchio. E voleva morire nello stesso modo in cui era morto il suo amato.
Guardò la foto di Nosaka e sorrise.
"Sto arrivando anche io. Aspettami."

Angolo autrice
Quanto sono malvagia?
Questa one-shot mi è venuta in mente mentre mi facevo uno dei miei soliti film mentali fra me e Hiroto. Che film mentali normali che mi faccio.

Noi ci vediamo alla prossima e se avete richieste non siate timidi! (sono disposta a fare anche X Reader, ricordatevi)

One-Shot inazumiane ||DA REVISIONARE||Where stories live. Discover now