(La storia sarebbe conclusa, ma ho scritto un toccante (spero) finale "riassuntivo" di mano mia. È quindi collegato alla canzone "Regret Message". Il lessico sarà un po' "antiquato". Spero vi piaccia❤)
Colei che ormai principessa più non era giaceva quieta, inginocchiata, bagnata dalla bassa marea, illuminata dalla fioca luce del tramonto.
Teneva stretta una bottiglia, che proteggeva il suo più grande sogno:
Tornare indietro.
Esprimeva questo ogni giorno, sperando che qualche divinità le desse ascolto.
Ma quella sera, il desiderio per la prima volta cambiò.
Da quando il fratello l'abbandonò, Rin divenne succube della più grande tristezza, annegatndosi con le sue stesse lacrime di rimpianto.
Si amavano da quando erano piccoli, di un eterno amore fraterno.
E ora anche quell'unica fonte di affetto, seppur distaccato a volte, le era stata portata via, strappata dalle sue "grinfie malefiche".
Tante di quelle volte la ragazza si domandava
"E se avessero scelto Len al mio posto? "
"Se non fossimo mai stati separati? "
"Se... Se avessi avuto pietà per coloro che avevano riposto la loro vita e fiducia... su di me? "
Veloci come fulmini, bollenti come lava: le lacrime scrosciavano sul suo viso arrossato.
Le ciglia aggrottate, gli occhi stanchi, il corpo scheletrico, lo stomaco ribelle.
Pochi sono i soldi a sua disposizione, gli unici suoi averi erano costituiti da una penna d'oca, una boccetta di inchiostro, qualche foglio usato e delle bottiglie che reperiva sal villaggio.
Dalla sfrenata lussuria, alla più misera povertà.
La cosa che più avrebbe voluto in quel momento sarebbe stato rivedere il gemello, scusarsi, e abbracciarlo forte.
Allentò la presa, poggiò la bottiglietta sullo specchio d'acqua e la lasciò andare.
Rin si asciugò le lacrime con la parte superiore della mantella che la avvolgeva, estese il suo sguardo verso la linea dell'orizzonte e sorrise.
"So che Len si è sacrificato per la mia felicità.
Rispetterò il suo volere.
Ti voglio bene, tanto tanto bene... Fratellino"
L'espressione forzata dipintasi sul suo volto era felice, ma bagnata nuovamente dal liberatorio pianto angosciato.
"Anche io te ne voglio, sorella mia"
Un abbraccio caldo avvolse la ragazza da dietro: ella riusciva a percepire la sua aura positiva, il suo spirito sollevato e sereno.
Questo durò pochissimo, ma il silenzio creatosi sembrava eterno.
Una luce bianca accecante illuminò il corpo della giovane. Un varco per la felicità eterna si aprì.
"Ora devo fare ritorno, non posso stare qui a lungo. Mi stanno chiamando, lassù. "
"NO LEN!
-urlò la ragazza-
Non lasciarmi qui!
Ho bisogno di te!! Te ne prego! "
Rin singhiozzava, soffocando le parole. Con quale coraggio sarebbe riuscita ad affrontare una vita così tortuosa?
"Te la caverai, Rin, fidati di me."
Il tono fiducioso del candido ragazzo riecheggiava con il frangersi delle onde.
"N-non posso! Non ci riesco!
-ribatté disperata lei-
Ho fatto troppe cose di immane crudeltà!
Non merito la vita che mi hai donato!
- guardò il pallido giovane con gli occhi arrossati, la pelle sudata e il dolore che la logora -
Ti supplico, portami con te... È tutto ciò che voglio...che ho sempre voluto... "
Len la guarda con occhi colmi di compassione, sa che ha fatto bene a sacrificarsi. Il suo pentimento è quasi soffocante, anche per lui.
"Sù allora,
-le dice ponendole la mano-
alzati e vieni con me... È arrivata l'ora. "
La ragazza non era mai stata più sicura.
Alzò il braccio scarno e afferrò la mano bianca.
In meno di un secondo, sentì il suo corpo diventare sempre, sempre più leggero e sensibile.
Rin era in piedi, e guardandosi alle spalle notò... il suo corpo: docile e malnutrito, cadere tra le cullanti acque del mare di notte.
Len, con la mano rimasta, spostò di poco il grazioso volto della fanciulla.
"Non guardarti indietro, è tutto finito, ora."
Il ragazzo si chinò di poco in avanti e baciò con immane delicatezza la fronte la sorella, ancora incredula.
Ella sfoggiò il suo sorriso più sincero e sereno.
"Sono pronta. "
Mano nella mano, si fecero strada nel varco lumunoso.
Il corpo della principessa, senza vita, era illuminato dalla luna: la sua luce gentile evidenziava quello che era il sorriso più gioioso che la fanciulla avesse mai sfoggiato in tutta la sua vita.
Il suo corpo fragile e leggero come una piuma venne trasportato dall'alta marea della mattina seguente.
Non venne mai più ritrovato.
YOU ARE READING
🏵•~Story of evil~•🏵
Fanfiction(🌹NON POSSIEDO I DIRITTI DELLA STORIA, DEI PERSONAGGI E DELLE ILLUSTRAZIONI DI COPERTINA🌹) Se volete sapere di che cosa parla la "storia del male", tratta dalla famosa serie di canzoni "story of evil" cantata dai più famosi Vocaloid, allora siete...
