Il metodo Stanislavskij - Il lavoro dell'attore sull'attore

carne viva

Il brano che oggi mi ha accompagnato mentre scrivevo è il seguente:

Chopin - Nocturne op.9 No.1

Buona lettura.

Carne.

Carne che mangia,

carne che viene mangiata.

Carne statica,

carne dinamica.

Carne colorata:

marrone

rosa

gialla

verde

viola

azzurra.

Carne pallida,

carne scura.

Carne ricoperta di pelo,

carne liscia al tatto.

Carne che riflette.

Carne che osserva,

carne che viene osservata.

Carne che rifiuta,

carne che accetta.

Carne che ama e viene amata.

Carne che odia e viene odiata.

Carne viva.

Saremo carne morta.

Recipienti della più grande e inspiegabile creazione.

Siamo carne che racchiude la creazione stessa.

Siamo carne che racchiude talmente tanti sentimenti da renderci difficile spiegarli.

Siamo carne che parla e carne che tacita sente parlare.

Un miscuglio di fibre e tessuti.

Non siamo altro che carne diversa, ma in fondo la carne è carne, ed è sempre quella.

Cos'è la carne?

La carne è il barattolo che contiene i nostri pensieri, le nostre paure, il nostro dolore e le nostre speranze.

La carne brama carne,

brama sangue,

brama acqua,

brama emozioni.

Siamo carne viva, e odiamo e amiamo la carne che ci circonda, ma la carne è carne.

Siamo carne morta e calato il sipario, la carne sparisce, e lascia posto alle ossa, e quelle sono tutte uguali.

Perdete solo tempo.

Perdete solo.