17. A Little Bit

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Alyssa's POV

Non ho capito nulla. Ho almeno, credo di aver capito qualcosa. Sono andata un po' nel panico. Un po'. E poi sono arrivati Pietro e Scott. E mi sono calmata. E poi, non so per quale assurdo motivo, ho finalmente chiesto scusa a Pietro. Non so nemmeno perché l'ho fatto in quel momento. L'ho fatto e basta. Non ce la facevo più, e,tra tanti sbagli, ne volevo fare una giusta.

<<Quindi, stavo dicendo, probabilmente il tuo corpo ha memorizzato le nozioni... >>

Ora il professore sta cercando di spiegarmi il motivo per il quale quando si è mossa la mia mano ho creato una specie di bomba d'acqua che ha tramortito Kurt.
Poi vorrei davvero sapere come sta in questo momento. E se gli avessi inflitto qualche danno grave al cranio? Insomma, ha sbattuto la testa davvero molto forte.

<<Ed ha liberato la sua forza in un momento di tensione. Quindi, ora, prova a replicare le tue mosse. >>

<<Va bene. >>

Pianto per bene i piedi al terreno, cercando di captare l'acqua intorno a me. Eccola. Eppure non la vedo. Fa parecchio strano.
Di solito per controllarla mi concentro sul contatto visivo. Ed ora... è tutto diverso.
Muovo le mani in senso circolare. Ce l'ho.
Mi concentro in un punto e... butto in fuori.
Non è successo niente.

<<Me l'aspettavo. >>

<<Davvero? >>

Gira la sedia a rotelle verso di me.

<<Sì. Credevo che quello fosse stato un caso fortuito... anche se non molto per Kurt. Ho avuto la mia conferma. Dobbiamo semplicemente allenarci. Almeno, hai la prova per capire che puoi riuscirci. >>

Sbuffo demoralizzata.

<<Fra due o  tre giorni potrò finalmente ricominciare a camminare. Pensavo sarei riuscita ad allenarmi con gli altri nella Danger Room... >>

<<Infatti lo farai. Dovrai impegnarti parecchio. >>

<<Ce la farò... credo. >>

<<Ne sono sicuro. >>

<<Ricominciamo? >>

Sorride leggermente.

<<Forza! >>

Dopo due ore passate a muovere le mani in modi strano senza concludere nulla, decido di recarmi nella mansione, esausta.

Ho bisogno di musica... E di un bagno.

In realtà... ultimamente è quasi come se avessi un rapporto di amore /odio con l'acqua. La sento sempre più mia, come se fosse una parte di me... Ma ho paura di fare il minimo movimento quando ne ho una certa quantità vicino.

Il mio potere si sta pian piano sviluppando. Lo sente nelle vene, nelle punte delle dita che fremono al sentire la minima rugiada del mattino. E mi piace.

Toc Toc Toc
<<SEI LÌ DENTRO?>>

La voce di Jubilee mi chiama dall'altro lato della porta.

<<Sì! Sto facendo un bagno! >>

<<Va bene. Non metterci troppo, ti devo dire una cosa! >>

<<OKAY! >>

Finalmente ho qualche minuto di relax e chiudo gli occhi, cercando di non pensare nient'altro che al leggero rumore delle schiuma che si espande...

For a second || Pietro MaximoffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora