Capitolo 19

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Ieri abbiamo passato tutta la giornata a parlare e... baciarci. La giornata più bella della mia vita. Chi lo sapeva che dal non sopportare una persona... si potesse arrivare ad amarla? Sono sempre stata convinta che le mie relazioni dovessero essere con bravi ragazzi e gentili. Ma come posso non pensare al cattivo ragazzo che mi fa impazzire?
Oggi è la nostra ultima giornata da soli, prima di tornare ad Hogwarts... e guardare in faccia la realtà. Non voglio... non voglio ritornare alla realtà. La nostra realtà è così bella... così speciale.
"Buongiorno piccola" mi dice notando che sono sveglia. Mi accarezza il braccio... si siamo nudi... e si... l'abbiamo rifatto... e rifatto... e rifatto...
"Buongiorno"gli rispondo, un po' distratta.
"Pensi a domani vero?" mi chiede... è come se mi avesse letto nella mente.
"Scusa... è inevitabile. Io non voglio che questo finisca... insomma... tu ed io... alla luce del sole"
"Non scusarti" continua ad accarezzarmi il braccio e mi prende la mano per poi giocare con le mie dita.
"Sarà dura domani... ma sopravvivremo. Sei con me, non preoccuparti okay?" mi dice
"Okay" mi mordo il labbro inferiore e gli do un bacio, come per ringraziarlo. Non so di cosa...
"E questo per cos'era?" mi chiede
"Niente... tutto... non lo so"
"Mhh" riprende a baciarmi e continuiamo così fino a mezzogiorno.
Metto la sua camicia bianca, che mi copre abbastanza il sedere. Lui può farne a meno...
"Dobbiamo prepararci" dico decisa
"Perché?" mi chiede deluso
"Usciamo"
"Ma sei pazza? Se qualcuno di Hogwarts ci vede... possiamo dire addio a Remus e alla nostra ultima chance di dirgli la verità" ha ragione... ma non ce la faccio più a stare rinchiusa qui.
"Vuoi davvero tenermi qui per tutto il giorno?" gli chiedo mettendo un finto broncio.
Ci pensa due volte, ma alla fine...
"Okay, ma andiamo al mare" cosa?
"Al mare? A dicembre?" chiedo un po' confusa.
"E allora? Tu mangi il gelato d'inverno e io ti porto al mare a dicembre, su vestiti" mi dice.
"Touché Black" rispondo e corro a vestirmi.
Amo il mare... ma non potrò farmi il bagno... pazienza. Non metto il costume. Indosso una maglia attillata che fa vedere la pancia. Un jeans nero di pelle e un paio di stivaletti bordeaux.
Entra in camera per vedere se sono pronta.
"Sei pro- wooooo che cos'è quella cosa che indossi lì?"
"Una maglia"
"Una maglia... io non ti porto da nessuna parte così" ma che problemi ha?
"Daiii, non ti piaccio?" gli chiedo fingendomi triste.
"No no no, sei meravigliosa, ma cambiati lo stesso. GUARDA, c'è una maglia più bella proprio lì... perché non la metti?"
"Non puoi decidere cosa metto io" gli dico.
"Tu non capisci... ti guarderanno tutti. Non posso permetterlo, capisci ora?" mi dice ancora con le sopracciglia alzate.
Alla fine mi rassegno e metto l'altra maglia: bianca, attillata, con uno scollo a V, che mette in risalto il seno.
"Ora va bene?" gli chiedo scocciata.
"S s si, penso di si, andiamo"
"Che c'è, un po' di scollatura ti fa balbettare Black?"
"Solo la tua Lockwood, mi fa impazzire"
Scende di sotto e dopo aver preso la giacca di pelle, faccio lo stesso anch'io e usciamo di casa... finalmente un po' d'aria fresca.
Saliamo in macchina. Partiamo.
"Dove si trova questa spiaggia?" chiedo curiosa
"Non te lo dico Lockwood, è una sorpresa" secondo me nemmeno lui sa dov'è e si affiderà al destino.
"Ti affidi al destino?"
"Oh Si" ahahahah oddio.
Siamo arrivati... ha scelto la spiaggia più tranquilla vedo... non c'è un'anima... meglio così.
Mi prende la mano e camminiamo sulla sabbia.
