capitolo 2

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NOTE DELL'AUTRICE

Ok la storia inizia qui, iniziamo a presentare i due protagonisti e poi si entra nel vivo della storia. se il mio stile di scrittura vi sembra troppo lento vi prego di dirmelo, grazie!


Naruto era stra eccitato, adorava cantare e dare spettacolo era uno tra i suoi hobby preferiti. In quel momento si trovava di fronte alla porta della classe dove si dovevano incontrare per le riunioni della band, e lui ovviamente era in gran ritardo, come al solito. Gaara non ne sarebbe sicuro stato felice, già era nervoso perché la responsabilità dell'organizzazione era ricaduta tutta su di lui, che impegnato com'era non ne aveva nessuna voglia, così come gli altri componenti che erano stati trascinati chissà sotto quale minaccia dalla preside, o almeno così gli aveva detto l'amico, perché lui non sapeva nemmeno chi erano gli altri: quando Shika l'aveva avvisato che sarebbe dovuto essere lui il cantante principale aveva fatto i salti di gioia senza ascoltare nient'altro.

Entrò nell'aula e fu subito chiaro che l'unico con una minima voglia di star lì dentro fosse lui: nell'aula si sentiva un chiacchericcio fastidioso, mentre il ragazzo dai capelli rossa cercava di spiegare qualcosa a un pubblico che non sembrava affatto ascoltarlo.

- Alla buon ora – lo schernì Gaara

- Scusa ma mi sono trattenuto con Kiba e abbiamo perso tempo per vedere dove Kakashi-sensei sparisce dopo scuola. – si scusò Naruto con una piccola risata imbarazzata, portandosi la mano dietro la nuca come ogni volta che si trovava a disagio.

- Guarda evitami le tue bravate che oggi non è aria.

Naruto capì subito che l'amico era di umore nero e andò a sedersi in prima fila proprio d'avanti a lui, emettendo un semplice –va bene- con l'aria un po' sconsolata perché il suo entusiasmo era stato mandato in frantumi in un minuto.

Intanto che Gaara parlava di quando incontrarsi cercando di incrociare gli orari di tutti, Naruto si guardava intorno per capire con chi dovesse suonare, aveva già visto Neji Hyuga con la sua caratteristica chioma castana lunga e setosa, gli occhi di un nocciola pallidissimo quasi rosa e il fare da damerino, nonostante fossero amici era stato difficile avvicinarsi a lui, un tipo che se ne sta sulle sue e in verità con la puzza sotto al naso, ma sicuramente una persona di cui fidarsi. Riconobbe subito Deidara che sapeva suonasse la batteria, uno della 5H, quindi dell'indirizzo artistico, che era stato più volte denunciato per le sue esplosioni, un tipo da cui stare lontano, e lui ovviamente ci si era amico, in fondo nemmeno lui era un tipo esattamente raccomandabile, e infatti si erano divertiti un sacco a fare esplodere i cestini nelle classi dei primini l'anno scorso, per fortuna che quella vecchia megera della preside non li aveva sgamati; lo salutò con la mano rivolgendogli un grande sorriso, in tutta risposta ebbe una linguaccia stile Kiss, si era decisamente uno strano. Vide due ragazzi più piccoli che non conosceva, una ragazza dell'indirizzo lingue come lui, che aveva un anno in meno di lui, ma non ci aveva mai parlato. E poi... cazzo... c'era anche Sasuke, non era nemmeno a conoscenza che suonasse, chissà cosa poi. Sasuke era stato il suo migliore amico alle elementari, erano sempre insieme nonostante non facessero altro che insultarsi e litigare, ma comunque si divertivano. Poi successe l'irreparabile e tutto cambiò, nessuno dei due ebbe il coraggio di avvicinarsi all'altro e con il passare del tempo finirono per odiarsi, cioè odio, lui in verità voleva chiarire da un po', ma l'altro sembrava nutrire ancora molto astio e perciò aveva finito ad adattarsi alla situazione evitandolo. Accanto a lui c'era Karin, una ragazza della stessa classe del ragazzo e anche lontana cugina di Naruto, gli stava attaccata addosso parlandogli di chissà cosa, mentre lui con aria scocciata nemmeno la guardava; era sempre così: le ragazze che gli si accollavano e lui che faceva l'indifferente, tutte a cadergli ai piedi e lui niente, sempre con la solita aria apatica e di superiorità, ciò questo faceva impazzire ancora di più le sue ammiratrici, che caparbie gli andavano masochisticamete dietro senza però alcuna speranza di conquistarlo, Sasuke infatti aveva il fascino del bello e dannato che le faceva sbavare tutte, aggiuncici poi un fisico alto e muscoloso, la pelle diafana che andava a far risaltare i folti capelli neri, che a loro volta contornavano un viso armonioso, e i penetranti occhi di altrettanto colore, insomma uno sciupa femmine, peccato che a lui la cosa non interessasse, c'è proprio gente che ha il pane ma non i denti...

per uno stupido concertoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora