Rinascita

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Un anno e mezzo dopo...

Ebbi il privilegio di farcela, nonostante le lacrime, le paure, i dolori procurati dalle varie terapie, ma ce l'avevo fatta, la cicatrice che portavo sul petto era la prova della mia vittoria.
Avevo 18 anni e sete di vivere.
Durante il periodo di chemioterapia conobbi un ragazzo, Justin, lui aveva un tumore allo stomaco, gli avevano messo un sondino per nutrirlo ma nonostante tutto continua a sorridere, è stata la mia ispirazione, quel ragazzino di dodici anni si era aggrappato alla vita con determinazione.
In quanto a me, mio padre si occupò di tutto, la cosa più difficile dopo essere guarita è stato accettare il mio corpo: i capelli non erano più lunghi e fluenti, li avevo corti, un taglio retto.
Ero molto magra e non avevo più il seno.
Il cancro era in quello sinistro ma per prevenzione ho dovuto asportare anche il destro e mi ci devo ancora abituare.
«Ashley tesoro sei pronta per tornare a casa?» chiese mio padre, «Papà, credi che Kevin si arrabbierà?»-«Ci sono io con te amore mio, torno a casa con te» sorrisi e lo abbracciai forte.
Prendemmo l'aereo e ore dopo eravamo in città, quanto mi era mancata.
Le luci, il rumore delle onde, le strade.. il mio mondo.
Erano le due di notte e quando Kevin aprì la porta rimase senza parole «Che cazzo Ci fai qui?»-«Porta rispetto a tua sorella. Siamo tornati» lo avvisò nostro padre.
Andai in camera mia. Era esattamente come l'avevo lasciata c'era addirittura il letto disfatto..
Non vedevo l'ora di andare dal mio Harry.
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La mattina seguente...

Mi svegliai sul mio letto e non mi sembrava vero.
Andai a fare una doccia, mi vestii e andai a mangiare qualcosa.
«C'è una cena importante stasera.. l'ha organizzata il figlio di Millie, ti va di andarci?»-«Magari andiamo a trovarli a fine serata? Non mi va di stare in mezzo a molta gente»-«Come preferisci tesoro»
Così facemmo, uscimmo alle dieci di sera, suonai il campanello e ad aprire la porta fu proprio il mio amore.
Vidi i suoi occhi riempirsi di lacrime, «Giovanotto perché piangi?» mi guardò «Piccoletta» sospirai e corsi ad abbracciarlo, «Sei viva cavolo.. non sono mai stato più felice di così» Dio il suo profumo mi era mancato.
«Amore chi era?» cosa? Era una ragazza, aveva lunghi capelli biondi e occhi azzurro cielo..
«Ti spiego più tardi» gli disse lui, poi guardò me «Scarlett lei è Ashley la sorella di Kevin, Ashley lei è Scarlett.. la mia ragazza..» strinsi la sua mano.
Avrei dovuto aspettarmelo, credeva fossi morta..
«Sei molto bella Ashley, spero che andremo d'accordo, allora a questo punto aggiungo un posto»-«Un posto?» chiesi confusa «Si, io ed Harry ci sposeremo a luglio» feci un passo indietro, era maggio..
«Congratulazioni..» fu l'unica cosa che riuscì a pronunciare, poi uscì da quella casa seguita da mio padre.
«Ash, c'era qualcosa tra te ed Harry?»-«Si papà» gli raccontai tutto, «Non posso credere che tuo fratello abbia fatto una cosa del genere» feci spallucce.
Una volta a casa mi chiusi in camera mia e nel mio dolore e nella collera per aver perso l'amore della mia vita.

Il migliore amico di mio fratello Where stories live. Discover now