Lascio l'aria di mare penetrare nei miei polmoni... mi sento così bene ora. Il mare è calmo, tranquillo. In cielo c'è un sole caldo, che ci abbraccia.
È una sensazione bellissima...
"Mi è mancato il mare" dico non staccando gli occhi da esso.
"Anche a me... Evie"
"Si?"
"Cosa senti? Qui... ora?" mi chiede
"Mi sento a casa... qui, con te, sento... sento freddo"
"Freddo?"
"Si... sto congelando" improvvisamente quel sole caldo diventa buio... e tutto è più freddo.
"Anch'io... dobbiamo correre" dice
"Perché?"
"Dissennatori"
"Oh cazzo, corriamo"
Corriamo più veloce della luce e ci rifugiamo in un bar abbandonato. Siamo nel bagno delle ragazze...
"Come facciamo se arrivano? Non possiamo usare la magia..." dico... sto per fare di matto.
"Non arriveranno non preoccuparti... nel caso, l'unico modo per combatterli... è pensare a cose felici... io so che puoi farcela... sei forte. Io mi trasformerò... qualsiasi cosa accada... ci sono io" dice e appena sentiamo un rumore, si trasforma. Inizio subito a pensare a cose felici... un ricordo felice è la mia prima volta su una scopa... ma no... devo pensare ad altro. Qualcosa di più potente. Stanno arrivando... li sento, sento il gelo sulla pelle.
Muoviti Evie...
Trovato!
Pensa a tua madre... a quanto ti divertivi quando cercava di cantare ma... il canto non era proprio per lei...
La porta si apre... un Dissennatore vola verso di me... ma io sono più forte di lui, lo so.
Ora è come se mi stesse letteralmente portando via la l'anima... riesco a sentirlo succhiare la mia felicità. Ma sono ancora cosciente.
Penso a mia madre... penso a mia madre.
Tutto quello che riesco a sentire... sono le grida di una bambina... le mie. Sto quasi per arrendermi... non ce la faccio più. Sono sfinita... ma un piccolo pezzo di me riesce ad essere ancora lucido.
SIRIUS!
Sirius è l'unica persona che mi ha reso davvero felice... dopo tanto, troppo tempo. Non ho avuto bisogno di fingere con lui... è tutto reale... lui è la mia felicità. Ora lo so. So cosa può combattere il dissennatore. So cosa può combattere tutto e uscirne vincitore... l'amore che provo per lui.
Finalmente quell'essere schifoso se ne va... e con lui... anche una luce bianca... bellissima.
"Sei stata incredibile" mi dice Sirius... non me ne ero accorta... si è ritrasformato.
"Come hai fatto?" Mi chiede e mi aiuta ad alzarmi da terra. Barcollo un po', ma sto bene.
"Ho cercato di pensare a ricordi felici... ma tutto quello che sentivo erano grida... le mie... quando mia madre morí. Poi ho capito che... la mia felicità... non è rintanata nei miei ricordi. È reale, è qui. Sei tu. Siamo noi..." lo abbraccio, più forte che mai. Abbiamo qualcosa di troppo forte per nasconderlo.
"Andiamo via da qui... potrebbero tornare" mi dice staccandosi dall'abbraccio. Ci rimango un po' male... ma è probabilmente la scelta migliore.
Andiamo via... andiamo a casa... al sicuro.
"Non saremmo mai dovuti uscire, te l'avevo detto" mi dice.
"No, tu avevi detto che non saremmo dovuti uscire per non far sapere agli altri che stiamo insieme... non per i dissennatori" dico arrabbiata.
"Non saremmo dovuti uscire e basta... aspetta... noi stiamo insieme?" mi chiede
"Come lo chiami, avere sentimenti l'uno per l'altra, dormire insieme e voler stare sempre insieme?"
"Sei la mia ragazza" mi dice serio.
"Mh" rispondo guardando dall'altra parte... per farlo arrabbiare.
È servito... mi ha presa e mi ha sbattuta sul letto.
"Mi devi guardare negli occhi..." mi dice
Lo guardo negli occhi... mi perdo, subito.
"Sono la tua ragazza" gli dico, mai staccando i miei occhi dai suoi.
"Musica per le mie orecchie" dice sorridendo maliziosamente e poi... nemmeno lo spiego.

Dark before Dawn🌅Where stories live. Discover now