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Dopo poche settimane, i due riuscirono a organizzare una routine precisa. Spesso si scambiavano i ruoli di chi si occupava di cucinare o di migliorare il loro giaciglio. Non sapevano dove si fossero andati a cacciare Aang, Sokka e Toph e per tanto, girovagare per il mare senza un meta o una mappa non sarebbe stato astuto da parte loro.

I ragazzi avevano Appa, che li permetteva di viaggiare per il cielo senza problemi. Tuttavia sia Katara che Zuko ne parlarono di andarsene via dall'isola, il problema stava solo nel mare. Se le acque non fossero state dalla loro parte, i due si sarebbero ritrovati naufraghi in un'altra terra straniera, avrebbero ricominciato il duro lavoro iniziato in isola, o peggio, non ne sarebbero usciti vivi.

<< Katara, tra poco è il tramonto. Vado a pescare >>

La avvisò Zuko, recandosi a mani nude verso il ruscello che conduceva al fiume dell'isola.

<< Aspetta, voglio accompagnarti >>

La mora stava tessendo con delle liane una coperta che potesse proteggerli dal freddo. Interruppe la sua attività e durante il loro cammino verso il torrente la ragazza puntualizzò il fatto che non avevano mai visitato l'intera isola. C'era verde dappertutto, liane sparse qua e là e fiori bizzarri quanto vivaci.

La chioma degli alberi dava poco spazio al sole di filtrare. Il suolo era costantemente umido e bagnato, entrambi erano scalzi, i loro sensi erano aperti a questa natura, alla vera natura che gli attendeva al di fuori dell'artificiale.

A un certo punto si sentì un fruscio in mezzo a due alberi, che si spostava di cespuglio in cespuglio, Zuko protese il suo braccio verso Katara con l'intenzione di proteggerla e la ragazza vedendo quel gesto non poté che guardarlo, alla fine era soltanto un animaletto qualunque, un grande roditore con le ali. I due ragazzi si guardarono e Zuko iniziò a ridere.

<< Hai visto che brutto?! >>

Disse il corvino immerso nelle sue risate che riuscirono a contagiarla. Arrivati al fiume il ragazzo iniziò a pescare usando il dominio dell'acqua. Katara era tornata indietro a prendere la coperta di liane che stava tessendo, e mentre Zuko cercava di acciuffare qualche pesce, il loro pasto del giorno, la ragazza a un certo punto si incantò.

Le braccia fluide, sensuali e delicate di Zuko guidavano l'acqua a suo piacimento. Katara si domandò se fosse stata abbastanza come dominatrice dell'acqua, guardarlo e ammirare una persona determinata, spesso squilibrata e arrogante come Zuko, le trasmetteva un senso di nostalgia e anche di incredulità.

Chi lo avrebbe mai detto che il nemico sarebbe diventato amico. La morena si perse in quei movimenti dolci che lui stava eseguendo e devastata dalla gelosia per qualcosa che adesso non le apparteneva e per la bravura di lui alzò la testa e gli parlò con chiarezza.

<< Zuko domani mi insegni come si usa il tuo potere.. >>

La sua voce andò ad abbassarsi per il semplice motivo che quando Zuko la mirò lei sentì qualcosa di insolito dentro di sé, un'emozione agitata e turbolenta che aveva provato anche nei giorni scorsi, più precisamente da quando era in quell'isola con lui.

<< Come vuoi Katara >>

Rispose Zuko con un piccolo sorriso di vanto sulle labbra, che la ragazza notò per certo.





















Author's Note
Torno dopo quasi un anno.. non sapevo che questa storia avrebbe interessato le persone, anche perché non c'è nessuna ff Zutara in italiano

A ogni modo sono contenta che vi piaccia, fatemi sapere se volete che continui e scusate se ho aggiornato dopo tanto tempo!

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: May 11, 2020 ⏰

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