프롤로그

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"dove mi trovo?"

la voce nella mia testa pronunciò queste parole mentre il mio corpo senza forze cercava,in qualche modo,di rialzarsi dal pavimento freddo.
Appena fui stabile abbastanza cominciai a camminare senza una meta,volevo capire cosa mi era successo.

Non ricordavo niente,solo tante luci e delle forti urla,niente di più.

"magari sto ancora dormendo e questo è un sogno"

Ipotizzai,sperando vivamente che quella fosse la realtà.
Ma l'unica realtà che in quel momento avevo capito era che non mi trovavo più nella mia città natale,Daegu,come ricordavo.
Le case erano costruite con materiali antichi,i muri in pietra e i tetti in legno,non c'erano le cassette della posta e le strade erano deserte.

"Fermo."

Qualcuno mi aveva chiamato.
Non sapevo se girarmi oppure no,non ebbi nemmeno il tempo di riflettere che una mano si poggiò sulla mia spalla.
Mi voltai di scatto scansando la sua piccola mano.

Davanti a me vidi una figura coperta da un mantello nero che copriva il volto,notai che era poco più basso di me e il suo corpo era così esile che sembrava che si potesse spezzare con un dito.

"Chi sei?"

La sua voce si era ridotta ad un sussurro e il suo braccio destro si era aggrappato all'altro.
Era evidentemente intimidito da me anche se non ne afferravo il motivo.

"Min Yoongi"

Pronunciai il mio nome cercando di essere il più sicuro possibile e vidi il suo corpo tremare leggermente.
Avevo capito che era un ragazzino la cui età poteva essere compresa fra i diciassette ai diciannove anni,eppure non capivo perché indossasse quel mantello tanto grande.

"Che ci fai qui? Come ci sei arrivato?"

Non capivo.

"Non ti seguo"

Lui sospirò e lentamente si tolse il cappuccio dal volto,svelando la sua bellezza nascosta.
I suoi capelli erano di un biondo cenere meraviglioso,i suoi erano occhi scuri e mi fissavano come se mi volessero leggere l'anima.
Poi cominciai a notare dei segni sul suo viso,come delle strane linee sulle guance e dei triangoli sotto agli occhi,successivamente mi accorsi che le sue orecchie erano leggermente a punta e questo mi stranì.

"Non sono umano,come avrai capito"

Annuì.

"Mi chiamo Park Jimin,sono un abitante di Golia,il paese in cui ti trovi adesso."

Golia? Che razza di posto era?
Non avevo mai sentito parlare di un posto chiamato Golia.

"Golia?"

Lui accennò un sorrisetto.

"Lo stupore nei tuoi occhi mi rende felice,signor Min,questo vuol dire che le mie protezioni hanno aiutato..."

Non lo capivo,era strano.

"Sono il mago protettore di questa città."

Sorrise dolcemente e fece un lieve inchino,il che mi portò automaticamente a sorridere.

"Ora voglio sapere..."

Mi spinse contro il muro di una casa e mi puntò una lama alla gola.

"Come sei arrivato qui?"

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⏰ Last updated: Aug 15, 2019 ⏰

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